The Hurricane-Il grido dell’innocenza- volevo diventare un guerriero!
Rubin “Hurricane”Carter (Denzel Washington) vive una gioventù difficile, crescendo in un’America razzista nella quale i neri scontano ancora retaggi di discriminazione e violenza. Messo in riformatorio per un reato “non commesso”,ne esce fuggendo dopo 8 anni. Si arruola nell’esercito ma al suo ritorno viene nuovamente incarcerato per la fuga dal riformatorio.
Scontata la pena diviene un pugile professionista, arrivando a sfidare il campione del mondo dei pesi medi. Nell’incontro viene sconfitto ai punti dalla decisione dei giudici, presa – così si lascia intendere – per ragioni razziali.
Poco dopo viene accusato e condannato, ingiustamente, a tre ergastoli per triplice omicidio. Mentre sconta la condanna a vita, Carter scrive la sua autobiografia, che arriverà poi tra le mani di un ragazzo di Lesra.
Il ragazzo si rivede in lui e lo contatta via lettera ricevendo risposta e iniziando un carteggio. Prenderà a cuore la storia di Carter al punto da coinvolgere nel caso alcuni suoi amici canadesi che se ne occuperanno personalmente fino a giungere alla liberazione.
Film biografico che racconta in modo avvincente la storia di Ruben Hurricane Carter, un uomo, un boxer, un eroe della lotta contro il razzismo. Ha combattuto l’incontro più lungo della sua vita durato 22 anni,” l’incontro per la libertà”. Ottima la scelta del regista(Norman Jewison) di far partire la narrazione con il ritrovamento della biografia di rubin carter ,”sedicesimo round”, da parte del giovane Lesra(Vicellous Reon Shannon), una tattica già usata ma comunque efficace per un film biografico come questo. La narrazione non è mai statica ,anzi viene resa sempre più avvincente per tutta la durata del film, da seguire soprattutto la fase investigativa e processuale che porterà alla scarcerazione di questo eroe. Un caso che ha veramente mobilitato tutta l ‘opinione pubblica: attori, sportivi come Mohamed Alì e cantanti come Bob Dylan che ha dedicato a lui la canzone “Hurricane”(colonna sonora del film). Ad un’ottima regia ,viene abbinata a un’eccellente scenografia(Philip Rosemberg,Denis Davenport e Gordon Sim) che arricchisce il film con riprese dell’epoca che documentano le varie battaglie razziali. Fondamentale è il messaggio di questo pellicola , ci invita a difendere valori come giustizia,libertà e uguaglianza proprio come ha fatto Rubin Carter.