The Last Narc: recensione della docuserie sull’omicidio di Kiki Camarena
Due giorni di sevizie e poi la morte: l'atroce fine di un uomo colpevole perchè sapeva troppo
È il 7 febbraio 1985 quando Enrique “Kiki” Camarena viene rapito; agente della DEA sul cartello di Guadalajara, l’uomo morirà dopo due giorni di atroci sevizie. Le vicende legate a questo omicidio sono il fulcro di The Last Narc, docuserie di cui vi proponiamo la recensione. Recentemente distribuita su Amazon Prime Video, la serie consta di quattro episodi e prova a sviscerare una vicenda ancora oggi nebulosa: l’omicidio di un uomo che sapeva troppo, e che troppo ancora avrebbe scoperto se non fosse stato fermato. Benché i fatti legati al narcotraffico messicano siano stati al centro di numerosi prodotti audiovisivi, The Last Narc si distingue rivelando un intento diverso: far luce su una storia in cui il tradimento è la peggiore delle atrocità, e in cui la verità va punita con la morte.
L’indagine sull’omicidio di Kiki Camarena è ancora oggi aperta; negli anni sono stati numerosi i testimoni che, pur terrorizzati, hanno fatto parlare il proprio senso di giustizia. Nella vicenda del rapimento di Camarena, che indagava sul traffico di droga messicano, sono entrati tacitamente sia la CIA che il governo statunitense; negli strazianti fatti di quel 1985 sono stati coinvolti personaggi che avrebbero dovuto tutelare la giustizia. Personaggi che, invece, sono diventati i testimoni di un’agonia, e garanti di un meccanismo avvelenato che soffoca la giustizia e tutela i criminali. Questa serie prova a ricostruire un pezzo di verità, a partire dalle voci di chi quella verità l’ha vista e vissuta. Ma addentriamoci nella nostra recensione di The Last Narc, docuserie diretta da Tiller Russel.
Indice
Le voci dei protagonisti – The Last Narc recensione
The Last Narc si snoda attraverso una narrazione variegata, che alterna momenti di ritmo serrato ad altri più disteso. Immagini di repertorio, video e audio originali si alternano alle scene ricostruite, insieme alle lunghe testimonianze dei protagonisti della vicenda. E sono loro, i protagonisti della storia, a rivelare nel corso delle interviste alcuni dettagli inediti dell’omicidio Camarena. La serie, che come già detto è articolata in quattro episodi, svela con tatto e asciuttezza ciò che ha preceduto i fatti di quel febbraio 1985. In particolar modo, è la storia di Hector Berellez a colpire e coinvolgere: agente della DEA come Kiki, Berellez viene fuori in tutta la sua umanità e il suo coraggio. Non c’è patetismo nel suo racconto, e nell’estrema dignità delle sue parole e dei suoi sguardi si rintraccia un ritratto profondo e stratificato.
Nel corso della docuserie, sono tanti i personaggi che offrono il proprio punto di vista sulla vicenda. Si lascia spazio allo struggimento e alla quieta rassegnazione della moglie di Camarena, a cui il marito è stato strappato via quando lei era giovane e i loro figli molto piccoli. Dalla testimonianza della donna emerge un rapporto di amore misto a una costante tribolazione; Kiki viveva il suo mestiere come una vocazione, e i pericoli a cui si esponeva non lo avevano mai fatto desistere dal proposito di cercare la verità e operare per la giustizia. Il timore di esporre la propria famiglia a un rischio troppo grande, però, lo aveva infine convinto ad andare via: due mesi dopo la tragedia, racconterà la moglie, la famiglia Camerana avrebbe dovuto affrontare un trasferimento. Ma Kiki non farà in tempo.
Asciuttezza e ammiccamento – The Last Narc recensione
The Last Narc riesce a dosare i due obiettivi alla base del progetto: informare sulla vicenda in modo esaustivo, raccontare la storia da diversi punti di vista. Ogni protagonista apporta alla narrazione un peso emozionale di diversa entità; e se la compostezza di Hector e della moglie di Kiki si integrano bene nel prodotto, per le testimonianze degli agenti corrotti va fatto un discorso a parte. Queste risultano infatti, in alcuni momenti, artefatte e caricaturali; ciò che ne deriva è un effetto stridente, che mal si inserisce nell’architettura sobria e essenziale della serie. Inoltre non v’è equilibrio tra i vari episodi: se alcuni risultano di forte impatto, altri sono un po’ prolissi e annacquati.
Gli audio originali e i dialoghi che, in sovrimpressione, riportano i momenti più tragici dell’interrogatorio di Camarena, sono una scelta felice. Alcuni brevi primi piani dei protagonisti, che inframezzano la narrazione dei fatti, risultano superflui; smorzano la tensione tentando di accentuarla, e distraggono lo spettatore dalla “storia vera”, che è poi ciò che interessa. La storia di Kiki Camarena non avrebbe bisogno di ammiccamenti registici, che invece sono un po’ sparsi per tutti gli episodi; detto ciò, il risultato è una fotografia abbastanza completa di una vicenda avvolta nella nebbia, e nella tossicità di un ambiente corrotto.
Una storia vera, un mondo inflazionato
Il sistema torbido celato nel dietro le quinte di questa tragica storia è un buon punto di partenza per un prodotto del genere. La corruzione, il dolore e la lotta tra dovere morale verso sé stessi e gli altri da un lato, e poteri forti dall’altro, è il fulcro di una docuserie mediamente riuscita. The Last Narc è una serie di qualità poco più che sufficiente, che paga lo scotto di focalizzarsi su una realtà già ampiamente sviscerata, che col tempo ha finito per inflazionarsi. L’abuso di film e serie sul tema del narcotraffico messicano, fa sì che ogni nuova uscita attiri sempre meno interesse. Per quanto possa esserci nuova materia da trattare, è difficile conferirle una forza sbalorditiva.
Alcuni aspetti legati alle storie dei protagonisti risultano potenti, perché trattati in modo essenziale e delicato; ma la carica emotiva del prodotto non è uniforme nei vari episodi, in alcuni dei quali si rintracciano delle ridondanze. Difficilmente questo documentario avvicinerà all’argomento chi non ha già un interesse pregresso; essendo diluito in quattro parti, infatti, attirerà solo chi vorrà dedicare del tempo a questo genere di storie. Di contro, chi ha già divorato serie sul tema del narcotraffico rimarrà soddisfatto ma non strabiliato. Di The Last Narc resta vivo il ricordo di Enrique Camarena: un uomo che ha vissuto le ultime ore della sua vita tra torture feroci, mentre qualcuno che avrebbe dovuto essere dalla sua parte lo obbligava a tradire. A rivelare una verità che in troppi volevano nascondere, e che ancora oggi riemerge con fatica e dolore.
The Last Narc
Voto - 6.5
6.5
Lati positivi
- Una storia forte e importante, raccontata in modo esaustivo
- La testimonianza e l’apporto di Hector Berellez
Lati negativi
[tie_list type="thumbdown"]
- Tematiche inflazionate e una narrazione non sempre coinvolgente
- Scelte registiche a tratti artificiose e ammiccanti