The Last of Us 1×09, la recensione: la fine del viaggio in un episodio potente e spiazzante
La perfetta chiusura della prima stagione di The Last of Us in un episodio memorabile, commovente e spiazzante
Con Look for the Light il viaggio di Ellie e Joel arriva (per ora) alla sua conclusione e così fa anche quello che, senza paura di essere smentiti, è uno dei prodotti seriali migliori degli ultimi tempi. The Last of Us 1×09, che vede ancora una volta al timone l’accoppiata vincente formata da Craig Mazin in sceneggiatura e Ali Abbasi alla regia, è uno degli episodi più fedeli al materiale videoludico di partenza. Un episodio praticamente perfetto, in climax, il cui unico difetto è quello di essere un po’ troppo breve (42 minuti). Da Boston a Salt Lake City – passando per Kansas City, Jackson e ancora l’infernale insediamento di Silver Lake – Joel ed Ellie hanno affrontato la minaccia rappresentata dagli infetti e dagli esseri umani, i nemici più pericolosi nel mondo post-apocalittico. Un mondo che Craig Mazin e Neil Druckmann hanno indagato in ogni singolo dettaglio e implicazione, col focus sempre ben saldo sull’essere umano, analizzato sia nel suo essere singolo che parte di una comunità.
Il finale di stagione è scioccante, spiazzante, commovente, profondo nella sua indagine del lato più oscuro dell’agire umano. E la questione sollevata dalle scelte di Joel chiama in causa chi guarda senza tirarsi indietro, spingendoci a domandarci in prima persona cosa avremmo fatto e facendo leva sul nostro sistema morale. [ATTENZIONE: da qui in poi seguono SPOILER]
Una missione da concludere, nuove ragioni di vita – The Last of Us 1×09, la recensione
Il finale di stagione di The Last of Us si apre con un prologo dedicato alla madre di Ellie, Anna (Ashley Johnson, l’interprete della protagonista nel videogioco). Assistiamo alla nascita di Ellie, al sacrificio di Anna che fa giurare a Marlene di proteggere sua figlia a tutti i costi. Un altro ampliamento delle prospettive con una backstory fondamentale per le sue implicazioni, sia immediate che future. Quello che segue, prima dell’arrivo all’ospedale delle Luci, dove la missione di Joel ed Ellie troverà compimento, è uno spaccato estremamente malinconico e struggente sul rapporto tra i due protagonisti. L’alchimia tra Pedro Pascal e Bella Ramsey raggiunge l’ennesima vetta e l’essenza di quello che sono diventati traspare non solo negli scambi dialogici (che sono un colpo al cuore), ma anche e soprattutto nel non detto e negli sguardi.
Joel, che all’inizio del viaggio vedeva in Ellie nient’altro che un carico da trasportare, ora ha tutto da perdere. Consapevole del pericolo che potrebbe scaturire dall’incontro con le Luci mette Ellie nella condizione di scegliere: non è obbligata a portare avanti la sua missione. Lo scambio che ne consegue mette i brividi per la sua intensità. Ellie, ancora traumatizzata per gli eventi di Silver Lake raccontati nell’ottavo episodio, con fermezza gli risponde che è disposta a seguirlo ovunque deciderà di andare (“da Tommy, in un ranch ad allevare pecore, sulla Luna”) ma che prima devono portare a termine quello che hanno cominciato. E quando Joel, poco dopo, rivela ad Ellie che la cicatrice che ha sulla tempia è frutto di un tentato suicidio fallito e che non è stato il tempo, è stata lei a guarire tutte le sue ferite, le espressioni sul volto dei due attori provocano un nodo allo stomaco che diventa impossibile da sciogliere.
Un’unica possibilità di salvezza: la scelta di Joel
Ed è con questo carico emotivo che The Last of Us 1×09 si avvia al suo culmine, con la scrittura impeccabile di Mazin e la regia di Abbasi ancora una volta al servizio dei suoi interpreti e della portata drammatica della storia. In ospedale Marlene rivela a Joel che la salvezza dell’umanità ha un prezzo ingente da pagare. Per creare un vaccino in grado di arrestare la diffusione del cordyceps è necessario asportare una porzione del cervello di Ellie. L’unica chance di salvezza risiede nel sacrificio estremo di colei che è l’unica a godere dell’immunità e che per Joel è diventata l’unica ragione di vita. Joel è messo di fronte a un dilemma morale spiazzante, mentre Ellie è addormentata e inconsapevole sul tavolo operatorio: una vita (quella vita) vale più della potenziale salvezza del genere umano? L’uomo non ha dubbi e prende la sua decisione lasciandoci alle prese con una domanda: cosa avremmo fatto noi al suo posto?
Il finale di stagione si addentra nelle profondità più oscure dell’agire umano, delle scelte compiute e delle loro conseguenze. Joel ha scelto di salvare la sua fonte di salvezza, ben conscio che qualora avesse potuto farlo la stessa Ellie avrebbe acconsentito di morire per il bene superiore. Quello che ne consegue è una trasposizione perfetta del gioco: Joel abbatte le Luci una ad una in una sequenza magnificamente diretta e messa in scena. Il ritmo è incalzante e nonostante eventi di tale portata accadano in un lasso di tempo breve e frenetico, l’impatto non è minore, grazie a una combinazione perfetta tra elementi tecnici e narrativi. Il sipario sulla prima indimenticabile stagione di The Last of Us cala con Joel che mente nascondendo ad Ellie le vere motivazioni del suo gesto. Ellie gli chiede di giurarle che quanto le ha raccontato sia la verità e quando Joel giura decide di credergli. Ormai sono una cosa sola, il viaggio riprende e le conseguenze delle loro scelte torneranno a bussare prepotentemente alla porta. A noi non resta che aspettare la seconda stagione di una serie che ha alzato sensibilmente l’asticella del confronto, per i futuri adattamenti videoludici e non solo.
The Last of Us 1x09
Voto - 9
9
Lati positivi
- Pedro Pascal e Bella Rasmey raggiungono una vetta ulteriore, che conferma la loro straordinaria alchimia
- Craig Mazin ed Ali Abbasi al timone di un episodio che chiude il cerchio in maniera perfetta
Lati negativi
- 42 minuti di durata potrebbero dare l'impressione di uno sviluppo frettoloso, ma la qualità di ogni singolo elemento scagiona una scelta di tempi altrimenti discutibile