The Lone Ranger, sì o no?
The Lone Ranger. Un film che a primo impatto definirei western e, poi, commedia, diretto da Gore Verbinski, premio Oscar nel 2012 per Rango, e regista, tra gli altri, di The ring, e di tre capitoli della saga dei Pirati dei Caraibi. Come protagonista vediamo Johnny Depp in un ruolo tipicamente caratterista, del Comanche Tonto; affiancato da un giovane e affascinante Armie Hammer, già visto in J. Edgar, The Social Network e Biancaneve-Mirror mirror, proprio nel ruolo di John Reid, il “lone ranger”, ovvero il cavaliere solitario. Nel cast vanno ricordati inoltre Helena Bonham Carter, William Fichtner e Tom Wilkinson.
Ma esattamente, di che cosa si tratta? Il film inizia in una fiera a San Francisco nel 1933 dove, in un padiglione a tema, Tonto è costretto a posare come una statua. Sarà Tonto stesso a dar vita alla storia, raccontando ad un bambino la storia del leggendario “ranger solitario”.
Siamo nel 1869. Tutto ha inizio quando John Reid si trova su un treno per recarsi dal fratello Dan. Sul treno incontrerà Tonto e il criminale cannibale Butch Cavendish, quest’ultimo diretto verso la sua impiccagione dopo essere stato catturato proprio dallo stesso Dan. Per una serie di sfortunati complicati eventi, Cavendish riuscirà a fuggire, mentre Tonto verrà imprigionato. Una volta raggiunto Dan, John verrà nominato Texas Ranger e, con il fratello e altri sei, partirà all’inseguimento della banda di Cavendish. Sfortunatamente, cadranno nella loro imboscata e l’unico a sopravvivere sarà John. Una volta soccorso da Tonto (apparso in circostanze misteriose), i due inizieranno la loro rocambolesca avventura che li porterà a combattere contro l’avidità e la corruzione. Il lieto fine è decisamente d’obbligo.
Tuttavia, nonostante il cast abbastanza promittente e un regista noto per film che hanno sbancato al botteghino, The Lone Ranger è stato stroncato duramente dalla critica. Per esempio, Ty Burr del Boston Globe dice: “E’ come guardare un elefante ballare il tip tap nel vostro salotto: tutto viene calpestato e la danza non è molto buona”.
Generalmente le critiche si equivalgono sotto questo punto di vista, in quanto sono d’accordo sul fatto che il film sia a tratti confusionale, sia a livello di trama, sia a livello di genere, perché non è chiaro se sia un western, una commedia o un film per ragazzi. Diciamocelo, è un po’ un pasticcio.
Ma allora, è da guardare o no, questo film? Dipende un po’ dalle vostre aspettative. Se avete voglia di guardare un film serio, impegnato, che vi tocchi anima e cuore e che vi rimanga impresso forever and ever, è proprio un no, vi conviene cambiare canale. Se invece, avete voglia di un paio d’ore di intrattenimento senza pensieri, giusto per passare una serata easy e rilassata allora è un sì, perché è proprio quello che state cercando.
Nella mia personalissima opinione, è interessante il duo Hammer-Depp, che crea situazioni grottesche e divertenti, a volte con battute anche stereotipate, ma che, se si è dell’umore giusto, possono essere piacevolmente apprezzate. Per non parlare della bellissima ambientazione, del ritmo dell’azione (si parla di due ore e un quarto di film che scorrono molto velocemente), degli effetti speciali e dei curatissimi costumi. (Queste ultime due categorie nominate ai premi Oscar 2014).