The Watchers – Loro ti guardano: la recensione del film di Ishana Night Shyamalan
Quello di Ishana Night Shyamalan dietro la macchina da presa con The Watchers - Loro ti guardano è un esordio che convince solo a metà: vediamo perché nella nostra recensione
Ishana Night Shyamalan, figlia del celebre regista M. Night Shyamalan, esordisce dietro la macchina da presa, con The Watchers – Loro ti guardano, film da lei scritto e basato sul romanzo di A. M. Shine. Una tematica sicuramente interessante, ma non sfruttata al massimo dal punto di vista visivo, e che presenta alcuni difetti di sceneggiatura. The Watchers – Loro ti guardano (qui il trailer), con Dakota Fanning, Georgina Campbell e John Lynch, è in sala dal 6 giugno 2024 con Warner Bros. Italia.
Indice
Trama – The Watchers – Loro ti guardano, la recensione
Mina, artista di 28 anni e maga dei travestimenti, finge spesso di essere chi non è. Per lei è l’unico modo per evadere da una vita che a volte sembra non riuscire più a vivere. C’è un dramma, un trauma nel suo passato che la perseguita, un senso di colpa che non la abbandona e che la porta spesso a isolarsi, evitando reali contatti umani. Un giorno, dopo aver accettato un incarico di lavoro che la porta dall’altra parte della città, resta intrappolata in una vasta foresta irlandese, la quale sembra capace di far sparire la sua auto e di farla tornare sempre al punto di partenza, dove dietro e davanti a lei non ci sono che distese di alberi infiniti.
Quando cala la notte Mina trova rifugio in una casa dove vi sono altre tre persone. Madeline, la più grande di loro, intima a Mina di posizionarsi, insieme agli altri, di fronte alla vetrata che ricopre un’intera parete. La casa dove si sono rifugiati è in realtà una stanza rettangolare con il minimo indispensabile per sopravvivere. Quello che lei, Madeline e le altre due persone che vivono lì devono fare è, ogni notte, posizionarsi di fronte alla vetrata, ferme, immobili. Ad osservare da fuori misteriose creature che vivono nei boschi. Creature che hanno una serie di regole che non si possono infrangere, tra cui quella di non dover essere mai viste. Ma Mina, decisa a tornare a casa e saperne di più, infrange una di queste regole. Un qualcosa che le creature che abitano la foresta non possono lasciar correre.
Chi sono i veri Osservatori? – The Watchers – Loro ti guardano, la recensione
The Watchers – Loro ti guardano è un film riuscito solo a metà, ma che come opera prima, si può accettare per alcuni fattori. Tra questi alcuni momenti di tensione e suspense, degni dell’horror thriller ottimamente gestiti. Come quando la Mina di Dakota Fanning si cala giù nella parte sotterranee della foresta, o quando lei e Madeline rimangono fuori di notte, si nascondono e vedono, per la prima volta e di spalle, i Watchers. E in particolare la sequenza iniziale che fa da grande intro per il film. Una sequenza dove si lascia anche intendere come i villain abbiano nel loro aspetto qualcosa oltre che di terrificante, anche di sconvolgente. O le scene di fronte allo specchio, che tra attesa e incomprensione, catturano l’attenzione dello spettatore, anche lui che “guarda” come i “loro” del titolo della traduzione italiana. Appunto The Watchers – Loro ti guardano.
E che acquista un significato più profondo anche nel finale, nel messaggio e nella spiegazione di un’ambigua riflessione sull’oggi: dal tema dell’intrattenimento a quello di un pubblico inerme di fronte alla sofferenza e che esige la violenza più cruda. Basti pensare a prodotti, definibili più splatter che horror, come Squid Game o The 8 Show che hanno entusiasmato gli utenti Netflix anche per questo aspetto. O andando più indietro nel tempo si può citare anche quel capolavoro di Funny Games di Michael Haneke, sia la versione del 1997 che quella del 2007. E l’esordio di Ishana Night Shyamalan non si esenta da questa tematica, cara peraltro anche al padre, e cioè della spettacolarizzazione di tutto, anche del dolore, della morte e della paura. The Watchers – Loro ti guardano è quindi nel complesso un buon film per essere un’opera prima ma da chi porta il nome di Shyamalan ci si aspettava molto di più. Le aspettative vengono deluse anche per quanto riguarda il genere.
Un thriller senza traccia di horror – The Watchers – Loro ti guardano, la recensione
Era percepibile fin dal trailer che non si trattasse di un vero e proprio horror, ma tensione, ansia, inquietudine, stress e quella attesa incerta della suspense che arriva alla sorpresa e allo spavento del cinema dell’orrore, sono elementi essenziali. E non ce n’è nessuno, salvo poche esigue scene. The Watchers è didascalico, pieno di dialoghi esplicativi che raccontano retroscena del passato e si rifanno a un folklore irlandese che viene solo spiegato e del quale non si vede quasi nulla. Ma che soprattutto arriva improvviso, senza un disseminazione di elementi che possa far entrare maggiormente in miti e leggende che si ricollegano a un contrasto antichissimo. Quello tra mostruoso ed umano e di come questi due tratti possano convivere insieme. Per quanto quindi la recitazione, dove spiccano le performance di Dakota Fanning e Olwen Fouéré, e tecnica, dove saltano all’occhio la fotografia, la colonna sonora e alcune scelte di regia, è la storia e la sceneggiatura a lasciare perplessi.
Forse se si fosse chiarito fin da subito che si trattava di un thriller sarebbe stato diverso. Il grado di coinvolgimento è poi maggiore nella prima parte, mentre nella seconda, quando i nodi vengono al pettine, è tutto frettoloso e rivelato, nonostante fosse prevedibile, attraverso le battute di dialogo, sostanzialmente parlato. Metodologia che funziona quando si scoprono i video di chi studiava quelle creature, magistrale John Lynch anche solo nelle scene di registrazione, ma che invece nella conclusione e nello svelare cosa si nasconde dietro la vicenda e chi siano i The Watchers, non ha l’impatto sperato. Anzi risulta piuttosto ovvia. The Watchers – Loro ti guardano è nel complesso un film che sta in piedi, ma che scricchiola fin troppe volte. La mano è quella di una regista alle prime armi, con uno stile riconoscibile e un’estetica che ricordano quelle del padre, ma che alle prime armi adatta per il grande schermo un romanzo ambizioso, poco visivo e molto introspettivo e che punta sulla complessa filosofia che l’entertainment è nell’occhio di chi guarda. E che i veri villain sono sempre spettatori.
The Watchers - Loro ti guardano
Voto - 7
7
Lati positivi
- La prova del cast nel suo insieme
- Non mancano alcune scene ricche di tensione e suspense
Lati negativi
- Chi si aspetta un horror in piena regola potrebbe rimanere deluso
- Troppo didascalico e prevedibile