Too Old To Die Young: recensione del secondo episodio della serie di Refn
Diamo un’occhiata a Gli Amanti, il secondo episodio della serie tv Too Old To Die Young, targata Nicolas Winding Refn, uscita su Amazon Prime Video
Too Old To Die Young recensione secondo episodio. Due giorni fa, il 14 Giugno, è uscita su Amazon Prime Video la nuova serie tv firmata dal regista danese Nicolas Winding Refn. Ogni episodio dura circa un’ora e mezza ed è impostata come se fosse un lungo film di più o meno quindici ore. Scritto insieme a Ed Brubaker, Nicolas Winding Refn figura come creatore e regista di tutti gli episodi. In questo articolo ci concentreremo sul secondo episodio uscito della serie tv, intitolato Gli Amanti. Sarà una recensione in cui non ci saranno spoiler, solo qualche spunto per poter riflettere sui personaggi e sulle loro azioni all’interno dell’episodio.
La puntata si presenta come un approfondimento molto circoscritto sulla famiglia messicana che è stata attaccata con l’uccisione di Magdalena. Non ritroviamo più l’agente Martin e quello che gli concerne, ci si concentra appunto su un altro mondo, inesplorato nella puntata precedente. Ecco allora alcuni punti salienti da prendere in considerazione quando si parla di “Gli Amanti”, episodio due di Too Old To Die Young.
Indice
La trama e i personaggi
Mentre il primo episodio ci presentava l’incipit della storia e i suoi principali personaggi, questo secondo capitolo sembra essere una completa digressione su un aspetto importante della serie tv: il Messico. Il primo episodio ci lasciava con delle domande e dei quesiti non indifferenti. Chi ha ucciso veramente Magdalena? Chi sono effettivamente Magdalena e Jesus, il ragazzo che ha ucciso Larry, l’ufficiale compagno di Martin? Ecco questo episodio sembra esplorare il mondo messicano della serie introducendoci molti personaggi del cartello sudamericano. Ci troviamo di fronte ad una famiglia potente, con capi e regole, con amicizie e conflitti. Nello specifico, sembra dominare questa parte di trama sembra dominata dal passaggio del nome Don, ovvero chi diventerà il nuovo capo. Don Ricardo è ormai agli sgoccioli. Suo figlio Miguel è l’erede legittimo al trono anche se non sembra abbastanza maturo e saggio per prenderne il comando.
Jesus, nipote di Don Ricardo, sembra essere più promettente e diligente, ma non spetta a lui l’eredità. In ballo ci sono tante cose, di cui ancora non sappiamo tutto, quello che notiamo è un rapporto importante con la polizia, capitanata dal Capitano Cortez. Vengono poi introdotti altri personaggi come Yaritza, una donna potente quando misteriosa, e Gato, che sembra essere il braccio destro di Miguel. È un mondo fatto di azioni, di tradizioni e di una potente gerarchia. Come influenza più palese c’è il capolavoro di Francis Ford Coppola, Il Padrino. Alcune scene ricalcano proprio lo stile e l’eleganza di quelle del film del 1972, catapultandoci in un’atmosfera cupa e tesa, dove vige la strategia e il potere.
La regia di Refn – Too Old To Die Young recensione secondo episodio
Come è successo per il primo episodio di Too Old To Die Young, Refn continua a mantenere un determinato tipo di regia, che fa della dilatazione dei tempi e degli spazi la sua forza. Il regista danese si prende molto tempo per mostrare allo spettatore i deserti, le abitazioni, i club e le strade. Molto spesso si serve di campi lunghi per farlo, per enfatizzare le forme e le particolarità del Messico, su cui tutta la puntata è rivolta. Numerose sono anche le carrellate lentissime che fa verso i personaggi in primo piano, Refn ci vuole far studiare i volti dei personaggi, dobbiamo capire chi sono dalle loro azioni e dalle loro espressioni.
I tempi sono dilatati, i dialoghi sono ridotti al minimo, ci si sposta dall’inglese allo spagnolo. Le lunghe panoramiche e il montaggio invisibile che il regista adotta enfatizza la composizione delle immagini, che creano dei veri e propri quadri per ogni fotogramma. Ogni cosa è studiata, dalla posizione di una lampada a quella dei personaggi nel quadro cinematografico, in modo da creare un armonia e una bellezza estetica degna di nota.
La fotografia – Too Old To Die Young recensione secondo episodio
Ancora una volta lo stile del regista danese emerge quando si parla di fotografia. Sono presenti i famosi neon che ormai contraddistinguono Refn da almeno il 2011, quando uscì Drive, con protagonista Ryan Gosling. Sono loro i protagonisti dell’illuminazione dei club messicani, accompagnati dalla splendida colonna sonora di Cliff Martinez.L’artista fonde l’ottimo lavoro fatto in The Neon Demon con delle armonie e melodie dal forte accento latino americano. Il viola, il blu, il rosso sono i colori predominanti in queste scene.
Al contrario, quando la macchina da presa si sposta sui deserti e i personaggi, la fotografia diventa più regolare, dando spazio alla luce naturale. Ancora una volta a dominare è il colore rosso, che metaforicamente è anche il colore del Messico, della terra, come afferma lo stesso Don Ricardo. Il blu rappresenta invece la polizia, le forze dell’ordine, con cui la famiglia messicana si sta scontrando sempre di più.
Conclusioni e considerazioni
Insomma, quello che vuole essere questo secondo episodio è un approfondimento su quella che probabilmente sarà una delle fazioni più importanti della serie che, con l’uccisione di Magdalena, è stata presa in causa. La trama non evolve, tutto è fermo alle azioni e ai risvolti che il primo episodio ci aveva lasciato, ma sicuramente siamo entrati meglio in un contesto che era stato solo presentato superficialmente. Un punto a sfavore è forse la mancanza di ritmo che in un episodio digressivo come questo avrebbe fatto la differenza.
È necessario sottolineare come questo sia comunque un tratto distintivo di Refn e del suo particolare modo di approcciarsi al cinema. Rimane comunque il lato contemplativo, la dilatazione che va a enfatizzare ogni battuta e inquadratura, ma si sente come questo episodio sia una transizione necessaria prima di passare ad altro, prima della vera azione. Non resta che andare avanti con le puntate per scoprire dove il regista danese ci sta portando.
Gli Amanti - Too old to die young
Voto - 7.5
7.5
Lati positivi
- Regia e fotografia
- I personaggi
Lati negativi
- Il ritmo