Tutti tranne te: recensione della rom-com con Sydney Sweeney e Glenn Powell
La nostra recensione di Tutti tranne te, brillante commedia romantica diretta da Will Gluck al cinema dal 25 gennaio
Tutti tranne te è diretto da Will Gluck, già noto al grande schermo per i due Peter Rabbit con tecnica mista e per altre commedie sentimentali come Easy Girl e Friends with Benefits, e che torna al cinema con un film spumeggiante, romantico e simpatico. Con un cast di noti volti del cinema internazionale, tra cui spicca Sydney Sweeney, insieme a Glen Powell, e con Rachel Griffiths, Darren Barnet, Alexandra Shipp, Dermot Mulroney e molti altri, Tutti tranne te (qui il trailer) uscirà nelle sale il 25 gennaio 2024.
Indice
Trama – Tutti tranne te, la recensione
Bea e Ben si incontrano durante quello che sembra essere un primo appuntamento casuale e perfetto, spontaneo e forse al momento giusto. Ma quella stessa circostanza fortuita crea un equivoco tra i due che, decisi a non rivedersi mai più, si convincono di essere due persone che sono l’opposto di “fatte l’uno per l’altra”. Mesi dopo Ben e Bea si incontrano nuovamente, ancora memori di quel giorno idilliaco trasformatosi in un disastro, scoprendo che la sorella di Bea sta per sposare una delle migliori amiche di Ben, consapevoli quindi che toccherà vedersi di nuovo al loro matrimonio. Di certo non immaginano però che le due ragazze sceglieranno come meta per la cerimonia e per il viaggio di nozze Sydney, e che Ben e Bea prenderanno quindi lo stesso volo e alloggeranno nella stessa meravigliosa villa per giorni. Ai preparativi per il matrimonio partecipano anche Jonathan, ex fidanzato di Bea, e Margaret, vecchio amore mai espresso di Ben. Nel tentativo di seppellire l’ascia di guerra e con obiettivi diversi, Bea cerca di convincere i suoi genitori che non tornerà mai con Jonathan, come loro sperano, e Ben di riconquistare Margaret facendola ingelosire. I due decidono dunque di fingere di essere una coppia. Fare finta di sopportarsi e di essere innamorati l’uno dell’altra potrebbe avere però conseguenze inaspettate.
Commedia sentimentale e brillante dal sarcasmo pungente – Tutti tranne te, la recensione
Tutti tranne te è una commedia romantica ironica e divertente, frizzante e piena di brio, che non eccede né nel sentimentale né nella comicità di situazione. Gli espedienti più esilaranti intervallano un film fatto di battute argute e di un’atmosfera effervescente, vivace e di classe, tra ville sul mare, feste in barca e una continua ricerca dell’eleganza e della perfetta apparenza. Tra genitori invadenti, amici curiosi e parenti pettegoli, sono molti i personaggi che appaiono stereotipati, ma che comunque non guastano. Grazie alla buona scrittura, ogni figura aggiunge qualcosa in più alle proprie caratteristiche. Come gli stessi Sydney Sweeney e Glen Powell, classiche standardizzate bellezze americane, nei loro ruoli, riescono a rasentare tanto la naturalezza quanto una visibile maldestra incertezza che non manca mai di suscitare ilarità. Esagerato quando serve, delicato quando potrebbe eccedere, e sopra le righe in tutto ciò che può essere definito arricchito di qualche elemento innovativo.
Nel complesso, nella scelta di cosa raccontare, Tutti tranne te è una pellicola dalla trama sobria, che procede senza sorprese e pretese, il film perfetto per un po’ di leggerezza, romanticismo e intrattenimento. Dagli abiti da tessuti pregiati e raffinati, a decorazioni esemplari e party da sogno, Tutti tranne te suggerisce, tra le righe, che forse è nell’imperfezione e nel non programmare nulla, che si possono trovare quei momenti unici e indimenticabili che si ricercavano con estremo impegno. Indovinate e brillanti le battute che si scambiano i due protagonisti, sagaci, taglienti, spiritose e severe: schema di un disprezzo e un veleno che, inconfondibilmente, passa dall’ostilità alla seduzione, dall’avversione al fascino. L’alchimia che si crea tra i due personaggi è sensuale, astiosa, ammaliante e contraria, e segue tutte le regole dell’insofferenza e dell’attrazione.
Conclusioni – Tutti tranne te, la recensione
Tutti tranne te rischiava sicuramente di sfociare nel banale, sia dal punto di vista della commedia che da quello del film romantico, ma anche se non ci sono da aspettarsi grandi colpi di scena e il finale è già chiaro dalle prime inquadrature, Will Gluck non manca di impreziosire l’intera pellicola di intermezzi spassosi, senza abusare delle solite gag, ma puntando anche sulla sceneggiatura, sulle battute e sui dialoghi. Un film che seppur lieve in ciò che rappresenta, è denso di ritmo, carico di energia e di dinamismo, effervescente ed esplosivo. Comico e sensuale, divertente e coinvolgente, Tutti tranne te tiene viva l’attenzione dello spettatore ogni minuto che passa, sorprendendo forse per una scrittura particolarmente ricercata, furba e maliziosa, e quindi originale per una rom-com che ha anche un che di classico, e che appare quindi rifinita e riconoscibile. Sulle note dell’iconica Unwritten di Natasha Bedingfield che ritorna, il film raffigura, ritrova e invita a un assicurato, scintillante divertimento.
Tutti tranne te
Voto - 7.5
7.5
Lati positivi
- Brillante e divertente
- Ottima scrittura