Wallace & Gromit – Le piume della vendetta: Recensione del film d’animazione

Era il 2005 quando al cinema uscì Wallace & Gromit – La maledizione del coniglio mannaro, vincendo anche l‘Oscar come miglior film d’animazione. I due personaggi protagonisti, animati in stop motion, divennero immediatamente iconici, dando vita a una serie di cortometraggi e, a partire dal 3 gennaio su Netflix, anche a un secondo lungometraggio, Wallace & Gromit – Le piume della vendetta (qui il trailer), in short list per la prossima edizione degli Oscar.

Si tratta quindi del sequel di un cult (e di un cortometraggio, I pantaloni sbagliati) e potrebbe essere candidato ai prossimi premi Oscar. Ha quindi tutte le carte in regola per essere un bel film, ma lo sarà davvero? Scopritelo leggendo la nostra recensione. 

Indice:

• Trama
• Tematiche
• Un nuovo cult?
• Conclusioni

Trama – Wallace & Gromit – Le piume della vendetta  Recensione 

Sono passati alcuni anni da quando i protagonisti hanno catturato il malvagio pinguino Feathers McGraw, impedendogli di recuperare il prezioso Diamante Blu; da quel momento, McGraw è rinchiuso in uno zoo e attende di potersi vendicare. I due vivrebbero quindi anche una vita tranquilla e serena, se non fosse che Gromit è infastidito dal suo padrone, il quale è ossessionato dal creare continuamente nuove invenzioni, aspettandone una che gli frutti finalmente un guadagno per sopravvivere. Un giorno sembra tutto risolto: inventa infatti uno gnomo tutto fare, in grado di svolgere per l’appunto ogni mansione di casa. 

Sembrerebbe quindi andare tutto per il meglio, ma ci sono due problemi: la crescente incapacità di Wallace di fare qualsiasi cosa senza tecnologia, la quale gli farà anche quasi dimenticare di Gromit, e il malvagio pinguino, che troverà il modo di collegarsi agli gnomi tutto fare per servire i propri scopi malvagi.

Tematiche – Wallace & Gromit – Le piume della vendetta  Recensione

Come intuibile dalla trama, seppur in maniera leggera, si parla di intelligenza artificiale. Il protagonista è infatti assuefatto da una tecnologia che sostituisce tutto ciò che fa, anche dare affetto al suo amico Gromit, utilizzando infatti un aggeggio creato ad hoc per dare delle pacche sulla testa del cane. Si espongono anche dei rischi dal punto di vista della sicurezza che la nuova tecnologia può portare, visto che il pinguino riesce a prendere il controllo degli gnomi, rubando oggetti a lui necessari dai clienti di Wallace o da lui stesso, un po’ come le nuove tecnologie rubano i nostri dati. 

Ciononostante, il film non vuole completamente demonizzare la tecnologia o l’intelligenza artificiale: dopotutto, Wallace è un inventore mosso dalle migliori intenzioni, quelle di aiutare tutti quanti ad avere una vita più comoda e agiata possibile. Piuttosto, la pellicola propone un rapporto più sano con la tecnologia, che dovrebbe aiutarci a svolgere i compiti più ingrati per farci avere più tempo per coltivare i rapporti umani e le nostre passioni e che non rubi ciò che ci appartiene.

Un nuovo cult? – Wallace & Gromit – Le piume della vendetta Recensione 

Come anticipato, il primo lungometraggio sui due personaggi è iconico e un piccolo cult. Non possiamo dire però lo stesso di questo secondo film, che probabilmente non avrà lo stesso destino. Su Netflix, film e serie sono in un cestone di numerosissimi altri titoli, e sono davvero pochi i nomi che riescono a superare la prova del tempo. La pellicola non è stata inoltre pubblicizzata a sufficienza e, seppure molto probabilmente rientrerà nella cinquina degli Oscar per l’animazione, non ha speranza di vincere contro i favoriti Il robot selvaggio o Inside Out 2.

Infine, per quanto si tratti di un film carino, che tratta temi attuali, non porta grandi novità rispetto al primo lungometraggio, che è pur sempre uscito vent’anni fa.

Conclusioni – Wallace & Gromit le piume della vendetta Recensione

Il film è carino, tratta di temi piuttosto attuali ed è sicuramente divertente, soprattutto nella prima parte. Nella seconda, infatti, diventa un po’ ripetitivo prima di arrivare alla conclusione. Ciononostante, e anche nonostante il fatto che molto probabilmente non diventerà un cult come il primo capitolo, la visione è consigliata, anche perché dura poco (80 minuti) e sicuramente può regalarvi una serata spensierata e divertente, soprattutto se avete bambini a cui mostrarlo.