What If…? 3: recensione della seria animata Marvel

Una stagione tra alti e bassi di una serie che non è riuscita a lasciare il segno

Dopo tre stagioni fatte di (pochi) alti e (parecchi) bassi, What If…? giunge alla sua conclusione. Un addio solamente provvisorio visto che il prossimo anno uscirà lo spin-off dedicato ad alcuni personaggi dell’universo Marvel in versione zombie.
Quando What If…? è approdato su Disney Plus Il suo intento era quello di sondare il terreno dell’animazione, ma anche sfruttare un altro lato del multiverso.

L’esperimento non ha dato pienamente i suoi frutti perché in appena tre anni il multiverso è diventato un escamotage frequente, abusato in ogni sua forma, spremuto fino all’ultima goccia fino a fare il suo tempo. Ora, all’alba del 2025, la cinematografia è satura di storie ambientate nel multiverso e di What If…? rimane solamente un retrogusto dolce e amaro al tempo stesso per un’idea interessante, quella di vedere i medesimi personaggi in situazioni completamente nuove tra cui anche interagire con altri character che non hanno mai incontrato, che non è stata sfruttata appieno.

Inoltre What If…? ha steso il tappeto rosso dell’animazione in casa Marvel. Live action e animazione ancora non si equivalgono a livello di preferenza nel mettere in scena un cinecomics, ma dopo la duologia con protagonista Miles Morales e X-Men 97, lo stile d’animazione di What If…? appare ancora acerbo, troppo lineare. La serie quindi si conclude come aveva iniziato: un’idea carina per i veri appassionati a cui può piacere vedere i personaggi che ama in situazioni differenti dalle solite, ma nulla di più.

Indice

L’Osservatore – What If…? 3, la recensione

What If 1

What If…? Marvel Studios.

Quest’ultima stagione non si discosta dalle altre e le puntate, quasi tutte autoconclusive, in cui personaggi, situazioni e generi cinematografici si miscelano per regalare brevi episodi che variano l’uno dall’altro. La sola differenza di quest’ultima stagione è la presenza di una trama orizzontale che va ad indagare il personaggio dell’Osservatore, su come sia stato scelto per il ruolo di guardiano silente, di narratore la cui unica funzione è quella di osservare, ma mai di reagire.

Un personaggio affascinante che è stato introdotto in What If…? accompagnandoci per tre stagioni in maniera silenziosa seppur presente, un personaggio il cui fascino e mistero ha bilanciato l’intera serie e che sarebbe interessante rincontrare all’interno dell’ MCU. Il finale di What If…? si presta ad un suo possibile ritorno perché, sebbene sia onnisciente e il suo compito sia osservare, capire e analizzare, l’Eminenza e l’Osservatore hanno ancora molto da dire e da imparare.

La prima metà di stagione – What If…? 3, la recensione

What If 3

What If…? Marvel Studios.

Come dicevamo, la particolarità di What If…? sta nel portare sul piccolo schermo coppie e gruppi improbabili in contesti altrettanto variegati. Non a caso, la serie inizia con un omaggio alla tradizione giapponese dei kaiju dei mecha in cui Hulk (interpretato ancora una volta da Mark Ruffalo) si ritrova a combattere contro i Vendicatori in versione robot e, ancora una volta, a cercare di convivere con la sua doppia personalità.

Il secondo episodio, uno dei più interessanti, è un omaggio non solo ad Agatha All Along, ma soprattutto ad Hollywood. Un episodio in cui la magia stregonesca si sposa con quella del cinema e dell’immaginazione in cui fa la sua comparsa anche Kingo del dimenticato Eternals.
In memoria della buddy serie The Falcon and the Winter Soldier, Soldato d’Inverno fa a coppia con l’antieroe Alexei Shostakov in una puntata piena d’azione e con un pizzico di tenerezza per ricordare che tutti hanno bisogno di un amico.

Gli ultimi episodi – What If…? 3, la recensione

What If 2

What If…? Marvel Studios.

Il quarto episodio sfiora il surreale e non per la tematica trattata, ma perché i protagonisti di questa sitcom sono Howard il Papero – uno dei capisaldi di What If…? che, assieme all’Osservatore, sarebbe interessante vedere di nuovo nell’universo Marvel – e Darcy Lewis, il cui arco narrativo è stato più volte maneggiato dal primo film di Thor fino a WandaVision. A tratti demenziale, i due devono salvare l’uovo da cui uscirà la loro figlia, lo stesso uovo che a molti altri fa gola.

What If…? prosegue con un episodio dedicato Riri Williams che entrerà ufficialmente nel MCU con la serie a lei dedicata Ironheart. Una puntata sottotono non l’ideale per presentare un nuovo personaggio, soprattutto perché assieme a lei a fare da cameo c’è Visione Bianco, altro personaggio che in casa Marvel ha un arco non prettamente lineare e ben riuscito.
A concludere prima della parabola finale dedicata all’Osservatore c’è l’episodio con Shang-Chi e Kate Bishop immersi nell’atmosfera western a tutto tondo. Deserti, tramonti suggestivi, ma anche un treno fantasma e un Osservatore inedito che non si limita più a stare lì a guardare.

 

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What If...?

Voto

Lati positivi

  • La varietà di personaggi, generi e stili d'animazione

Lati negativi

  • Le storie sono carine ed originali, ma mancano toltamente di mordente

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