Wolf man: recensione del nuovo film horror di Leigh Whannell
La nostra recensione di Wolf Man, nuovo film di Leigh Whannell in cui si racconta la nascita del lupo mannaro.
Gli horror. Questo magico mondo dove la fantasia si mescola con le nostre paure più recondite, trasformandosi sempre di più in una realtà spaventosa, dalla quale spesso è troppo difficile uscirne. Da quando il genere letterario è stato inventato, tanti autori hanno provato a raccontare le più grandi inquietudini del genere umano. Il cinema ha fatto la stessa cosa, trasportando sul grande schermo quei racconti paurosi visti su carta o usciti direttamente dall’immaginazione del regista. Anche Wolf man, film che uscito al cinema il 16 gennaio, è annoverato tra quegli horror che giocano sulla psiche e le paure di tutti noi.
Diretto da Leigh Whannell (tra l’altro grande esperto del genere in quanto ha diretto, scritto e prodotto esclusivamente film horror, da Saw a Indidous), Wolf man è il reboot della classica pellicola di genere del 1941, considerato un vero e proprio capolavoro e perfetta rappresentazione della nascita della leggenda dei licantropi.
Indice
La storia di Wolf man – Wolf man recensione
La storia di questo reboot è molto più lontana dell’anno in cui è stato girato e presentato al cinema. Il film fu annunciato per la prima volta nel 2014. Doveva far parte nel piano originale dell’Universo Oscuro, in cui si incontravano tutti i mostri del mondo. La prima pellicola della saga fu La mummia con Tom Cruise e a causa del suo fallimento disastroso, si decise di mettere in pausa l’idea dell’Universo e continuare a realizzare film in modo autonomo.
Il successo inaspettato poi di The invisible man riportò alla luce l’idea di creare l’universo dei mostri. Inizialmente a dirigere Wolf Man doveva essere Derek Cianfrance, ma a seguito del suo abbandono, fu scelto al suo posto Leigh Whannell. Il film esce poi al cinema il 16 gennaio dopo un anno di riprese.
La trama – Wolf man recensione
Blake è un padre di famiglia che vive con sua moglie e sua figlia. Un giorno riceve la notizia che suo padre è definitivamente considerato morto a seguito della sua improvvisa scomparsa. Blake così decide insieme a sua moglie e alla piccola figlia che hanno insieme di andare nella vecchia casa dove ha trascorso la sua infanzia. Lì però le cose non vanno tranquille come si aspettava la famiglia. La notte in cui arriva, durante la luna piena, la famiglia viene attaccata da un lupo mannaro che artiglia il braccio di Blake, che purtroppo inizia a vedere il suo corpo cambiare e trasformarsi in qualcosa di orribile.
La recensione – Wolf man recensione
Wolf man è un film piatto, che piace nella sua realizzazione ma che però non aggiunge o toglie nulla al genere di cui fa parte. È per l’appunto un film lineare, senza eventi particolarmente incredibili. Tutti infatti sanno fin dall’inizio dove si vuole andare a parare, subito dopo aver spiegato tramite la strategia del flashback la situazione iniziale. I colpi di scena purtroppo vengono a mancare, anche se è presente l’inquietudine che la trama porta con sé.
I protagonisti però vengono poco approfonditi, troppo impegnati a nascondersi dal mostro. Non si approfondisce il rapporto tra Blake e sua figlia, che appare però così tanto importante all’inizio del film. Allo stesso tempo, non si approfondisce neanche il rapporto tra sua figlia e la moglie o tra Blake e sua moglie, nonostante nel corso dei minuti quest’ultima diventi particolarmente importante ai fini della trama.
L’ottima realizzazione è però data alla trasformazione di Blake che, dopo essere stato ferito dal lupo mannaro, tramuta di minuto in minuto il suo aspetto fisico, diventando anch’egli in un mostro. È d’impatto il modo in cui è stato rappresentato il processo per diventare un lupo mannaro, sottolineando in particolar modo la difficoltà nel farsi comprendere e nel comprendere ciò che gli altri dicevano a lui, giustificando in un certo senso – in questo caso – anche la ferocia dei mostri.
Purtroppo, però non possiamo dire che Wolf man sia un film che fa paura, di certo non uno di quelli che ti fa saltare dalla poltrona del cinema. Non ci sono jump scare a caso, che – nonostante riescano nell’effetto – restano fini a loro stessi. Anzi, c’è da sottolineare che la pellicola non utilizza questi stratagemmi così forzati, costringendo lo spettatore ad aver troppa paura, senza però portare avanti una trama asettica. Anzi, questo è sicuramente un lato a suo favore, in quanto preferisce concentrarsi un po’ di più su una trama più coesa, piuttosto che su paure retoriche che ormai non spaventano quasi più.
Wolf Man
0
Lati positivi
- È presente l’inquietudine tipica del genere horror
- È d’impatto il modo in cui è stato rappresentato il processo per diventare un lupo mannaro
- Wolf man è un film piatto
- I personaggi sono poco approfonditi così come il loro rapporto
Lati negativi