Personaggi iconici: Bridget Jones, protagonista de Il diario di Bridget Jones
Ecco l'analisi di uno dei personaggi cult del cinema: Bridget Jones de Il diario di Bridget Jones
Bridget Jones è un altro personaggio femminile che andremo ad analizzare nella nostra rubrica sui personaggi cult del cinema. Bridget è infatti protagonista della “trilogia” comica e romantica de Il diario di Bridget Jones; amata da tutte le ragazze (e non solo) che almeno una volta nella vita si sono sentite un po’ goffe, inadeguate ed imperfette. A breve andremo quindi ad analizzare uno dei personaggi iconici del cinema, col volto di Renée Zellweger.
Bridget è uno dei ruoli più noti della bravissima attrice, che ha però dato prova del suo talento anche in Chicago e Ritorno a Cold Mountain, pellicola che l’ha portata ad accaparrarsi l’Oscar come migliore attrice non protagonista. La sbadata Bridget è senz’altro uno dei personaggi cult dell’attrice (e del cinema) per l’enorme successo ottenuto presso pubblico e critica (specialmente per quanto riguarda il primo capitolo); e specialmente perché si tratta di una personaggio vero nel quale molte donne e ragazze hanno potuto immedesimarsi.
Personaggi iconici: Bridget Jones deI Il diario di Bridget Jones
Vi avevamo già parlato di Bridget Jones nel nostro articolo relativo ai film sui buoni propositi da guardare ad inizio anno. Come suggerisce infatti il titolo stesso della pellicola, la storia ha inizio quando la protagonista sente l’esigenza di stilare una lista di buoni propositi e di scrivere un diario per mettere ordine nella propria vita. Ormai superato il temibile confine dei 30 anni, Bridget si rende conto di essere ad un punto di stallo della propria esistenza: per comprenderlo ed affrontarlo necessita di mettere le sue giornate nero su bianco.
Decisi di riprendere in mano la mia vita. E di cominciare un diario in cui scrivere tutta la verità su Bridget Jones.
I piccoli drammi quotidiani di Bridget, le sue insicurezze e grottesche figuracce vengono affrontati con realismo; facendo però leva sull’ironico carattere della protagonista, che rende ogni situazione buffa e divertente. Bridget Jones è dunque un personaggio cult in grado di farci ridere, essendo infatti al centro di universo comico in grado di intrattenere in maniera intelligente. Verrà in seguito analizzata la “trilogia” delle avventure e sventure di Bridget: Il diario di Bridget Jones (2001), Che pasticcio, Bridget Jones! (2004) e Bridget Jones’s Baby (2016).
Bridget Jones ne Il diario di Bridget Jones
Il diario di Bridget Jones, tratto dall’omonimo romanzo di Helen Fielding, ha per protagonista una sorta di Elizabeth Bennet dei giorni nostri. In maniera meno elegante, più goffa e senza alcun ballo o carrozza; si ricalcano a grandi linee le vicende di Orgoglio e pregiudizio. Bridget è infatti indecisa tra l’odioso ma sexy Daniel Cleaver (Hugh Grant), ed il misterioso e altezzoso Mark Darcy (Colin Firth); ricordando vagamente i dubbi di Elizabeth sul Signor Wickam e il Signor Darcy.
Sin dalle prime scelte, vengono chiaramente delineate le caratteristiche principali della personalità della donna: molto incline ad alcol, sigarette e figuracce, leggermente in sovrappeso. Saranno queste le ragioni per le quali Darcy dirà, poco dopo il loro incontro: Non aspiro a una zitella che fuma come un camino, beve come un pesce e si veste come sua madre! – frase che, udita da Bridget, la porterà appunto a riprendere in mano la propria vita iniziando un diario.
Il personaggio cult e il suo rapporto con gli uomini
Sin da subito i buoni propositi della donna vengono minacciati dal flirt via e-mail col suo capo, Daniel Cleaver, che rispecchia tutte le caratteristiche da evitare in un uomo, elencate da Bridget stessa nel diario. Ugualmente importante: trovare un ragazzo dolce e carino con cui uscire, evitando di provare attrazioni romantico-morbosa per nessuno dei seguenti soggetti: alcolizzati, maniaci del lavoro, fobici dei rapporti seri, guardoni, megalomani, impotenti sentimentali o pervertiti. E soprattutto non fantasticare su una particolare persona che incarna tutti questi aspetti.
La relazione con Daniel sembrava andare a gonfie vele, sino a quando non si scoprirà il tradimento di lui: in quel momento Bridget deciderà di cambiare lavoro e di umiliare l’uomo davanti a tutto l’ufficio; dando effettivamente una nuova svolta positiva alla sua vita. Nel mentre, il rapporto con Darcy è sempre più strano: lei, insofferente nei confronti dell’enigmatico avvocato, cambierà totalmente la sua opinione su di lui dopo la dichiarazione d’amore dello stesso nei suoi confronti.
Non penso affatto che tu sia un’idiota. Oddio, è vero che c’è qualche cosa di ridicolo in te, nei tuoi modi e tua madre è piuttosto imbarazzante. E devo ammettere che sei veramente pessima quando ti capita di parlare in pubblico, e tutto quello che ti passa per la testa lo fai uscire dalla bocca senza tener tanto conto delle conseguenze. Certo mi rendo conto che quando ti ho conosciuta al buffet di tacchino al curry di Capodanno sono stato imperdonabilmente scortese e avevo addosso quel maglione con la renna sopra… che mi aveva regalato mia madre il giorno prima. Ma il punto è… quello che cerco di dirti… in modo molto confuso… è che, in effetti, probabilmente, malgrado le apparenze… tu mi piaci. Da morire.
Bridget Jones ed il rapporto con se stessa
Il cambiamento di idee con Darcy porterà la donna a porsi molti interrogativi senza risposta. Il nuovo approccio con Darcy è molto più affettuoso e rispettoso rispetto a quello avuto con Daniel, e questo rappresenta come Bridget capisca che la cosa più importante sia il rispetto per se stessa, esattamente “così com’è”; senza bisogno di sembrare più magra, più bella o più intelligente o interessata a “quello che capita in Cecenia”.
Dopo il “duello” tra Daniel e Darcy, Bridget rimarrà sconcertata dal comportamento dei due uomini: non ha intenzione di stare con un uomo che sembra così dolce e gentile ma in grado di fare cose orrende (riferendosi alle menzogne raccontatele da Daniel su Darcy); ma nemmeno di stare con un uomo che non è in grado di darle il meglio che lei possa meritare. Solo alla fine del film emergerà con chiarezza quale dei due uomini sia effettivamente la persona giusta per lei, nonostante le diversità, e combattendo l’orgoglio ed il pregiudizio iniziali: Mark Darcy.
C’è solo una cosa che voglio dirti. Ehm… tu una volta hai detto che io ti piaccio così come sono e io voglio solo… voglio solo dirti che è lo stesso per me, cioè ti metti cose stupide che ti compra tua madre e la cravatta di stasera ne è un classico esempio, hai la puzza sotto al naso e dici sempre la cosa sbagliata nel momento sbagliato e penso seriamente che dovresti riconsiderare la lunghezza delle tue basette. Però, sei un uomo per bene e… mi piaci da morire.
Bridget Jones in Che pasticcio, Bridget Jones!
Ci soffermeremo brevemente sul secondo capitolo della trilogia in quanto ricalca, seppur diversamente, le stesse conclusioni del primo film. La pellicola del 2004 inizia infatti con la relazione perfetta tra Bridget e Darcy, minacciata solo dalle grandi differenze caratteriali dei due protagonisti. Darcy è infatti un avvocato brillante, elegante e raffinato; mentre Bridget è una giornalista distratta, goffa, che dice sempre la cosa sbagliata nel momento sbagliato.
Quando i due si lasceranno, Bridget riuscirà comunque ad evitare – proprio all’ultimo momento – una ricaduta nei confronti di Daniel; ma non riuscirà ad evitare una figuraccia clamorosa a causa di un’incomprensione aeroportuale in Thailandia per la quale verrà arrestata per possesso di droga. Poi gli eventi sono simili al primo film: Daniel la ignora, Mark le copre le spalle, i due si picchiano, Bridget sceglie l’uomo giusto (Darcy) e ben poco cambia dalla conclusione da Il diario di Bridget Jones. Anzi, nel finale Darcy chiede finalmente a Bridget di sposarlo.
Bridget Jones in Bridget Jones’s Baby
Con ben 12 anni di ritardo, nel 2016 viene presentato il terzo capitolo della saga. Essendo il film precedente terminato con una proposta di matrimonio, è con grande sorpresa che la pellicola in questione abbia inizio con un funerale (quello di Daniel, presunto morto per un incidente areo) al quale partecipano una Bridget 43enne single e un Mark sposato con un’altra donna.
Con la scusa di celebrare la propria vita da single, completamente diversa da quella dei suoi compagni di sventura (tutti sposati/fidanzati/con figli), andando ad un music festival. Qui incontrerà un affascinante uomo americano (Patrick Dempsey) – che in seguito si scoprirà essere il miliardario Jack Qwant, inventore di un algoritmo per siti di incontri -, col quale avrà un rapporto sessuale. Pochi giorni dopo, al battesimo del figlio di Jude, Bridget avrà occasione di incontrare Mark e di parlare con lui: dopo aver saputo che lui e la moglie stanno in realtà divorziando, finiscono a letto insieme.
Poco dopo, la vita di Bridget non sarà più tanto in solitudine: scoprirà di essere incinta, ma di chi? Seppur inizialmente i due uomini non sapessero di non essere l’unico padre in lizza per il figlio di Bridget, decidono infine di collaborare ed aiutare la donna con la gravidanza. In tal caso, Bridget non è indecisa tra un uomo manipolatore e crudele ed uno buono e gentile: sia Jack che Darcy sono candidati ideali per crescere un bambino e per scrivere l’happy ending mai effettivamente raggiunto. Alla fine, Bridget deciderà di seguire il suo cuore indipendentemente da quale sia il padre del bambino: Darcy sarà la sua scelta finale, che si rivelerà poi essere anche l’effettivo padre.
Perché Bridget Jones è uno dei personaggi cult del cinema?
Dopo aver analizzato il primo film ed esserci soffermati brevemente su quelli successivi, si può dire con certezza che Bridget sia uno dei personaggi iconici del cinema perché è un tipo di donna che difficilmente, fino ad allora, si era vista sul grande schermo. È iconica perché nel suo pigiamone rosso, nella sua relazione con “ciocco” e “lato” e nella sua goffaggine si sono riconosciute tantissime donne imperfette che, non per questo, dovrebbero sentirsi meno speciali.
Inoltre, Bridget è sempre stata fedele a se stessa: non si è sentita in dovere di cambiare radicalmente per compiacere gli uomini con cui si frequentava, perché ha imparato che sia loro che lei stessa devono amarla “esattamente così com’è”. Alla fine Bridget Jones ha avuto il lieto fine sul quale mai nessuno avrebbe mai scommesso, e non “nonostante” i suoi difetti ed incertezze, ma specialmente “grazie” ad essi. Bridget è IL personaggio cult di tutte le commedie romantiche rosa.