Game of Thrones 8×03: disastro o capolavoro?
Analizziamo gli aspetti più importanti della terza puntata dell’ultima stagione, con uno sguardo al futuro
Game of Thrones 8×03. Il Trono di Spade è, al di là di tutto, la serie più seguita e discussa di sempre. A partire dal 17 aprile 2011 le pagine del geniale George R. R. Martin hanno avuto, con una delle operazioni transmediali più riuscite di sempre, un corrispettivo audiovideo destinato a diventare leggenda. Ne è una dimostrazione l’incredibile numero di citazioni e omaggi di cui le avventure trasmesse dalla HBO sono protagoniste. Addirittura la politica è entrata nel meccanismo, come attestano i volantini elettorali di Emma Bonino o Giorgia Meloni.
Insomma, Il Trono di Spade è una vera e propria ossessione per molti, anche per chi non ha mai visto nemmeno mezza puntata. Questo perché, come tutti i fenomeni culturali, anche chi non ne è dentro ne viene comunque investito, data la potenza comunicativa che riesce a infondere. Game of Thrones non è infatti solo una saga letteraria divenuta poi TV Show. È qualcosa di più. È politica, strategia, sociologia, follia, cattiveria, tradimento, amore, amicizia, fratellanza. Permette di riflettere sull’importanza della vita, delle scelte e del coraggio.
In questo articolo cerchiamo di analizzare brevemente la terza puntata dell’ottava stagione, ponendo l’attenzione sui punti chiave e sulle scelte adottate. In conclusione una riflessione sulla prossima puntata, la terzultima dell’intera serie.
ATTENZIONE: L’ARTICOLO CONTIENE DIVERSI SPOILER
Indice:
- Game of Thrones 8×03: le parole del regista
- Game of Thrones 8×03: la profezia di Melisandre
- Game of Thrones 8×03: la fotografia
- Game of Thrones 8×03: Spettro e Bran
- Game of Thrones 8×03: le cronache del Ghiaccio e del Fuoco
Game of Thrones 8×03: le parole del regista
In circa novanta minuti questo vero e proprio lungometraggio prestato a puntata racconta una battaglia da alcuni considerata epica, da altri una vera e propria delusione. I pareri sono diversi e contrastanti, come è normale per una produzione titanica come questa. Ciò che sembra mettere tutti d’accordo, però, è una forte emozione suscitata dalla visione, che sia essa positiva o negativa. E già anche solo in virtù di questo fatto, il risultato non può certamente essere considerato indifferente o fallimentare.
La battaglia contro gli estranei è, senza dubbio alcuno, una delle pagine più importanti nella storia delle serie TV. Per alcuni, in un paragone azzardato e insuperabile, può essere comparata a quella del Fosso di Helm, del kolossal Il Signore degli Anelli. Ma, senza scomodare Tolkien o Peter Jackson, si può certamente dire che il livello è altissimo. Il regista Miguel Sapochnik, lo stesso della Battaglia dei Bastardi, ha parlato di un horror vero e proprio. Un survival horror in cui:
[…] c’è suspense, horror, dramma e non ci limitiamo semplicemente a passare da un’uccisione all’altra perché in quel caso tutti sarebbero desensibilizzati e non avrebbe alcun significato.
Dalle parole di Sapochnik si intuisce il filo rosso della puntata. Infatti, se la si guarda con attenzione, ci si rende subito conto di alcuni particolari importanti che sembrano andare in quella direzione. Prima di tutto l’aspetto sonoro. Per i primi dieci minuti circa non si ode alcuna voce, nessuna musica. L’unica fonte sonora sono i preparativi per la battaglia, in cui i vari eserciti si dispongono sul terreno di Grande Inverno, pronti a difendere le mura della fortezza. Il livello di concentrazione è altissimo: tutti sono tesi, preparati a combattere e a morire. C’è anche chi scende nelle cripte, anch’esse fonte di discussione.
Game of Thrones 8×03: la profezia di Melisandre
A rompere gli equilibri e a rappresentare il primo colpo di scena è l’arrivo in battaglia di Melisandre, che nelle scorse stagioni ha rappresentato l’ago della bilancia per diversi personaggi, in particolare Stannis Baratheon e sua figlia Shireen. La Donna Rossa, in tutta la sua fittizia bellezza, irrompe sui prati ghiacciati di Winterfell, accendendo con le sue preghiere al Signore della Luce le armi di alcuni soldati. La presenza della sacerdotessa ha scatenato diverse teorie, facendo tornare alla mente anche alcune profezie passate. Molti, infatti si chiedono perché la donna abbia riportato in vita Jon Snow, con lo scopo di uccidere il Re della Notte, se poi il compito sia passato nelle mani della sorella Arya.
Ma, anche in questo caso, un’altra profezia giustifica la scelta ricaduta sulla ragazza. In un incontro avvenuto tra le due donne, risalente alla terza stagione, Melisandre afferma che Arya abbia “dell’oscurità” in lei. Ma, soprattutto, sono queste parole, ripetute anche durante questa puntata, a far scattare il campanello d’allarme: “occhi marroni, occhi blu, occhi verdi che mi guardano. Occhi che tu farai chiudere per sempre”.
Se ad alcuni sembra un pretesto un po’ debole per far ricadere la gloria su di lei, in virtù del fatto che sarebbe dovuto essere Jon a uccidere il Re della notte, le parole della sacerdotessa assumono in realtà un senso ben preciso. Arya ha infatti ucciso diversi personaggi, dalla colorazione degli occhi differente. Il Re della Notte sarebbe solo quindi l’ennesimo, nonostante la sua importanza sia superiore rispetto agli altri. Ma è importante ricordare un dettaglio da non sottovalutare: Arya Stark ha una lista della vendetta da completare. Tra questi nomi vi è anche quello di Cercei Lannister. Che Melisandre abbia inserito anche lei nella profezia?
Game of Thrones 8×03: la fotografia
Una delle lamentele più comuni legata alla puntata è stata quella del troppo buio. A detta di molti, “non si vedeva niente”. Un difetto di produzione o una scelta mirata? Più la seconda, stando alle parole di Fabian Wagner, il direttore della fotografia:
Il Trono di Spade è sempre stata una serie molto dark e cinematografica. Abbiamo provato a dare agli spettatori e ai fan un episodio cool da vedere. Io so che non è troppo buio perché l’ho girato io […] Abbiamo visto così tante scene di battaglia nel corso degli anni, e per rendere questa veramente d’impatto, dovevamo trovare una maniera unica di mostrare la storia. Un altro aspetto sarebbe stato sbagliato. Tutto ciò che volevamo che la gente vedesse è lì. Personalmente non sento la necessità di vedere sempre tutto ciò che sta succedendo, perché è più importante l’impatto emotivo.
Insomma: il buio, a detta di molti eccessivo, è in realtà frutto di una scelta stilistica mirata. La confusione generata dal vedo/non vedo, dalla bufera di neve e ghiaccio scatenata dal Re della Notte, dal buio quasi totale prima, durante e dopo la battaglia è voluta. Lo scopo è solo uno: focalizzare l’attenzione sui personaggi ben visibili: Arya, Jaime, Brienne, Sam, Jon, Daenerys, Il Mastino. Tutti loro sono perfettamente riconoscibili, a differenza di altri che fanno invece ‘solamente’ parte delle fila dei soldati.
Alcuni cadono, per dare l’impressione che a morire sia ‘un pezzo grosso’, per generare nello spettatore la stessa confusione che subiscono i protagonisti. Un’immersione totale nella battaglia. Il direttore, inoltre, specifica che la puntata vada vista al buio, essendo concepita come uno show cinematografico, e che anche la scelta del dispositivo è importante. Un tablet, un cellulare o un monitor poco adatti alla trasmissione del contenuto non sono certamente d’aiuto alla visione.
Game of Thrones 8×03: Spettro e Bran
Silenzi carichi di tensione, il terrore negli occhi dei guerrieri, il coraggio di molti e il sacrificio di, a detta di alcuni, troppo pochi (per esempio della piccola Lyanna Mormont) sono tutti elementi messi su schermo in maniera egregia. I dettagli, inoltre, di certo non mancano. Vediamo per esempio Spettro, il lupo di Jon, partecipare alla battaglia, per poi sparire. Poco dopo, lo stesso Jon, in sella a un drago, si rivolge verso qualcuno o qualcosa di ignoto, urlando “Go! Go!”, cioè “vai”. Sembra che rivolga queste parole a sua sorella (in realtà cugina) Arya, in un tentativo di distrarre l’armata dei morti per permettere alla ragazza di raggiungere indisturbata il Re della Notte per poi sferrargli la pugnalata finale.
Un altro dettaglio degno di nota è lo strano comportamento di Bran. Secondo alcune teorie il più piccolo degli Stark sarebbe il Re della Notte. E in effetti i due sembrano essere connessi. Quando Bran si trasforma nel Corvo a tre occhi, il Night King pare in qualche modo accorgersene. Le loro azioni sono quasi legate, come una risposta o una conseguenza. Inoltre il non-morto sa esattamente dove si trovi il ragazzo, andando verso di lui con passo sicuro. E Bran ne è consapevole, vedendolo arrivare prima attraverso i corvi e poi con i suoi occhi.
Ma, come sappiamo, il Re della Notte viene ucciso da sua sorella Arya, proprio nel momento in cui stava per prendere il suo scettro e toglierli la vita. Questa teoria sembra quindi inesatta, ma mai nulla si può dare per scontato.
Game of Thrones 8×03: le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco
Dopo circa otto stagioni ecco che finalmente arrivano le vere Cronache del ghiaccio e del fuoco. La battaglia eterna tra tenebre e luce è in conclusione posta in atto. Spire di ghiaccio, fiamme, spade infuocate, draghi. Il gelo è il protagonista assoluto, diventa quasi palpabile con mano. Per circa novanta minuti questo dualismo diventa il vero tema della puntata. Il titolo della saga letteraria divenuta poi serie viene onorato pienamente. A partire dai draghi, che si combatto tra loro con fiamme e fuoco di ghiaccio, per passare poi alle vampate scatenate più volte da Melisandre.
Ma, ora che il Re della Notte sembra essere stato sconfitto, l’azione passa direttamente al trono. Il trailer della prossima puntata mostra Cercei, la quale ha del tutto ignorato la battaglia per continuare a tramare contro la Madre dei draghi.
Va ricordato che, nelle tre puntate che seguiranno, dovranno essere risolte diverse questioni ancora aperte: la lista di Arya, la scelta di Bronn, il confronto tra Sansa e Daenerys. Inoltre, con la morte di Theon, Yara sembra essere rimasta sola, in balia di suo zio Euron. Come dimenticare poi la scoperta di Jon, che rivoluziona la legittima ascendenza dei Targaryen al Trono di Spade. Insomma, le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco sono ancora lontane dal concludersi, ma considerato l’altissimo livello di questa stagione e di tutta la serie, si può solo aspettare con ansia e sperare.
Vi lasciamo con il trailer della prossima puntata!