Love, Victor 2: recensione della seconda stagione della serie su Disney+
Un ciclo di nuovi episodi della serie tv spin-off di Tuo, Simon arriva sul canale Star di Disney+
Dopo un ottimo esordio negli USA lo scorso anno e l’arrivo in Italia sul canale Star di Disney+ , la serie tv spin-off di Tuo, Simon ritorna con una seconda stagione. Sarà riuscita a ripagare le alte aspettative dei fan? La risposta è sì; vediamo perché in questa recensione di Love, Victor 2. La prima stagione della serie si concludeva con un enorme cliffhanger: dopo che Benji gli aveva dichiarato i suoi sentimenti, Victor aveva rivelato alla sua famiglia di essere gay. In questi nuovi episodi dunque il protagonista deve affrontare le conseguenze di questa rivelazione, non solo in famiglia ma anche a scuola. Con grande sorpresa questa seconda stagione è molto più matura della prima, proprio come il suo protagonista, sempre più orientato verso una crescita personale, sentimentale e anche sessuale.
Continuando a mantenere un target di riferimento più ampio e famigliare, questa seconda stagione presenta in dose minore buoni sentimenti ed edulcorazioni. Inoltre non manca di trattare con il giusto tatto temi importanti come il confronto generazionale o il primo approccio al sesso. Potendo ancora contare su un giovane cast di talento, Love, Victor prosegue il suo percorso narrativo verso territori sempre più alti, evolvendo e maturando in modo sorprendente. Qualche difetto è presente ed è concentrato soprattutto negli ultimi episodi; fortunatamente siamo però lontani da risultati deludenti. Love, Victor 2 è disponibile con un episodio a settimana sul canale Star di Disney+. Di seguito il nostro giudizio completo su questa seconda stagione.
Indice
Dopo il coming out – Love, Victor 2 la recensione
Love, Victor 2 riprende esattamente da dove si era interrotta la prima stagione: Victor ha appena fatto coming out con la sua famiglia. Le reazioni a questo annuncio sono molteplici: sua sorella Pilar accoglie la notizia senza problemi, così come suo padre apparentemente; sua madre Isabel invece fatica ad accettare questa scoperta, provocando così una frattura tra lei e il figlio. Diverse settimane dopo Victor continua a vivere felice la sua storia d’amore con Benji, con cui ha trascorso una bellissima estate, vivendo in una perfetta bolla estiva. Tenutosi il più alla larga possibile dai problemi familiari, il ragazzo ha stretto ancora di più con il suo migliore amico Felix, il quale è riuscito a conquistare il cuore di Lake. Il meraviglioso periodo estivo sta però finendo e Victor si sta preparando ad affrontare il ritorno a scuola e a mostrarsi a tutti per com’è davvero.
Anche a scuola il coming out non si rivela così semplice. I compagni di squadra di basket non vogliono che Victor si cambi con loro negli spogliatoi; i membri della band di Benji invece credono che sia ancora troppo etero. Confrontandosi con Simon e con Benji, Victor comprende sempre di più che la sua situazione è molto complicata e che l’aver rivelato il suo vero io non ha risolto tutti i suoi dubbi e incertezze. Il complicato rapporto con sua madre inoltre inizierà a minare anche l’idillio amoroso con Benji. Victor dovrà affrontare tutta una serie di ostacoli per farsi accettare così com’è e non sentirsi rifiutato anche dalla sua stessa famiglia.
Una stagione più matura
Il grande pregio di Love, Victor 2 è senz’altro il superamento di un primo ciclo di episodi sicuramente ben fatti, ma molto prudenti. La seconda stagione infatti spinge l’acceleratore (senza eccessi) in direzione di discorsi più maturi. In questo modo emerge chiaramente che Victor sta entrando in territori mai esplorati ed è pronto a maturare, vivendo alla luce del sole com’è lui davvero. La serie dunque affronta tutte le tematiche collegate a questo nuovo capitolo del suo protagonista, a partire dalle reazioni di amici e parenti al coming out. Victor si trova spaesato e confuso di fronte ai diversi atteggiamenti dei suoi affetti: ad esempio il padre, che potrebbe essere il prototipo del macho latino, si dimostra più aperto rispetto alla madre, fermamente legata a ciò che le è stato insegnato da giovane.
Tra i suoi coetanei invece c’è chi lo allontana, come i suoi compagni di squadra, e chi non lo ritiene abbastanza gay, come gli amici di Benji. Love, Victor dunque mostra in modo chiaro come il coming out sia ancora un’esperienza difficile da affrontare ai giorni nostri, anche in ambienti apparentemente più aperti. La storia di Victor quindi è decisamente più interessante di quella del suo predecessore Simon; dall’ambiente dei “bianchi liberali” si passa a uno più variegato, dove l’incrocio di etnie, culture e religioni rende più realistica la narrazione principale. La maturità di questa seconda stagione si trova anche nel mostrare il primo approccio del protagonista al sesso. Nei limiti del teen drama per un vasto pubblico, l’argomento è trattato in maniera impeccabile e realistica. L’incertezza di Victor alla sua prima esperienza sessuale, e in più gay, appare genuina e permette a molti giovani di identificarsi in quelle sensazioni.
Pregi e qualche difetto – Love, Victor 2 la recensione
Nei pregi di questa seconda stagione rientra anche il ritratto del confronto generazionale. Questa tematica, già presente nella prima stagione, è approfondita ancora di più, in particolare in relazione al coming out. Come già accennato, le reazioni di Armando e Isabel, i genitori di Victor, sono diametralmente opposte e anche sorprendenti. A soffrire di più infatti per questa scoperta è Isabel, la quale deve compiere un vero e proprio percorso di crescita per accettare il vero Victor. La serie tv dunque non rappresenta superficialmente la reazione di Isabel, dipingendo il personaggio come un’antagonista bidimensionale alla storia d’amore di Victor e Benji. Offre invece un vero e proprio percorso di maturazione, in cui la donna, cresciuta dai suoi genitori con regole bigotte e retrograde, riuscirà a liberarsi di tali dettami e ad amare finalmente suo figlio per come è realmente.
Nel percorso evolutivo di Love, Victor sono visibili però alcuni difetti che, fortunatamente, non inficiano di molto il risultato finale. Nonostante alcuni passi da gigante rispetto alla prima stagione, si percepisce nella serie la mancanza di un’ulteriore spinta che potrebbe fornire ancora più carattere. L’intenzione di mantenersi nei canoni di un classico teen drama e di rivolgersi a un target molto ampio, e non completamente adulto, è simile a una zavorra che trattiene Love, Victor da una completa evoluzione. Si percepisce inoltre del politically correct nella scelta di inserire nella trama il personaggio di Rahim. Amico di Pilar, è anche lui gay ma ha paura di fare coming out, a causa della sua famiglia, iraniana e molto devota alla religione musulmana. Inserirlo nella trama appare perlopiù una scelta forzata per dover necessariamente far sentire rappresentate più persone possibili. Se non altro Rahim porta con sé nuove dinamiche narrative.
Considerazioni finali
Fortunatamente questa seconda stagione di Love, Victor può continuare a contare sul talento del suo giovane cast. Michael Cimino si conferma perfetto nel rappresentare il protagonista e tutto il suo bagaglio emotivo, risultando sempre naturale nella sua performance. Anche George Sear, nel ruolo dell’affascinante Benji, dimostra buone capacità recitative, portando lo spettatore ad andare oltre il suo aspetto fisico e a entrare nella psicologia del personaggio. Cimino e Sear, insieme a interpreti già conosciuti come Anthony Turpel (Felix) e Bebe Wood (Lake) o alle new entry Anthony Keyvan e Ava Capri, offrono quindi performance in cui si percepisce l’intenzione di indurre lo spettatore a una piena identificazione.
In conclusione di questa recensione di Love, Victor 2 si può dunque parlare di un risultato finale che ha superato tutte le aspettative. La seconda stagione è sempre un po’ un giro di boa per le serie tv, ma Love, Victor è riuscita a sorprendere i fan con una stagione più matura. Degne di nota sono senz’altro le interessanti tematiche affrontate e gli ottimi passi in avanti fatti ad esempio con la rappresentazione del sesso. Da notare inoltre la buona soundtrack, in cui figura anche una bellissima versione di Time After Time cantata da Sam Smith. Love, Victor 2 si conclude con un grande cliffhanger simile a quello della prima stagione, che non mancherà di tenere sulle spine gli spettatori. Ci si aspetta dunque per il prossimo anno una terza stagione, con la speranza di assistere a un’ulteriore maturazione ed evoluzione positiva dello show.
Love, Victor 2
Voto - 7.5
7.5
Lati positivi
- Una seconda stagione più matura nella trattazione di temi e nella rappresentazione del sesso
- In modo semplice ma efficace la serie tratta ogni aspetto relativo al coming out
- Il talento del giovane cast
Lati negativi
- Il target di riferimento e la confezione da teen drama per tutti trattiene un po' la serie dallo spingersi oltre in alcuni campi
- Si percepisce un po' di politically correct nella scelta di inserire il personaggio di Rahim