Stranger Things 2: promossi & bocciati nella seconda stagione
STRANGER THINGS 2: I BOCCIATI
– Nancy & Jonathan: i due hanno finalmente bombato, per la felicità dei fan che tanto lo desideravano. Peccato che il grande passo non sia preceduto da una concreta evoluzione nella relazione; ma soprattutto per come avvenga, nel mezzo di un’atmosfera superficial-teen con tanto di buon pontificato dal detective macchietta. Per il resto i due sono pressoché inutili; Jonathan (Charlie Heaton) avrebbe anche potuto non esserci, considerando il peso narrativo che ha nel corso della stagione; nota di merito per Nancy (Natalia Dyer) che nel finale risolleva Dustin.
– Billy: qualcuno ha forse capito l’utilità di questo personaggio? Tra spacconate e sonore sberle del padre, lo si ricorda più per la tensione sessuale con la madre di Mike che non per altro. Finisce steso, narcotizzato dalla sorellina Max, che gli strappa pure la promessa di non comportarsi più male. Idiota patentato.
STRANGER THINGS 2: I RIMANDATI
– Mike & Undici: dopo una prima stagione da assoluti protagonisti, i due tirano un po’ il fiato (più Mike che Undici, o Eleven, che dir si voglia).
Mike (Finn Wolfhard) è perennemente distratto dalla mancanza dell’amata, cosa che lo porta a rifiutare Max come nuovo componente del gruppo. Ma in generale resta volutamente indietro rispetto agli altri.
Discorso diverso per Undici (Millie Bobby Brown): il tempo che le viene dedicato è abbondante, peccato che venga sprecato tra piagnistei nei confronti del buon Jim Hopper, fanservice discutibilissimo (come quando, per invidia, fa cadere Max) e una ricerca di sé stessa forse troppo affrettata in alcuni frangenti (l’incontro con la madre), troppo lenta in altri (i punkabbestia di Kali). Prendersi più tempo lasciando gli altri cavarsela da soli per questa stagione? Forse una scelta migliore per il personaggio, forse scelta troppo arguta per lo show.
– Max & Lucas: il tentativo di risollevare Lucas (Caleb McLaughlin) dall’anonimato affiancandogli la nuova componente femminile del gruppo, Max (Sadie Sink); scelta prevedibile ma saggia. Peccato non venga sfruttata al massimo. Ci si ricorda di ben pochi momenti veramente riusciti (come il dialogo in notturna sul bus). L’alchimia stenta a decollare, la conclusione sembra affrettata. Possono e devono dare di più.
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