The Walking Dead: recap 8×11 – Spoiler alert!
Continua l’ottava stagione di The Walking Dead con l’undicesima puntata. Un episodio che non convince appieno secondo il nostro giudizio, in quanto sembra essersi ripristinato il caos delle prime puntate. The Walking Dead sta registrando un flop dopo l’altro e con questo episodio piatto e con poca adrenalina sembra confermare il pessimo andamento della serie. L’ultima puntata (qui la recap) aveva promesso bene, pareva che l’ottava stagione si fosse ripresa, ma non sembra essere proprio cosi. C’è confusione ed in certe scene anche un no sense e nessun nesso logico. Ma vediamo nel dettaglio cos’è successo nell’undicesima puntata di The Walking Dead.
The Walking Dead: recap 8×11 – Spoiler alert!
Dove eravamo rimasti?
Nell’ultima puntata abbiamo lasciato Rick e Michonne in preda alla disperazione per la morte di Carl. Rick non ha ancora metabolizzato la morte del figlio e cerca in tutti i modi di sfogarsi contro qualcuno per sopperire alla sofferenza. Infatti se la prende con Jadis che è rimasta sola dopo che Simon le uccide tutto il gruppo. Mentre Rick cerca di rialzarsi, Michonne trova le lettere che Carl ha lasciato al gruppo, tra cui una per Negan. Rick parla e si sfoga con il capo dei Salvatori sulla scomparsa del figlio in un lungo e intenso dialogo. Tutto ciò succede mentre Aaron e Enid sono ad Oceanside che tentano di creare accordi con la comunità.
** Se non avete ancora visto la puntata, fermatevi qua **
Morti o vivi o…
Il gruppo di Alexandria sta fuggendo dalle fognature, per andare verso Hilltop. I sopravvissuti guidati da Daryl, Tara e Rosita sono allo sbaraglio, non hanno una guida e non si fidano uno dell’altro. In particolare Tara mette diverse volte in dubbio la lealtà di Dwight. Sono divisi senza la guida solida di Rick, faticano ad andare avanti ed a prendere decisioni ferme. Discutono su tutto, anche sulla strada da prendere per raggiungere Hilltop.
Il più deciso e determinato del gruppo paradossalmente è Dwight che vuole a tutti i costi uccidere Negan e lo dimostra più di una volta sia a parole che a gesti. Infatti quando una pattuglia di Salvatori sta per trovarli, Dwight li ferma e salva i suoi nuovi compagni sotto l’incredulità di molti. Anche Daryl, uno dei personaggi più apprezzati dal pubblico, sembra cambiato. Pare stremato e stanco, ha perso quella sua grinta e tenacia che lo avevano reso un personaggio di alto livello.
Anche padre Gabriel e il dottor Carson sono fuggiti dal Santuario, grazie a Eugene, e si dirigono a Hilltop. I due sembrano persi, fin quando non giungono ad una casa abbandonata. All’interno vi trovano casualmente dei medicinali e le chiavi di una macchina. Tutto questo è reso come se fosse dovuto ad un intervento divino. E’ lo stesso padre Gabriel che più volte sottolinea il fatto che è Dio a mandare loro aiuti. Anche quando il dottor Carson sta per essere morso da uno zombie, padre Gabriel reso quasi cieco, riesce nel caos a trovare una pistola e ad uccidere il vagante, letteralmente ad occhi chiusi.
Una scena che ha dir poco dell’assurdo. In un contesto, nel quale si trovano i diversi personaggi, la fortuna, (o divina provvidenza) nel trovare per caso, prima la casa, poi gli antibiotici e poi le chiavi della macchina, sembra finta, poco credibile e forzata. Fin quando i due non vengono catturati da un gruppo di Salvatori e il dottor Carson rimane ucciso. Allora ne deriva che di fronte ad un’apocalisse zombie ed a tutto ciò che ne consegue, anche l’intervento divino è inutile.
Negan
Mentre i diversi gruppi tornano insieme, più divisi che mai, Negan progetta il piano per attaccare Hilltop. Lo vediamo discutere con Eugene, che pare vacillare difronte al capo. Quest ultimo però gli ordina di recarsi in un avamposto e fabbricare proiettili per il loro arsenale. Eugene accetta senza indugiare, in quanto la codardia e la vigliaccheria sembrano ormai prevalere nel suo animo. Anche quando padre Gabriel viene portato nell’avamposto e messo a fabbricare proiettili, Eugene teme che egli abbia parlato e raccontato a Negan chi ha fatto scappare lui e il dottore dal Santuario. Non gli interessa chi muore e chi vive, se è suo amico o nemico, l’importante è che lui deve vivere.
Negan infine sembra essere tornato quello di un tempo: spietato e crudele. Infatti lo vediamo architettare un piano d’attacco: sporcare armi e oggetti appuntiti con sangue ed interiora di zombie. In questo modo appena l’arma toccherà il corpo umano, la persona in questione verrà infettata dal virus dei vaganti e condannata a morte. Un piano che solo la mente diabolica di Negan avrebbe saputo costruire, ma che metterà in seria difficoltà tutti i componenti delle comunità. Speriamo che la battaglia finale tanto attesa, giunga al più presto in modo da risollevare il tono della serie e regalare ad ogni personaggio la giustizia che si merita.