The Walking Dead: recap 8×16 – Spoiler alert!
Una recap dell'ultima puntata dell'ottava stagione di The Walking Dead! Attenzione agli spoiler!
Con la sedicesima puntata si chiude l’ottava stagione di The Walking Dead. Una stagione fatta di momenti adrenalinici e di altri piatti. Una stagione fatta di scene banali e prevedibili, sparatorie fin troppo inutili e la perdita di vista dei nostri personaggi preferiti. Un altalenarsi di alti e bassi che ci ha condotto verso un finale speranzoso, sia per le sorti dei personaggi che per la serie intera. Un nuovo inizio per qualcosa di più grande, un qualcosa che sicuramente vedremo nella confermata nona stagione. Durante l’ultimo episodio si tirano le sorti del conflitto tra Negan e Rick durato ben due stagioni intere, per ricominciare a pensare alla sopravvivenza ed ad una nuova vita. Di seguito una recap dell’ultima puntata di The Walking Dead.
The Walking Dead: recap 8×16 – Spoiler alert!
Dove eravamo rimasti?
Rick finalmente trova il coraggio di leggere la lettera lasciatagli dal figlio Carl. Nel mentre Aaron sta rischiando il tutto per tutto ad Oceanside, è allo stremo delle forze ma cerca in qualche modo di convincere la comunità a parteggiare per la loro causa. Rosita e Daryl intanto rapiscono Eugene, ma nel tragitto per ricondurlo a Hilltop scappa e ritorna nell’avamposto in cui sta fabbricando proiettili per ordine di Negan. È sempre più devoto al capo dei Salvatori dimenticandosi chi è davvero. Negan tornato al Santuario, perdona Simon per aver ucciso tutta la comunità di Jadis e riprende subito il comando. Ma Simon assieme a Dwight hanno progettato un ammutinamento, e Negan con l’aiuto di quest’ultimo lo viene a sapere ed uccide il compagno. Anche Dwight però ha vita corta, infatti Negan scopre il suo doppio gioco e che più di una volta l’ha tradito. (Qui la recap)
Ira
L’ultima puntata inizia con un ricordo lontano. Rick tiene per mano il piccolo Carl, mentre ricorda con dolore il padre che era stato per il figlio: una guida verso il futuro, verso la vita. Si rende conto che quella persona, il vice sceriffo che era all’inizio della serie non c’è più, c’è un’altra persona piena di rabbia e voglia di vendetta, capace di tutto, anche di uccidere. Rick vuole ritrovarsi, lo vuole per Carl e per le persone che ha perso, vuole giustizia e rivuole quella vita.
La scena cambia e vediamo i diversi gruppi prepararsi per lo scontro. Hilltop si dirige verso gli avanposti segnati nella mappa che Gregory ha portato al gruppo. Mentre Negan rivela ai suoi compagni che quella mappa è in realtà una trappola. Nei punti segnati troveranno alcuni Salvatori, ma non Negan e per questo saranno costretti ad uscire allo scoperto. Si dirigono verso una radura, luogo in cui Negan tende loro un’imboscata. Vediamo i due gruppi finalmente faccia a faccia, pronti a fare fuoco. Ma qualcosa all’improvviso va storto. Le armi ed i proiettili fabbricati da Eugene s’inceppano e uccidono i Salvatori che le impugnano. Poi i membri fedeli al defunto Simon si ribellano e si arrendono a Rick. Rimangono ora solo i due capi: Negan e Rick.
La misericordia di Rick
Lo scontro che aspettavamo da due stagioni è arrivato. È una lotta non solo fisica ma anche mentale che va a definire e pesare l’umanità che è rimasta nell’animo, ormai corroso dall’odio, dei due uomini. Tutto l’episodio si concentra su questo momento, tralasciando i personaggi più secondari per correre verso il duello di Rick e Negan. I due hanno dato vita ad un corpo a corpo che ha tenuto in piedi la serie per due intere stagioni e conclusosi in un modo che nessuno si aspettava.
L’ultimo scontro è più umano del previsto, nei loro animi intrisi di ira si fa strada la misericordia e la pietà. Rick ha la possibilità di uccidere Negan, ma lo fersice soltanto. Rick invoca le parole del figlio Carl, invoca il suo sogno: un nuovo mondo, costruito tutti insieme. Negan cede, si inginocchia, stanco e con le lacrime agli occhi. È allora che Rick lo ferisce, si gira verso i suoi compagni e spiega loro che se Negan può cambiare e provare misericordia, allora anche tutti loro possono farlo.
Le comunità si uniscono sotto la guida Rick. Tutti sembrano uniti e collaborano per raggiungere lo stesso obiettivo: una nuova comunità. Morgan conduce Jadis nel gruppo, e rimane da solo nella discarica, speranzoso di ritrovare la ragione e uno scopo per vivere. Daryl libera Dwight, lo lascia libero di cercare la moglie minacciandolo però di non tornare più. Ed infine anche Oceanside finalmente esce allo scoperto e si unisce a loro. Assistiamo ad un evento che aspettavamo da tanto, un momento pieno di speranza e pace, che condurrà sicuramente ad un futuro sereno e calmo. Ma alcuni componenti del gruppo non la prendono bene. Meggie, vedova a causa di Negan, è disperata e nella scena finale, la si vede architettare un piano assieme a Jesus e Daryl per ucciderlo. Negan sarà davvero cambiato? Rick? Meggie riuscirà nel suo scopo? Interrogativi che dovrebbero e dovranno assolutamente essere risolti nella nona stagione.
La morte di Carl non è stata vana
Questa era la volontà di Carl. Riuscire a convertire Negan a far riemergere la sua umanità, renderlo di nuovo un uomo.Tutto il finale di stagione si erge sulla morte e le ultime volontà di Carl. Tutta la seconda parte della stagione è in sua memoria. Rick dimostra che la sua morte non è stata inutile, ha avuto uno scopo in queste puntate: far cambiare modo di pensare ai due capi, farli ritornare a combattere per la sopravvivenza e per la vita. Ma quello che di più abbiamo apprezzato è che la morte di Carl ha fatto riaffiorare il Rick Grimes che conosciamo, quell’uomo altruista e generoso, che mette prima la vita degli altri e che vuole immensamente vivere. Il Rick che vediamo all’inizio e alla fine nel ricordo sfumato.
Siamo speranzosi nel veder riemergere quella guida che tutti i personaggi idolatravano e seguivano immediatamente. Perchè prima di essere un capo, Rick è stato un marito ed un padre. Ma venendo meno quelle parti che lo definivano uomo, si è perso e e non avendo più nulla da perdere si è fatto prevalere dall’ira. Il gesto di Carl e la sua morte sono stati fondamentali per riavere quel padre e quel marito che Rick è stato. Non si è trasformato nel villain della serie, ma è ritornato sui suoi passi e speriamo che continui verso questa direzione, trascinando con sè anche tutto il resto del gruppo. Non ci resta che aspettare qualche nuova dichiarazione sulla nona stagione da parte della produzione, per capire quali saranno le sorti dei nostri amati personaggi.