10 film da guardare che hanno segnato la storia del cinema! (Parte II)
9 – Eternal Sunshine of the Spotless Mind di Michel Gondry
Per la prima decade del millennio abbia scelto un film non definibile a priori; non rientrante in categorie concettuali. Tra la la fantascienza e il cinema del reale; melodramma, film di formazione, drammatico puro con pennellate di commedia romantica. Il nono film da guardare è indefinibile. Eternal Sunshine of the Spotless Mind (Se mi lasci ti cancello nella orribile traduzione italiana) per la regia di Michel Gondry e la sublime sceneggiatura di Charlie Kaufman.
Joel (Jim Carrey) dopo l’ennesimo brusco litigio con la ragazza con cui convive (Kate Winslet) è pronto a farsi perdonare con un regalo. Quando scopre che Clementine si è sottoposta ad un trattamento che ha cancellato totalmente del suo cervello ogni ricordo che lei aveva di Joel. Distrutto dalla notizia Carrey d’impulso decidi di sottoporsi allo stesso trattamento di Clementine, per non soffrire più. Durante l’operazione, irreversibile, si pente e decide di scappare attraverso i suoi ricordi con Clementine perché lei non venga cancellata dalla sua memoria. Tutto ciò avviene nella sua mente in uno stato di semi-incoscienza.
Ci sono mille motivi che fanno di Eternal Sunshine of the Spotless Mind un film da guardare. Il principale è che questa è una storia innovativa, geniale; il soggetto è un unicum che non vedrete mai più nel cinema. Inoltre è da vedere con attenzione perché Joel e Clementine mettono in scena, forse come non mai, il vero amore. Un sentimento complesso che non è solo sofferenze o solo gioie. Un’amore che se è profondo fa soffrire tanto e fa agire d’istinto ma che da una felicità che non si può trovare altrove. Un’amore fatto anche di incomprensioni e di accettazioni dei difetti del partner, che possono portare dolore ma che sono l’essenza del sentimento d’amore.
10 – The Neon Demon di Nicolas Winding Refn
Per l’ultima opera di questa breve lista dei film da guardare arriviamo al 2016. Anno in cui esce l’ultima opera di Nicolas Winding Refn, The Neon Demon. Opera, come la precedente, non ben inquadrabile in schemi predefiniti. la pellicola se pur riconducibile al genere horror, risente delle influenze del cinema d’autore danese (alla Lars von Trier) mescolato al cinema di genere e alle atmosfere da b-movies di Hollywood.
The Neon Demon è la storia di Jesse (Elle Fanning) sedicenne che si trasferisce, o forse scappa, dalla provincia della Georgia per cercare di far fortuna come modella a Los Angeles. La ragazza è dotato di una bellezza “pura e innocente” che strega lo star system della città delle stelle. La sua scalata al successo sembra assicurata. Ma dovrà fronteggiare l’invidia delle colleghe e la brutalità del mondo facendo affidamento solo sull’aiuto del suo giovane spasimante e di una truccatrice con cui fa “amicizia”.
Un film da vedere a tutti i costi perché Nicolas W. Refn porta a compimento la sua sperimentazione visiva e sopratutto cromatica i cui prodromi si notano in Bronson ma sopratutto in Drive. Il colore estraniante dei neon domina la scena e sono direttamente indicativi dello stato d’animo dei personaggi in scena. Dal rosso della rabbia e del sangue, al blu dell’invidia ma anche dell’avidità e malignità. E poi il colore oro del successo.
The Neon Demon è un film da vedere con attenzione, osservarlo oltre che guardarlo. Una storia che può essere letta in chiave immediatamente horror con Elle Fanning che impersonifica una strega. Ma può essere letta anche come un’allegoria orrorifica. In ogni caso il fulcro dell’opera di Refn è la bellezza, la sua identificazione, la sua percezione nel mondo di oggi e la sorte che tocca a chi ne è dotato.
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