Keira Knightley: i dieci migliori film con l’attrice inglese
Un'attrice che regala a ogni pellicola un po' della propria classe ed eleganza
Classe 1985, inglese, sguardo profondo, sorriso spontaneo e un innegabile talento. Keira Knightley è una tra le attrici inglesi più famose nel panorama internazionale. Una poliedrica interprete di numerosi personaggi, sia del passato che del presente. I film con Keira Knightley sono numerosi, ma l’attrice sembra prediligere e trovarsi a suo agio con le pellicole in costume e autobiografiche. Debutta sul grande schermo nel 1999 nel film Star Wars – La minaccia fantasma. Ottiene maggiore visibilità nel 2002 con la commedia inglese Sognando Beckham, anche se la consacrazione internazionale definitiva arriva con la saga di Pirati dei Caraibi. Nelle pellicola affianca attori come Johnny Deep e Orlando Bloom, creando un personaggio amatissimo. Ma il ruolo perfetto, quello che sembra costruito per lei, è quello di Elizabeth Bennett, nel film Orgoglio e Pregiudizio; grazie a questa interpretazione l’attrice riceve la sua prima candidatura agli Oscar, ad appena 21 anni.
Dopo il successo del film, Keira Knightley prenderà parte a molti altre pellicole che le varranno nomination ai Golden Globes, ai BAFTA e una seconda candidatura agli Oscar. In questo articolo cercheremo di selezionare dieci dei migliori film in cui l’attrice ha recitato. La sua versatilità e l’abilità di immedesimarsi in ogni suo personaggio hanno reso le sue performance sempre ottime. In molte delle pellicole spicca come la protagonista principale, soprattutto nei film autobiografici, conquistando lo spettatore. Ma la sua bravura e la sua spontaneità, complice un’espressività a tratti disarmante, fanno sì che lasci il segno anche nei suoi ruoli minori. Ma senza indugiare oltre, vediamo nel dettaglio i dieci migliori film con Keira Knightley.
Indice:
Personaggi iconici – Film Keira Knightley
Orgoglio e Pregiudizio, di Joe Wright
Il romanzo più famoso della scrittrice Jane Austen, pubblicato nel 1813, ha avuto molteplici trasposizioni e la più recente è quella del 2005 con Keira Knightley. Le sorelle Bennett, Jane, Elizabeth, Mary, Kitty e Lydia, vivono nella campagna inglese e la loro madre si adopera per trovare loro un marito. Elizabeth è l’unica delle cinque sorelle a non essere interessata al matrimonio, o almeno al matrimonio secondo le consuetudini. Sebbene appaia distaccata e altezzosa, Elizabeth è profondamente romantica e sogna di sposarsi solo con l’uomo meritevole del suo amore. In occasione di un ballo fa la conoscenza del signor Fitzwilliam Darcy e tra i due le prime impressioni non sono buone. Agli occhi di Elizabeth l’uomo è freddo, distaccato e scortese. Ma le loro strade si incontreranno di nuovo grazie al tenero sentimento sbocciato tra Jane, la sorella di Elizabeth e Charles Bingley, amico di Darcy.
Ma le prime impressioni si sa possono ingannare, e ben presto Darcy ed Elizabeth scopriranno sentimenti inaspettati l’uno nei confronti dell’altra. Il loro rapporto è ostacolato dalle convenzioni e dalla differenza di classe, da bugie e inganni che cercano di separarli. Ma i due giovani si scoprono a vicenda diversi da come si erano percepiti e, al contempo, più simili di quanto credessero. Diretta da Joe Wright e affiancata da Matthew MacFadyen, Kira interpreta magistralmente Elizabeth. Riesce ad incanalare nella sua performance il fuoco del personaggio; la sua irriverenza, i suoi principi e la sua coerenza, ma anche il suo iniziale pregiudizio. Grazie alla sua espressività, lo spettatore riesce a percepire ogni emozione. La tristezza, l’incredulità e la candida purezza con la quale incarna la semplice natura dell’amore, hanno reso la sua Elizabeth indimenticabile.
Espiazione, di Joe Wright
Due anni dopo Orgoglio e Pregiudizio, l’attrice torna sul grande schermo con un nuovo film anch’esso tratto da un romanzo e nuovamente diretta da Joe Wright. Espiazione, romanzo capolavoro dello scrittore inglese Ian McEwan, racconta una meravigliosa, potente e tragica storia, basandosi su un terribile fraintendimento. Briony Tallis, interpretata da una giovanissima Saoirse Ronan, è una bambina con la passione per la scrittura; ama leggere e immaginare storie. Sua sorella Cecilia è affascinante, bella, intelligente e ammaliante, e attira l’attenzione di Robbie, il figlio della cameriera della famiglia Tallis. L’attrazione tra i due è palese, ma per un gioco di seduzione, attrazione e repulsione, i due non si permettono di cedere ai sentimenti. Fino a quando una sera Briony non li sorprende nel pieno della passione, rimanendo scossa e spaventata da ciò che vede.
Working Title FilmsPer una infelice serie di circostanze, che la stessa sera portano alla sparizione di due bambini e ad un stupro, Briony accusa Robbie. Dando la sua versione della storia determina il corso dell’intera narrazione. Da quel momento in poi gli eventi si sviluppano in un vortice che, con la regia di Wright, coinvolgono lo spettatore fino all’epilogo. Cecila è un personaggio enigmatico e sfaccettato, una giovane donna consapevole della sua bellezza ma anche profondamente annoiata dalla vita che conduce. Noia da non fraintendere con superficialità, ma solo status quo e della borghesia inglese. L’immagine meravigliosa, seducente e affascinante di Cecilia è costruita anche con i costumi, in particolare il bellissimo vestito in seta verde, divenuto iconico. Il film, così come il romanzo, è corale, ricco di letture. Estremamente apprezzato anche dalla critica avendo guadagnato 8 candidature agli Oscar. Un emozionante viaggio di redenzione e espiazione.
Anna Karenina, di Joe Wright
Anna Karenina è il terzo film che vede consolidarsi la collaborazione tra l’attrice e il registra Joe Wright. Questa volta la storia è tratta dall’omonimo romanzo dello scrittore russo Lev Tolstoj. Anna è una donna bellissima, carismatica, passionale, e sposata con un uomo ligio al proprio dovere e alla morale; l’unica gioia di Anna è suo figlio. Le cose cambiano però quando, su un treno, incontra il giovane Conte Vronsky e tra i due scatta qualcosa. Sebbene Anna cerchi di reprimere qualunque cosa provi per il giovane, l’insistenza di quest’ultimo la mette alla strette e alla fine cederà alla passione. Il loro amore, vissuto dapprima in segreto, viene poi scoperto e Anna si ritrova così in una situazione per lei tremenda. In società non si parla d’altro che della sua sfrontatezza e audacia. Sebbene il marito le conceda la possibilità di rimediare, Anna rifiuta.
Anna è troppo determinata e fedele ai propri sentimenti per rinnegare tutto. La situazione però precipita in poco tempo. La donna inizia a vedere il suo amore per Vronsky sotto una luce diversa; è gelosa, insicura e tormentata dalle aspettative, dal proprio incerto futuro. Quello di Anna Karenina è un personaggio complesso che ama profondamente e visceralmente. Anche per questo personaggio Keira Knightley è riuscita a dare il meglio di sè. Ha reso Anna una donna oppressa dalle aspettative della società russa; una donna che per amore rinuncia a tutto e sfida quella stessa società, ma anche una donna tormentata dai propri demoni. Il regista riesce a valorizzare, tramite molti primi piani, le performance dell’attrice. Ne esalta la bellezza, la naturalezza delle emozioni, la spontaneità dei sentimenti e il fascino. La Knightley aggiunge classe, eleganza e carisma ad un personaggio iconico e complesso.
Donne nella storia – Film Keira Knightley
La duchessa, di Saul Dibb
La Duchessa, è uno dei film in cui Keira Knightley veste i panni di Georgiana Spencer, duchessa del Devonshire. A diciassette anni Georgiana sposa il Duca, interpretato da Ralph Fiennes, promettendo una vita di ricchezze ed agi. Il matrimonio però si rivelerà ben più complesso, in quanto l’unico obiettivo del duca era quello di ottenere un erede. Il clima già teso peggiora quando anche la seconda gravidanza di Georgiana le dà un’altra figlia. Il duca è deluso e frustrato per l’incapacità della giovane di dargli un erede; l’unica persona che sembra capire Georgiana è Elizabeth Foster, Bess. Ma ben presto anche lei la tradirà iniziando una relazione proprio con il Duca, sotto lo stesso tetto. Il clima è insostenibile e Georgiana, ora più che mai, si rifugia nella vita sociale, nei balli, nella politica e nei giochi. Diversamente dal marito si espone e sostiene politicamente i Whigs.
Nella pellicola del 2008, la Knightley interpreta un altro personaggio vittima del proprio tempo. Georgiana è molto bella e carismatica, ama essere al centro dell’attenzione e proprio questo suo aspetto la rederà la regina indiscussa dei salotti inglesi. Eppure, al di fuori dei salotti e della società, rimane pur sempre una donna che viene “sfruttata” per la sua capacità di procreare. Sminuita nella sua dignità e nel suo orgoglio, è costretta ad assistere alla relazione tra suo marito e Bess. L’attrice dà vita a Georgiana con un’ottima performance, complice la sua espressività e il suo carisma. Sebbene la pellicola contenga alcune inesattezza storiche, la storia di Georgiana merita di essere conosciuta, soprattuto per l’importanza e il ruolo da lei ricoperto a fine ‘700. La pellicola ha anche vinto l’Oscar per i miglior costumi.
A Dangerous Method, di David Cronenberg
Zurigo 1904, il giovane Carl Justav Jung (Micheal Fassbender) lavora in un ospedale e gli viene affidata una paziente affetta da schizofrenia, Sabrina Spielrien. Jung decide di curarla utilizzando il nuovo metodo della psicoanalisi, introdotto da Sigmund Freud. Ben presto Jung scopre che Sabina da piccola veniva picchiata da suo padre e anche che questa violenza le procurava piacere. Il rapporto tra i due si fa più profondo fino a superare il limite tra paziente e medico, i due infatti intraprendono una relazione. Nello stesso periodo Jung contatta Freud a Vienna e, dai primi incontri, quest’ultimo è convinto che il giovane sarà il suo erede. Ma dopo qualche anno il sodalizio comincia a venir meno. Jung è infatti sempre più convinto di dover sondare altri terreni nello studio dell’animo umano, ed è alquanto scettico per la netta tendenza che Freud ha nel ricondurre tutto sul piano sessuale.
Ormai guarita, Sabina decide di intraprendere la carriera accademica. La relazione con Jung precipita in maniera brusca poiché l’uomo si rende conto dell’errore fatto nell’assecondare il transfert. La pellicola è estremamente interessante poiché mostra, nel loro lato più umano, queste personalità storiche. Jung è combattuto tra il dovere morale di reprimere gli impulsi sessuali e la potenza degli stessi che lo mettono in crisi. In a Dangerous Method, un altro dei film con Keira Knightley, l’attrice regala una performance esemplare nell’interpretare Sabina, soprattutto nel periodo della sua malattia. L’attrice replica anche a livello fisico le sofferenze e i problemi che il suo disturbo le provoca. Sabina è stata una prime donne ad indagare la psiche e formulare studi che sarebbero stati fondanti per il futuro di questa disciplina.
The Imitation Game, di Morten Tlydum
The Imitation Game è l’altra pellicola che ha fatto guadagnare all’attrice la seconda candidatura agli Oscar, come miglior attrice non protagonista. Il film racconta la storia del matematico inglese Alan Turing, interpretato da un brillante Benedict Cumberbatch, e l’invenzione della macchina per decifrare messaggi in codice. Turing è un uomo estremamente pragmatico, diretto, considerato strano per il suo genio e incompreso dai più. Alan viene assunto per decifrare i messaggi in codice della macchina tedesca Enigma;. per l’uomo, da sempre abituato a lavorare da solo, si presenta la sfida di dover condividere il lavoro con un team. La situazione migliora proprio con l’ingresso di Joan, il personaggio interpretato da Keira Knightley. Joan è l’unica donna che riesce ad essere assunta nel team, ma non senza remore. È anche l’unica con cui Alan lega di più e che lo accetta davvero.
I due si comprendono ed è grazie alla influenza di lei che Alan comincerà ad aprirsi e condividere il progetto con il team. La macchina che Alan ha disegnato è un antecedente dei moderni computer e può aiutare l’Inghilterra nella guerra. Ma Alan non è mal visto solo per il suo estro, ma anche per la sua omosessualità. La triste e potente storia di un genio che si è ritrovato accusato dalla società per la quale invece ha dato tutto; vittima dell’ottusa convinzione che l’amore abbia etichette e categorie. Sebbene in questa pellicola l’attrice abbia ricoperto un ruolo secondario, la storia del suo personaggio è stata di grande impatto. Ha rappresentato l’emblema di tutte quelle donne che, nella sua stessa posizione, hanno visto limitare le proprie potenzialità. L’incarnazione della donna intelligente, forte e capace che si scrolla di dosso gli stereotipi.
Colette, di Wash Westmoreland
Continuando con le autobiografie, nel 2018 Keira Knightley interpreta Gabrielle Colette nel film omonimo. La giovane è cresciuta in provincia, ma quando incontra l’imprenditore Willy tra i due sboccia l’amore. Trasferiti a Parigi, dove Willy pubblica diversi romanzi scritti da diversi ghostwriters; dopo un periodo di crisi e difficoltà economica, l’uomo chiede a Gabrielle di scrivere per lui. Il primo romanzo, sulle avventure a scuole di Claudine, ha un successo straordinario. L’unica pecca è che nessuno sa che ad averlo scritto è stata un donna. I due continuano il sodalizio attirando l’attenzione di numerosi intellettuali, sia uomini che donne. Il successo sembra non arrestarsi, ma cambiare forma e passare al teatro. Per questo il sodalizio tra i due viene meno e, mentre Colette si dedica al teatro, Willy non riesce più a far decollare la storia senza di lei.
Questo porterà Willy ad un gesto estremo che sancirà la definitiva rottura con Colette. La pellicola è ispirata alla storia della vera Colette scrittrice francese, il cui nome e prestigio non vennero riconosciuti fino agli anni ’40 del Novecento. Anche in questo caso era sconveniente che fosse una donna a scrivere un romanzo e, sebbene all’inizio Colette acconsenta, ben presto vorrà vedere riconosciuti i propri meriti. L’attrice conquista la scena in questa pellicola. Riesce ad interpretare Colette in tutte le sue fasi: da giovane ingenua a scrittrice prolifica, fino a donna sicura di se e determinata. Una donna che evolve e che assume consapevolezza delle proprie capacità, del proprio talento. Nella pellicola Colette diventa anche un’icona di stile, cosa che l’attrice è riuscita ad incarnare da sempre, in molte delle sue pellicole. Una performance convincente per un film che riesce a bilanciare bene l’autobiografia e l’intrattenimento.
La magia del possibile – Film Keira Knightley
Love Actually, di Richard Curtis
Nella nostra top dei film con Keira Knightley non poteva mancare uno dei classici natalizi: Love Actually. La pellicola vede un cast stellare da Alan Rickman a Colin Firth, e ovviamente Keira Knightley agli inizi della sua carriera. Durante il periodo di Natale le storie di diverse persone si incrociano tra di loro. Un matrimonio in fase di stallo; un insolito Primo Ministro inglese alle prese con l’amore; uno scrittore che dopo una rottura scopre il linguaggio universale dell’amore; un giovane segretamente innamorato della moglie del suo migliore amico; un uomo da poco vedovo con un figlio a cui insegnare cosa comporti amare qualcuno, un vecchio cantante rock in cerca della ribalta con un successo natalizio. Al centro di tutte queste storie c’è il concetto dell’amore che si concretizza in molteplici forme. Il film ha ottenuto un grandissimo successo per alcune scene iconiche.
E la Knightley è proprio la protagonista di una di queste. Convinta che Mark, il migliore amico di suo marito, la odi, Juliette scoprirà ben presto che il ragazzo prova un altro tipo di sentimento per lei. In una delle scene più dolci Juliette otterrà un’inaspettata dichiarazione. Nonostante la sua storia abbia avuto poco screentime, avendo il film dedicato l’attenzione a molti filoni narrativi, la storia di cui è protagonista l’attrice è molto efficace. L’attrice regala una performance in cui la semplicità, la sorpresa e l’ingenuità regnano su tutto. Nel film è riuscita a trasmettere il tratto della spontaneità del suo personaggio sfruttando le sue doti attoriali, sebbene fosse all’inizio della sua carriera. Un film iconico per la sua coralità e complessità; una pellicola divertente e leggera, immancabile nella lista dei film romantici da guardare nel periodo di Natale, per gli appassionati del genere.
Last Night, di Massy Tadjedin
Cosa può succedere nel giro di una notte? O cosa può non succedere? Il film Last Night in cui l’attrice divide la scena con Sam Warthington, Eva Mendes e Guillaume Canet, è imperniato sulla possibilità. Joanna è sposata con Micheal e in occasione di una cena di lavoro si accorge che tra lui e una sua collega, Laura, c’è un’innegabile attrazione. Giunti a casa Joanna e Micheal ne parlano,, e lei reagisce accusandolo di nascondere e negare l’evidente attrazione reciproca tra i due. Il giorno successivo, dopo aver chiarito, Micheal parte per un viaggio di lavoro a Philadelphia con Laura. Poche ore più tardi Joanna casualmente incontra Alex, il suo vecchio fidanzato. Anche tra i due la latente attrazione è palese e Alex la invita a trascorrere del tempo insieme. In due città diverse ma nella stessa notte Joanna e Micheal si troveranno in situazioni simili.
La situazione è difficile per Micheal che, trascorrendo la serata con Laura, si scopre sempre più attratto da lei; Joanna invece con Alex è se stessa e l’attrazione tra loro non sfugge a nessuno. Il film ruota intorno alla possibilità del tradimento, alle sue conseguenze, al valore dell’amore e dell’attrazione. Ma è anche un film che mostra come la vita a volte possa sorprendere e basti un istante, uno sguardo o un odore per tornare nel passato. Keira Knightley interpreta la sua Joanna con carisma e semplicità; l’attrice indossa prima i panni di una donna gelosa e perspicace e poi quella di una che attrae ed è attratta. Innegabile la chimica con Guillaume Canet: i due trasmettono tutto senza nemmeno sfiorarsi. L’attrice trasmette la gioia del possibile, la disarmante onestà e il tormento di alcuni sentimenti e della morale ad essi legata. Un film dolcemente malinconico.
Tutto può cambiare, di John Carney
Un produttore discografico in crisi, una cantautrice e New York. Questi sono gli ingredienti di Tutto può cambiare. Dan è un produttore discografico in cerca di nuovi talenti per risollevare la sua carriera, Greta invece è una giovane cantautrice che ha rotto con il fidanzato dopo che quest’ultimo ha raggiunto il successo. Le loro vite si incontrano per caso in un bar di New York. Dan sente Greta esibirsi e le propone di registrare un disco con la sua etichetta. Greta è inizialmente restia, ma dopo averci pensato un po’ acconsente. Scoprirà ben presto però che Dan non è comune produttore. L’uomo infatti le propone di registrare un intero album creando uno studio di registrazione per le vie di New York. Ingaggiando musicisti e fonici il gruppo registra l’album in vicoli, tetti e parchi, sfruttando la linfa vitale della città che non dorme mai.
Nel film l’attrice canta rendendo molto convincente la sua performance. Greta è una donna indipendente, con un grande talento e incontra Dan in un momento in cui entrambi avevano bisogno di incontrare di nuovo la musica e ri-innamorarsene. La chimica tra i due attori rende il film ancora più piacevole e arricchisce la storia di due sognatori con una ventata di ottimistica malinconia. L’attrice interpreta il suo personaggio con naturalezza e semplicità. Anche questo personaggio è a tratti criptico e l’attrice si cala bene nella parte. L’amore per la musica lega i due personaggi in un modo unico. Un plauso nel film non va solo alla storia o agli attori, ma anche alla colonna sonora; la canzone Lost Stars, cantata dall’attrice ha ricevuto una candidatura agli Oscar. Una pellicola che insegna il valore dei sogni.