5 saghe letterarie Fantasy diventate cult cinematografici
3) Le Cronache di Narnia
Niente più distopia, o almeno non come viene intesa oggi, ma fantasy puro, fatto di magia, incantesimi, animali parlanti, ragazzini destinati al comando e un leone che, oltre ad essere un grande regnante, ha anche poteri curativi.
Le Cronache di Narnia, di C.S. Lewis, è una delle tre grandi saghe fantasy della letteratura novecentesca. Scritte tra il 1950 e il 1956, le Cronache hanno avuto un grande successo, ma probabilmente molto meno rispetto a quanto meritino davvero.
I protagonisti sono quattro fratelli che, per sfuggire agli orrori della Seconda Guerra Mondiale, si rifugiano nell’enorme dimora di un professore, che li accoglie senza problemi. Una sera di pioggia la più piccola di essi, Lucy, trova un gigantesco armadio e scopre che attraverso di esso si accede ad un mondo parallelo, chiamato appunto Narnia.
Da questo incipit si viaggia nel meraviglioso, anche se pericolosissimo, mondo fantastico opposto a quello del “fuori l’armadio” in una contrapposizione metaforica, se così si vuole interpretare, tra il mondo del reale e quello della fantasia.
I volumi sono sette (Il nipote del mago; Il leone, la strega e l’armadio; Il cavallo e il ragazzo; Il principe Caspian; Il viaggio del veliero; La sedia d’argento e L’ultima battaglia), ma le trasposizioni cinematografiche sono la metà.
Forse non tutti sanno che, prima di divenire una saga cinematografica, le Cronache di Narnia erano diventate una serie televisiva della BBC, trasmessa tra il 1988 e il 1990, ma che, anche in questo caso, alcuni episodi sono stati trascurati.
Per quanto riguarda il Cinema, il primo capitolo (Il leone, la strega e l’armadio) è uscito sul grande schermo nel 2005, con protagonisti Georgie Henley (Lucy); Skandar Keynes (Edmund); William Moseley (Peter) e Anna Popplewell (Susan). Inoltre i premi Oscar Tilda Swinton e Jim Broadbent; James McAvoy e James Cosmo completano il cast.
Le altre trasposizioni su pellicola sono “Il principe Caspian” (2008) e “Il viaggio del veliero” (2010), mentre “La sedia d’argento” è di prossima uscita. Per quanto riguarda i premi, i lungometraggi sinora usciti hanno ricevuto un premio Oscar (Miglior trucco); un BAFTA e altri importanti riconoscimenti internazionali, oltre a innumerevoli candidature.
Per chiudere, una curiosità: il nome Narnia deriva da Narni, città italiana in provincia di Terni, chiamata Narnia in latino.
2) Harry Potter
Harry Potter non ha davvero bisogno di presentazioni.
La saga letteraria più venduta di sempre e la saga cinematografica con più guadagni totali al botteghino (7,7 miliardi di dollari), è impressa nell’immaginario collettivo di chiunque, di qualunque individuo di qualsiasi età, sesso, orientamento politico o sessuale, insomma: Harry Potter lo conoscono tutti, ma proprio tutti.
In molti si chiedono quale sia il segreto del suo successo e questa domanda non ha ancora trovato una risposta certa. Forse è l’utilizzo di un linguaggio semplice e intuitivo, che nei primi libri sembra quasi quello delle fiabe, per poi diventare decisamente più dark e complicato negli ultimi capitoli della saga.
Oppure è per via del perfetto mix tra mondo “reale” e mondo “parallelo”, ossia quello di Hogwarts, del Ministero della Magia, della Foresta Proibita, ecc. O magari ancora è per la costruzione di personaggi incredibili, dotati di una psicologia e una personalità difficilissime da costruire, come il Professor Piton, Albus Silente o lo stesso Harry Potter.
Ma andiamo con ordine. Harry Potter è la saga letteraria novecentesca più recente, ma anche, senza dubbio, quella di maggior successo di pubblico e di vendite. La trama si basa tutta sulla storia di un ragazzo comune, eppure predestinato ad una missione speciale, che lo porterà, con l’aiuto dei suoi migliori amici e di tanti altri aiutanti, a sconfiggere il mago più potente e crudele di sempre: Lord Voldemort.
E in mezzo le lezioni di magia a Hogwarts, le sfide a colpi di pluffa e bolidi a Quidditch, le avventure con Hagrid, quelle con Ron e Hermione, o con Silente. E poi ancora la corruzione politica, tanto presente anche nel nostro mondo tutt’altro che magico, il potere dell’amicizia, l’importanza dell’istruzione.
J.K. Rowling, la donna britannica più famosa e ricca dopo la Regina d’Inghilterra, costruisce un mondo che non è solo fatto da incantesimi, bacchette magiche e elfi domestici parlanti, ma anche di pura realtà riformalizzata e comune a tutti noi, proprio per farci entrare in un mondo non troppo diverso dal nostro.
Scritta nel corso di 10 anni (dal 1997 al 2007), la saga di Harry Potter comprende sette libri (La pietra filosofale; La camera dei segreti; Il prigioniero di Azkaban; Il calice di fuoco; L’ordine della fenice; Il principe mezzosangue e I doni della morte).
Sette libri che corrispondono ad otto film (I doni della morte sono divisi in Parte 1 e Parte 2), a cui vanno aggiunti il primo capitolo de “Animali fantastici e dove trovarli”, con protagonista il premo Oscar Eddy Redmayne e la sceneggiatura teatrale de “La maledizione dell’erede”.
Le trasposizioni cinematografiche partono nel 2001 con “La pietra filosofale” e si concludono nel luglio 2011 con l’ultima parte de “I doni della morte”. Le date dei sequel di “Animali fantastici e dove trovarli”, invece, sono ancora da definire.
Il cast, come è risaputo, oltre i tre giovani protagonisti Daniel Radcliffe, Emma Watson e Ruper Grint, conta una miriade di star, a partire da Alan Rickman, Maggie Smith, Jim Broadbent e Richard Harris, per poi passare a Kenneth Branagh, Gary Oldman, Ralph Fiennes e Miranda Richardson.
Per quanto riguarda i riconoscimenti, sono molte di più le candidature rispetto ai premi effettivi: 11 agli Oscar, 29 ai BAFTA e innumerevoli altre.