Cinema e Filosofia: 5 film ispirati al mito della caverna di Platone
Cinema e filosofia hanno sempre rappresentato un binomio nel corso della storia, è innegabile come la Filosofia abbia da sempre condizionato qualunque tipo di opera d’arte. Partiamo per esempio dal mito della grotta di Platone: questa allegoria ha il compito di mostrarci l’oscurità – che spesso non percepiamo come tale- e la possibilità di liberarci da essa. La domanda che si pone è semplice: un individuo che ha sempre vissuto isolato – appunto la grotta- e non ha mai avuto accesso al mondo esterno, quali pensieri può avere? Quali desideri?
Il mondo del cinema ha sempre cercato di rispondere a questi quesiti, spesso riuscendo a unire perfettamente Cinema e Filosofia.Abbiamo provato a selezionare i film che meglio affrontano questo tipo di Filosofia, selezionando 5 film da vedere assolutamente.
Cinema e filosofia: l’allegoria della caverna di Platone
The Truman Show (1998)
Quale film se non questa meravigliosa pellicola per iniziare la nostra lista? Truman Burbank è una persona normale come tutti gli altri. Tuttavia, è parte di un reality show, in cui fin dalla nascita vive in una città completamente progettato per lui, dove i suoi movimenti sono monitorati 24 ore al giorno e trasmessi a milioni di spettatori di tutto il mondo.
eXistenZ (1999)
Una famosa designer di giochi di realtà virtuale, creatore di un nuovo gioco interattivo chiamato eXistenZ, è vittima di una persecuzione da parte di fanatici religiosi. Il gioco è atto a simulare un mondo parallelo assolutamente realistico. Questo prodotto rivoluzionario viene presentato dalla società informatica Antenna in anteprima a pochi fortunati, alcuni dei quali selezionati per una dimostrazione pratica. Tuttavia, durante la sessione, viene attentata la vita di Allegra. Riuscita a salvarsi, si ritrova costretta ad una fuga precipitosa, inseguita da ignoti nemici che la vogliono morta. Possiamo dire che Nolan ha ripreso molto di questo film nel suo Inception.
Room (2015)
Un film claustrofobico, che è valso il premio oscar a Brie Larson. In una piccola stanza, molto stretta, vivono Joy Newsome e suo figlio Jack,che ha solo cinque anni. Il piccolo Jack è nato lì e non sa nulla del mondo, non può neppure immaginare che esiste un mondo al di fuori di quella camera – viene ripreso in pieno l’allegoria della caverna di Platone – , per quello che sa, il mondo è quella piccola stanza in cui è cresciuto.
Memento (2000)
Immaginate di non riuscire più a ricordare gli avvenimenti, un problema alla vostra memoria a breve termine non vi permette più di immagazzinare informazioni, non ricordare più le situazioni recenti, affidarsi completamente a note ealla fiducia della gente.Una delle opere migliori di Christopher Nolan, resa ancora più interessante dal montaggio.
Il labirinto del Fauno (2006)
Spagna, 1944. Ufficialmente, la guerra civile è finita, ma un gruppo di ribelli lotta nelle montagne a nord di Navarra. Ofelia, dieci anni, si è trasferito nella zona con la madre. La ragazza scopre ben presto nei suoi tour giardino della casa in cui vivono, un labirinto e un intero mondo di fantasia si apre, portando conseguenze per tutti, il film è stato in concorso al Festival di Cannes del 2006.