I migliori film gialli da vedere assolutamente secondo FilmPost
Noir, thriller, poliziesco. Il giallo è tra i generi cinematografici più appassionanti di sempre
Assassini, presunti colpevoli, ricostruzioni e indagini. Questi sono gli ingredienti principali dei film gialli; genere che abbraccia e comprende altrettanti sottogeneri che vanno dal poliziesco al noir, passando per il thriller per arrivare infine allo spionaggio.. Nonostante il giallo sia nato a metà del XIX secolo attraverso la circolazione dei primi romanzi nella letteratura europea del Novecento, il cinema ha da sempre raccontato di crimini e misteri, indizi e dubbi. I gialli sono i film che più di tutti stimolano l’abilità dello spettatore a cui intellettualmente viene richiesto di prestare attenzione ai dettagli e alla ricerca di tracce per ricostruire l’accaduto. In questa lista dei migliori film gialli da vedere verranno elencati una serie di grandi titoli del passato e del presente che hanno saputo elevare il genere, raccontando storie dalla verità ambigua con abilità e coraggio estetico e narrativo.
Dalle grandi pellicole in bianco e nero come il capolavoro di Billy Wilder La fiamma del peccato e l’intramontabile Psycho di Hitchcock, ai titoli più recenti come l’affascinante Prisoners di Denis Villeneuve e Cena con delitto del 2017. Tra di loro verranno inoltre riscoperti alcuni titoli meno conosciuti al grande pubblico come Il mostro di Firenze e The Life of David Gale e una sezione dedicata al giallo all’italiana di Argento e Bava. Ecco la nostra lista dei migliori 30 film gialli da vedere.
Indice:
- I grandi classici
- Gialli all’italiana
- Gialli degli anni ’80 e ’90
- I gialli più moderni degli anni 2000
I grandi classici− Film gialli da vedere
La fiamma del peccato
L’assicuratore Walter Neff (Fred MacMurray) e la moglie di un suo cliente Phyllis Dietrichson (Barbara Stanwyck), intraprendono una losca storia d’amore. I due dopo aver stipulato un’assicurazione sulla vita concordano un piano per ricevere il doppio dell’indennizzo, cosa che avviene in circostanze di morte rare. Per ottenere il denaro la coppia decide prima di assassinare l’uomo in macchina, e poi di gettarlo sui binari. Il piano però non andrà come preventivato e i protagonisti dovranno trovare il modo per uscire dalla spiacevole situazione.
Billy Wilder nel 1944 dirige uno dei miglior gialli/noir del cinema grazie ad un’ambientazione prettamente notturna di una Los Angeles cupa e misteriosa. Barbara Stanwyck è l’ammaliante femme fatale di un film dai dialoghi asciutti e taglienti e un finale tragico e malinconico. Con La fiamma del peccato Wilder inventa un genere e presenta per la prima volta il ruolo della dark lady lanciando la tecnica del racconto a ritroso.
Psyco
L’avvocato penalista Sir. Wilfrid Robarts (Charles Laughton), dopo settimane di degenza forzata a causa di un malore, torna a casa e inizia a riprendere in mano i casi e le scartoffie messe da parte prima dell’infarto. Un giorno l’uomo riceve nel suo studio il procuratore Mayhew, intento ad affidargli il caso del giovane e squattrinato Leonard Vole (Tyrone Power), accusato di aver ucciso la ricca vedova Emily French. Nonostante l’iniziale titubanza di Robarts e del parere dei medici, l’avvocato accetta e inizia ad approfondire la vicenda.
Durante le indagini però, la posizione di Vole si aggrava quando viene a galla la notizia che la signora French gli ha lasciato in eredità 80.000 dollari e l’uomo viene arrestato. A fornire l’alibi al giovane Vole c’è la moglie Christine Helm (Marlene Dietrich) affermando che il marito quel giorno è rientrato esattamente all’ora del delitto. Diretto da Billy Wilder nel 1957 Testimone d’accusa è tratto dall’omonima commedia di successo di Agatha Christie, che a sua volta rielaborò il suo racconto del 1925. Il film è stato candidato a ben cinque premi Oscar.
Invito a cena con delitto
Diretto da Robert Moore nel 1976, Invito a cena con delitto è una commedia-parodia del giallo più classico e racconta di una cena organizzata dall’eccentrico milionario Lionel Twain. Gli invitati sono cinque fra i migliori investigatori, criminologi e scrittori di romanzi gialli del mondo, ognuno accompagnato dal rispettivo coniuge o aiutante. Twain annuncia agli ospiti che durante quella cena assisteranno ad un omicidio insolubile con una vittima e un colpevole. Sia la vittima che il colpevole però sono entrambe presenti tra le persone che siedono a quel tavolo al momento dell’annuncio.
Divertente e arguta, questa commedia gioca sulla caratterizzazione dei personaggi, ognuno parodia di detective o investigatori più famosi al mondo. Da Herclues Poirot a Charlie Chan, dal tenente Colombo a Miss Marpe. Nel cast del film oltre a Peter Falk, Peter Sellers e Maggie Smith spicca il nome di Truman Capote nella sua unica apparizione cinematografica.
Dieci Piccoli Indiani
In una villa priva di mezzi di comunicazione in cima ad una montagna, dieci persone vengono invitate dal proprietario U. N. Owen. La prima sera, da un registratore azionato dal domestico Joseph Grohmann, si sente una voce che accusa gli invitati di gravi colpe che avrebbero commesso, promettendo loro una punizione. Nel corso della vicenda però, gli ospiti iniziano a morire e ciascuna morte è simboleggiata da dieci statuette raffiguranti “piccoli indiani”. Progressivamente, le statuette vengono eliminate e i sopravvissuti, rendendosi conto che potrebbero essere le prossime vittime, realizzano che molto probabilmente l’assassino è proprio uno di loro.
Tratto dall’omonimo romanzo di Agatha Christie del 1939, il film diretto da George Pollock nel 1965 è il classico film giallo che alterna suspense e umorismo intrattenendo con un mistero tutto da sciogliere. Un’altra versione davvero imperdibile è quella firmata da René Clair del 1945.
La conversazione
L’investigatore privato Harry Caul, a causa di evidenti disturbi di socialità, vive rintanato nel suo appartamento all’insegna della sobrietà e della privacy più assoluta. Un giorno Caul viene ingaggiato dal direttore di un’azienda per pedinare e registrare le conversazioni di una giovane coppia della Union Square di San Francisco. L’investigatore riesce a rendere quei dialoghi registrati sempre più chiari e comprensibili e alcune frasi ripetute nei nastri gli daranno modo di sospettare un omicidio.
Il film scritto, prodotto e diretto da Francis Ford Coppola fu considerato l’anticipatore del caso Watergate; a detta dello stesso Coppola fu ispirato da Blow-Up di Antonioni. Vincitore della Palma d’Oro a Cannes nel 1974, La conversazione vanta una delle migliori performance di Gene Hackman nel ruolo del cinico investigatore Caul. Nel cast anche Robert Duvall e Harrison Ford.
Chinatown
Los Angeles, 1937. L’investigatore Jake Gittes viene assunto dalla signora Evelyn Mulwray per investigare sull’infedeltà del marito, Hollis Mulwray. L’uomo è il dirigente del Dipartimento per l’acqua e l’energia elettrica di Los Angeles. Nel pedinarlo, Gittes intuisce che Mulwray si sta opponendo alla creazione di un nuovo bacino idrico e scatta delle foto che lo ritraggono accanto ad una giovane donna.
A seguito dell’assassinio del dirigente, Gittes entra in contatto con un mondo nascosto fatto di violenza, corruzione e lotta per il potere. Chinatown diretto da Roman Polanski nel 1974 è ad oggi considerato come uno dei migliori gialli della storia del cinema e uno dei primi neo-noir. La fortuna del film è dovuta anche all’impeccabile interpretazione di Jack Nicholson coadiuvato certamente da una sceneggiatura ricca di sfumature e a riferimenti al cinema anni ’30.
La finestra sul cortile
In una New York estiva ed afosa che obbliga i suoi abitanti a tenere aperte le finestre dei propri appartamenti, un fotoreporter di successo Jeff “Jeffries” (James Steward), costretto su una serie a rotelle a causa di una frattura, passa le sue giornate a spirare i vicini con un binocolo. Una notte, l’uomo viene improvvisamente svegliato da un urlo di donna proveniente dal palazzo davanti e inizia a monitorare i movimenti dei vicini per tentare di ricostruire l’accaduto. Accanto a lui, la sua fidanzata Lisa Freemont (Grace Kelly), elegante ragazza figlia dell’alta società.
Capolavoro e vero e proprio caposaldo della storia del cinema, La finestra sul cortile è uno dei film più noti di Hitchcock che ha saputo magistralmente amalgamare mistero, suspense, riflessione sulla vita di coppia e metafora sul cinema e sulle modalità di osservazione cinematografica. Tratto dall’omonimo racconto di Cornell Woolrich del 1942, il film è al quarantottesimo posto nella lista dei miglior film statunitensi di tutti i tempi.
La settima vittima
La giovane ragazza di provincia Mary Gibson, scopre che la sorella Jacqueline negli ultimi sei mesi non ha pagato la retta che le permette di studiare in un college. Mary decisa a trovare la sorella lascia la scuola e arriva a New York. All’interno dell’appartamento di Jacqueline lasciato completamente deserto, Mary trova una sedia e un cappio, ipotizzando così un inspiegabile suicidio. La giovane comincia ad indagare e verrà a conoscenza prima di un poeta emarginato e poi di un dottore che comunicherà il misterioso passato della sorella con una pericolosa setta satanica devota all’occulto.
La settima vittima è un film del 1943 diretto da Mark Robson che proprio con questo lungometraggio debuttò alla regia. La pellicola sembra anticipare alcuni film di Hitchcock. Il regista inglese che nel vedere alcune sequenze (una su tutte quella della doccia) trasse ispirazione per la celeberrima scena dell’omicidio in Psycho. Tra i film gialli da vedere, La settima vittima è di certo un titolo da recuperare.
Rebecca − La prima moglie
Tratto dall’omonimo romanzo giallo di Daphe Du Maurier, Rebecca è la storia d’amore fra il ricco e aristocratico Massimo de Winter e una giovane e timida dama di compagnia. I due dopo essersi conosciuti e innamorati a Monte Carlo, si trasferiscono nella villa di lui a picco sulla scogliera ma i fantasmi di Rebecca, la precedente moglie del signor de Winter, perseguiteranno la giovane neo moglie che faticherà ad emergere nell’ostilità della casa. La misteriosa morte di Rebecca però verrà a galla e il loro legame verrà messo inevitabilmente alla prova.
Premio Oscar per il miglior film e la miglior scenografia nel 1941, Rebecca è una favola ricca di venature horror e una gotica suspense hitchcockiana. I suoi protagonisti Laurence Olivier, Joan Fontaine e Judith Anderson (nell’iconico ruolo della governante) interpretano personaggi multi sfaccettati e affascinanti in un film che ancora oggi ispira remake e citazioni. Uno su tutti, il più recente diretto da Ben Wheatley nel 2020 con Armie Hammer e Lily James.
Lo strangolatore di Boston
Tra il 1962 e il 1964 la città statunitense di Boston fu terrorizzata da 13 omicidi di donne compiuti dall’allora misterioso serial killer chiamato “lo strangolatore di Boston”. L’identità dell’uomo fu successivamente collegata a quella di Albert DeSalvo, ma ancora oggi la vera identità del serial killer desta ancora molti dubbi e perplessità. Nel 1968 il regista Richard Fleisher (Tora!Tora!Tora!, Conan) ispirandosi a quei fatti dirige un giallo/poliziesco che si concentra soprattutto sull’inconscia inconsapevolezza del killer al momento dei raptus omicidi, indagandone gli aspetti psicologici e schizofrenici dell’uomo poi dichiarato incapace d’intendere e di volere. Nel film DeSalvo è interpretato da Tony Curtis in un ruolo che gli valse la candidatura al Golden Globe per la miglior interpretazione maschile. Nel cast anche Henry Fonda e George Kennedy.
Delitto sotto il sole
All’interno dell’hotel Jolly Roger, sulla medesima isola si ritrovano in villeggiatura diversi personaggi, tra cui la nota e bella attrice di Broadway Arlena Stuart accanto al neo-marito capitano Marshall. Ogni personaggio presente nel soggiorno al Jolly Roger è in qualche modo collegata ad Arlena. Poirot, ancora una volta è chiamato a rinunciare alla sua tanto agognata vacanza e dedicarsi alle indagini dopo un efferato delitto che ha sconvolto l’intera isola.
Ispirato al romanzo di Agatha Christie Corpi sotto al Sole del 1941, il film diretto da Guy Hamilton presenta alcune varianti con il romanzo originale, ma la trama presta fedele aderenza al testo di Christie. Nel cast del film Maggie Smith, Peter Ustinov (Spartacus, L’olio di Lorenzo e due volte premio Oscar) nel ruolo di Poirot e Diana Rigg (Il trono di Spade, Doctor Who).
Gialli all’italiana – Film gialli da vedere
L’uccello dalle piume di cristallo
Lo scrittore americano Sam Dalmas di passaggio nella capitale assiste ad un tentativo di omicidio tramite la vetrata di una galleria d’arte. Nonostante sia stato lui a mettere in fuga l’assassino, le indagini della polizia inizieranno a concentrarsi proprio su di lui. Accanto alla fidanzata Giulia, Sam tenterà di risolvere l’enigma anche se convinto di non rincordare un dettaglio fondamentale. Questo giallo del 1970 segna l’esordio alla regia del maestro del brivido Dario Argento: con L’uccello dalle piume di cristallo avvia una carriera longeva e di enorme successo. Una grande cura per i dettagli, unitamente alla fotografia curata da Vittorio Storaro e alla colonna sonora del maestro Ennio Morricone contribuiscono alla realizzazione di un vero e proprio giallo d’autore.
La casa delle finestre che ridono
Stefano (Lino Capolicchio) è un giovane pittore ingaggiato a restaurare un macabro affresco in una chiesta di campagna. L’opera in questione è stata realizzata da un folle morto suicida vent’anni prima. Nel corso del restauro Stefano si ritrova vittima di circostanze davvero inquietanti assistendo inoltre a una serie di morti strane e inspiegabili. Sconvolto dai fatti e dalle vicissitudini che lo mettono costantemente in pericolo, il pittore riesce finalmente a risolvere il mistero.
Diretto da Pupi Avati nel 1976, il film ambientato nella provincia ferrarese nel 1979 vinse il premio della Critica al Festival du Film Fantastique di Parigi diventando un vero e proprio cult. Il film, inoltre, fu ispirato da un reale fatto di cronaca nera a cui il giovane Pupi Avati assistette da giovane riguardante misteriosi ritrovamenti nella tomba di un prete del suo paese d’origine.
Profondo Rosso
Marcus (David Hammings) è un giovane pianista jazz che assiste all’assassinio della parapsicologa tedesca Helga Ulmann (Macha Mèril) che abita proprio nel suo stesso stabile. Marcus però non riesce a vede il volto dell’omicida. Oltre a Marc anche la giovane giornalista Gianna Brezzi (Daria Nicolodi) indagherà sul caso. Nel frattempo le persone con cui ha a che fare nello scoprire l’identità del killer cominciano ad essere brutalmente assassinate.
Capolavoro horror del maestro del brivido Dario Argento, il film ha sia elementi thriller, che elementi horror legati entrambi da una trama non completamente chiara e dunque riconducibili al film giallo. Oltre alle trovate spaventose e utili a sorreggere l’intera suspense, il film divenne cult anche per l’indimenticabile colonna sonora dei Goblin che curarono le musiche originale dell’intero lungometraggio.
Sei donne per l’assassinio
Mario Bava, il maestro del cinema horror italiano (assieme a Dario Argento), nel 1964 dirige Sei donne per l’assassinio, il film da molti considerato il codificatore del giallo all’italiana, un genere nato negli anni 60 e sviluppato nel 70 dove il giallo classico si mescola ad atmosfere thriller e derive più slasher. Il film racconta del misterioso omicidio di una modella in un atelier per mano di un assassino dal volto coperto. I proprietari dell’atelier, Massimo Morlacchi e la contessa Cristiana Cuomo però, sembrano avere a che fare con la morte della giovane, forse complici dell’assassinio per coprirne degli altri.
Il film di coproduzione italo-franco-tedesca è probabilmente stato l’ispirazione principale dei primi film di Dario Argento e negli anni della sua uscita nelle sale ha causato diverse controversie per il suo sadismo nella rappresentazione visiva della brutalità degli omicidi perpetrati sulle donne.
La ragazza nella nebbia
Ad Avechot, sperduta cittadina nel bel mezzo alle Alpi, la giovane Anna Lou di soli 16 anni scompare nel nulla e ad indagare viene chiamato l’investigatore Vogel (Toni Servillo). L’uomo è noto per creare molta risonanza mediatica attorno ai suoi casi. Nella cittadina infatti accorrono giornalisti e tv locali, i quali si scaglieranno contro Loris Martini (Alessio Boni), l’affascinante professore della scuola di Avechot sul quale ricadranno i principali sospetti complici alcuni debiti mai sanati. Donato Carrisi nel 2017 dirige il film basato sul suo stesso romanzo del 2015 vincendo il David di Donatello come miglior regista esordiente.
La ragazza della nebbia è un intreccio ammaliante e ambiguo. Il film gioca sulla sovrapposizioni di immagini e significati di una storia da ricostruire e narrata attraverso i numerosi flashback. Nel cast del film anche Jean Reno, Micaela Cescon, Galatea Ranzi, Lorenzo Richelmy. Nel 2019 Carrisi dirigerà, scriverà e produrrà L’uomo del labirinto sempre con Servillo e tratto dal suo omonimo romanzo.
Gialli degli anni ’80 e ’90 − Film gialli da vedere
Il mostro di Firenze
Uscito a pochi mesi di distanza dall’ultimo omicidio del killer che terrorizzò l’intera provincia fiorentina negli anni ’80, il film di Cesare Ferrario è uno dei film gialli italiani da riscoprire. Giulia, giovane giornalista che sta indagando sull’identità del Mostro di Firenze è fidanzata con lo scrittore Andreas Ackerman. L’uomo sta scrivendo un libro che prende spunto proprio dall’ultimo omicidio dell’assassino di una giovane coppia in un campeggio nella località Scopeti.
Per l’autore la scoperta dell’identità dell’assassino diventa molto presto una vera e propria ossessione. L’identikit del maniaco su cui il protagonista inizia a fantasticare inizia a manifestarsi nei suoi pensieri. L’uomo arriverà a credere di vederlo nella realtà in preda a vere e proprie allucinazioni, fino a che non si ritroverà faccia a faccia con il misterioso uomo. La normalità dell’uomo è il vero tratto inquietante dell’intera vicenda, dove è la fantasia a superare la scienza. Sedici omicidi per mano di un uomo la cui vera identità resta ancora un mistero.
I soliti sospetti
Cinque malfattori riuntiti in un commissariato per un’identificazione concordano un colpo grosso per acquisire un’intera nave di cocaina attaccata al porto. Dietro alla banda c’è il misterioso Keyser Soze, genio del crimine ma dall’identità sconosciuta. Tramite flashback, voce narrante e incredibili twist viene quindi raccontata una storia che ha fatto scuola. Il film cult di Bryan Singer è un thriller che unisce parodia e criminalità con una sceneggiatura ricca di colpi di scena e dialoghi potenti.
Nel cast de I Soliti Sospetti un grandissimo Kevin Spacey, in uno dei ruoli più complessi e affascinanti della sua carriera (ruolo che gli valse l’Oscar come miglior attore non protagonista). Accanto a lui: Benicio Del Toro, Gabriel Byrne, Giancarlo Esposito, Kevin Pollack, Pete Postlethwaite, Stephen Baldwin e Suzy Amis.
Il silenzio degli innocenti
Alla promettente recluta Clarice Starling (l’allora giovanissima Jodie Foster) viene incaricata di indagare sui casi di omicidio del serial killer Buffalo Bill grazie all’aiuto dell’ex psichiatra Hannibal Lecter (Anthony Hopkins), detenuto in un manicomio a Baltimora da otto anni. Durante le conversazioni fra Lecter e Clarice, emergeranno i traumi infantili della recluta che, grazie a quelle confessioni, riuscirà ad estrapolare dal dottore numerosi indizi per risolvere i casi e salvare una ragazza scomparsa e sequestrata dal sadico Buffalo Bill.
Il film è stato pluri premiato agli Oscar con ben cinque statuette: miglior film, miglior regia, migliore attore protagonista, miglior attrice protagonista e miglior sceneggiatura non originale a Ted Tally che adattò il romanzo omonimo di Thomas Harris del 1988. Jodie Foster ha vinto anche il Golden Globe per la miglior interpretazione femminile. Il silenzio degli innocenti non è solo uno degli horror più apprezzati e conosciuti della storia del cinema, ma contiene aspetti tipici del giallo: uno su tutti le indagini per l’identificazione del killer. Capolavoro di Jonathan Demme del 1991 Il silenzio degli innocenti non ha bisogno di ulteriori presentazioni.
Fargo
Nel profondo inverno del Minnesota, il venditore d’auto Jerry Lundegaard (William H. Macey) per riparare ai suoi molteplici problemi economici progetta un finto sequestro della moglie Jean (Kristin Rudrüd) per costringere così il suocero a pagare il riscatto. L’uomo dunque ingaggia due sicari Gaear Grimsrud (Peter Stormare) e Carl Showalter (Steve Buscemi) in un bar di Fargo, cittadina nel Nord Dakota promettendogli metà del riscatto e un’auto. Durante il finto rapimento però, Carl e Gear vengono fermati dalla polizia, e per scappare dalle autorità uccidono un poliziotto e due testimoni. Sugli omicidi inizia ad indagare l’agente Marge Gunderson (Frances McDormand), giunta ormai al suo settimo mese di gravidanza.
Nel 1996 i fratelli Joel e Ethan Coen dirigono e scrivono uno dei migliori film della loro carriera ispirando diciotto anni dopo la creazione di una serie tv antologica. Fargo è un thriller grottesco sulla violenza pieno del macabro umorismo tipico dei Coen. Il film, presentato al festival di Cannes nel 1997 ha vinto due premi Oscar, uno per la miglior sceneggiatura originale ai Coen e uno per la migliore interpretazione femminile a Frances Mc Dormand.
I gialli più moderni degli anni 2000 − Film gialli da vedere
Memento
Leonard Shelby dopo aver assistito allo stupro e all’omicidio della moglie diventa vittima di una particolare forma di amnesia che rimuove i ricordi recenti e lascia intatti quelli più vecchi. Alla disperata e affannosa ricerca dell’assassino della moglie, l’uomo che nella vita fa il detective si affida alla scrittura per poter immagazzinare informazioni, ma gli indizi puntualmente si confondono e si rimettono in discussione, annullandosi. Christopher Nolan dirige un thriller psicologico dove la ricerca del colpevole e la volontà di vendetta sono nelle mani di una mente inaffidabile. I cassetti della memoria si apriranno e chiuderanno facendo cadere il protagonista in un loop mnemonico ossessivo e ostico persino per lo spettatore.
Tramite un minuzioso lavoro di montaggio che rappresenta appieno la frammentarietà del ricordo, Memento è costruito tramite sequenze di 15 minuti, che puntualmente si interrompono e ricominciano negando la realtà precedentemente vista sia dal protagonista che dallo spettatore. Un puzzle tutto da ricostruire e da smontare, ripartire da zero e arrivare forse ad una verità che non è mai assoluta.
The life of David Gale
Poco conosciuto rispetto ad altri film con protagonista l’attore premio Oscar Kevin Spacey, The Life of David Gale (2003) è la storia di una corsa contro il tempo. Bitsey Bloom (Kate Winslet), giovane e ambiziosa giornalista affiancata dal tirocinante Zack (Gabriel Mann), dovrà cercare in tre giorni le prove per salvare un condannato nel braccio della morte accusato dell’assassinio di una sua collega Constance (Laura Linney), anch’essa grande attivista che si batte da anni per l’abolizione della pena capitale.
Il film diretto dal regista di Saranno Famosi Alan Parker è fortemente drammatico ed enigmatico. Apertamente contro la pena di morte, la pellicola, oltre a grandi interpretazioni, è caratterizzata da una sconvolgente sequenza che svela la verità sulla vicenda.
Prisoners
Durante il Giorno del Ringraziamento, in una cittadina della provincia americana in Pennsylvania, due bambine Anna e Joy spariscono improvvisamente giocando per strada. Keller Dover (Hugh Jackman), padre di una di esse è immerso in un vero e proprio incubo che lo porterà ad indagare sulla scomparsa delle piccole a partire da un giovane del quartiere avvistato da giorni in un camper vicino alla propria casa.
Accanto al detective Loki (Jake Gyllenhaal ) i due decideranno di occuparsi da soli del caso, a seguito del rilascio del giovane per mancanza di prove. Questo appassionante giallo firmato dal regista canadese Denis Villeneuve costruisce la suspense dalla crescente volontà dello spettatore di vedere rivelato il volto del colpevole. Pieno di simbolismi e di labirintiche costruzioni narrative, Prisoners brilla tra le migliori pellicole del 2013 anche grazie alla cura visiva dei dettagli e di una fotografia dai toni freddi abilmente utilizzata ad evidenziare la sofferenza emotiva dei protagonisti.
Assassinio sull’Orient Express
Tra i migliori film gialli da vedere è impossibile non inserire un film tratto da un romanzo della maestra del genere Agatha Christie. Nel 2017 il regista inglese Kenneth Branagh riporta sul grande schermo Assassinio sull’Orient Express che narra le indagini del professore investigatore Hercule Poirot per l’omicidio di un ricco uomo d’affari avvenuto sul treno Orient Express diretto a Calais.
All’interno delle carrozze del treno Poirot interrogherà ogni potenziale colpevole, cercando indizi per la ricostruzione dei fatti. Il regista presenta una versione più sofferta del celebre investigatore, rendendolo più tormentato dalla ricerca della verità. La cura dei dettagli e l’ambientazione invernale conferiscono al film un’aura ancor più misteriosa. Nel cast Olivia Colman, Penélope Cruz, Willem Dafoe, Johnny Depp, Judi Dench, Michelle Pfeiffer e lo stesso Branagh nel ruolo di Hercule Poirot.
Cena con delitto – Knives Out
L’anziano scrittore di romanzi gialli Harlan Thrombey è stato ritrovato trovato morto la mattina dopo aver festeggiato il suo 85esimo compleanno. Una settimana dopo tutti gli invitati vengono richiamati perché la morte dell’anziana è avvenuta per mano di un assassino senza scrupoli. Tutti hanno un’ottima ragione per aver commesso il misfatto e sarà il detective Benoit Blanc (Daniel Craig) a far luce sul misterioso assassino.
Costruito tramite l’espediente classico del whodunit, questo accattivante ed originale mystery è stato accolto con calore e interesse da parte di pubblico e critica, confermandosi come uno dei migliori titoli del 2019. Nel folto cast di Cena con delitto oltre a Craig, grandi nomi: Chris Evans, Ana de Armas, Jamie Lee Curtis, Michael Shannon, Toni Collette, Lakeith Lee Stanfield e Christopher Plummer. Il film diretto da Rian Johnson è di certo tra i migliori film gialli da vedere recenti.
Gone Girl – L’amore bugiardo
Tratto dall’omonimo e fortunato libro del 2012 di Gillian Flynn, Gone Girl – L’amore bugiardo è la storia di un matrimonio al capolinea e di una vendetta ben orchestrata. Nick Dunne (Ben Affleck) al suo ritorno a casa scopre che la moglie Amy (Rosamund Pike) è scomparsa e vista la notorietà della donna, musa ispiratrice una serie di libri per bambini scritta dai suoi genitori, il caso riceve subito l’attenzione della polizia e della stampa. La detective Rhonda Boney dopo aver trovato in casa Dunne segni di colluttazione e tracce ematiche, fa ricadere la colpa della scomparsa della donna sul marito Nick che viene accusato di omicidio. Ma le apparenze ingannano e la verità sulla reale scomparsa di Amy verrà fuori in tutta le sue sciagurate asperità coniugali.
David Fincher dirige un thriller psicologico ricco di colpi di scena sull’immagine deteriorata di un matrimonio perfetto rovesciato e mostrato nella sua parte più meschina e violenta. La mente diabolica di Amy stupisce e affascina in un film che dissemina elementi e instilla dubbi nella mente dello spettatore che man mano riconsidererà le sue idee su chi è la vittima e chi il carnefice. Nel cast anche Neil Patrick Harris, Emily Ratajkowski e Carrie Coon.
Se7en
Nella filmografia di David Fincher, Se7en è probabilmente uno dei migliori thriller in assoluto. Il film racconta di una serie di omicidi tutti ricollegabili per modalità e per efferatezza ai sette vizi capitali. Le indagini vengono affidate al detective William Somerset (Morgan Freeman) e al detective David Mills (Brad Pitt), trasferito da poco nell’imprecisata cittadina al centro del film (che somiglia molto ad una New York piovosa e rarefatta), con la moglie Tracy (Gwyneth Paltrow). I due verranno condotti nella mente di un sadico serial killer ossessionato dai 7 peccati capitali che punisce con la morte delle persone secondo lui peccatori moderni di una società in declino.
Il film, con un finale nello stesso tempo scioccante e mozzafiato, è diventato un cult. Questo grazie non solo ad un cast stellare, in cui emerge Kevin Spacey nel ruolo dell’assassino, ma anche per la forte componente psicologica e religiosa dell’idea di “peccato” che costringe i due detective ad approfondire la letteratura sui concetti di inferno, paradiso, purgatorio. La sceneggiatura di Se7en è stata scritta da Andrew Kevin Walker, che trasse l’idea da un periodo infelice vissuto a New York, città che l’allora Walker non amava affatto.
Sherlock Holmes
Un anno dopo il gangster movie RocknRolla (2008) Guy Ritchie si mette alla prova con Sherlock Holmes, il film con protagonista il mitico personaggio della letteratura interpretato da Robert Downey Jr. nella Londra del 1890. Holmes e il collega dottor. Watson (Jude Law) interrompono un rito di magia nera salvando una giovane donna che sarebbe dovuta essere la vittima sacrificale del macabro rito. Lord Henry Blackwood, il celebrante accusato di aver ucciso altre ragazze nello stesso modo, viene imprigionato e condannato all’impiccagione.
Quando il corpo di Blackwood viene visto uscire misteriosamente dalla tomba trovata scoperchiata, lo stregone riprende la sua follia omicida. Holmes deve così riprendere le indagini che lo porteranno in una rete di omicidi, inganni e magia nera. Tra action, gothic, magia e un po’ di romance (nel film anche Rachel McAdams nel ruolo di Irene Adler, la ladra che in passato ha avuto una relazione con il detective) a Sherlock Holmes seguirà anche Sherlock Holmes- Gioco d’ombre del 2011.
Il segreto dei suoi occhi
Nel giugno del 1974 in Argentina l’agente dei tribunali federali Benjamín Esposito, comincia ad indagare sull’omicidio di Lilliana Morales Colotto. La giovane donna è stata prima violentata e poi uccisa in un sobborgo di Buenos Aires. Il marito Ricardo Morales è sconvolto ed Esposito gli promette di trovare l’assassino. Morales viene aiutato dall’assistente Pablo Sandoval e dalla nuova cancelliera Irene Menendez-Hastings. Nel frattempo Romano, collega e rivale di Esposito, arresta due operai e immigrati fatti confessare tramite una brutale tortura. Ma le indagini faranno emergere altre verità della vera identità del killer del femminicidio. La storia tuttavia è narrata in un flashback di 25 anni prima. Esposito infatti, nel trarre ispirazione per il suo nuovo romanzo, ricorderà i fatti avvenuti nel 1974.
Il segreto dei suoi occhi è il thriller/giallo argentino diretto da Juan Josè Campanella che vinse l’Oscar per il miglior film straniero nel 2010. Cinque anni dopo Billy Ray dirige il remake statunitense del fortunato film nella sua versione anglofona con Nicole Kidman, Julia Roberts e Chiwetel Ejiofor.