I musical più belli di tutti i tempi secondo FilmPost
Tra canto, danza e narrazione, ecco alcuni musical da riscoprire
La storia del musical sul grande schermo ha inizio con un film che convenzionalmente segna l’epocale passaggio del cinema muto a quello sonoro. The Jazz Singer, diretto da Alan Crosland del 1927, raccontava il tentativo del suo protagonista, interpretato da Al Jolson, di diventare un cantante di successo. Il film infatti è riconducibile alla struttura narrativa antesignana del musical, ovvero il back stage story; qui si raccontava usualmente la preparazione artistica dal dietro le quinte di uno show. Con il musical di oggi, la narrazione invece si apre a storie che non hanno a che fare solo con il mondo dello spettacolo. I numeri di canto e danza dunque vengono tessuti ed integrati nella trama arricchendo lo sviluppo narrativo e drammaturgico delle vicende. Tra i film musical da vedere vi proponiamo una lista di 25 titoli tutti da riscoprire.
Divisa in tre categorie cronologiche dagli anni 30 ai 60, gli anni 70 e 80 e in conclusione quelli degli anni 90 e 2000; una lista che intende proporre titoli di grandi musical che hanno saputo dar lustro al genere. Musical cioè che hanno presentato non solo narrazioni cinematograficamente avvincenti ma anche numeri di danza e canto di prestigio artistico e visivo. Dai più classici come Hello, Dolly! e Cantando sotto la pioggia, ai più recenti come Chicago e La La Land; e ancora i grandi musical degli anni 70 come Jesus Christ Superstar e Hair. Ecco la nostra lista di film musical da vedere.
Indice
Dagli anni 30 agli anni 60 − Film musical da vedere
Il Mago di Oz (1939)
Nel 1939 il regista statunitense Victor Fleming dirige due film che entreranno di diritto nella storia del cinema. I due film sono Via col vento e Il Mago di Oz. Se il primo è un grande romanzo americano ambientato durante la guerra di secessione, il secondo è un film musicale che racconta la straordinaria avventura di Dorothy Gale (Judy Garland); in fuga da un’impetuosa tempesta che si abbatte sulla sua fattoria in Kansas, la donna si ritrova catapultata in una dimensione colorata e onirica. Accompagnata dal suo fedele cane Toto, Dorothy conoscerà Il Mago di Oz, Lo Spaventapasseri, Il Leone Codardo e l’Uomo Di Latta.
Nella colonna sonora del musical spicca il famoso brano cantato dalla Garland, “Over the rainbow” scritta dai compositori Harold Arlen e Yip Harburg. Il film segnò una vera e propria svolta nell’allora nascente carriera della giovane Garland. Un successo però che le costò molto in termini di salute a causa dei ritmi frenetici di lavorazione.
Un Americano a Parigi (1951)
Capolavoro del genere musical diretto da Vincente Minnelli e al sessantottesimo posto della classifica dei migliori cento film statunitensi di tutti i tempi. Un Americano a Parigi ha una trama piuttosto semplice; a renderlo spettacolare sono soprattutto le musiche di George Gershwin e la cura nelle coreografie e nella messa in scena. Jerry Mulligan (Gene Kelly), finita la guerra, è rimasto a Parigi per dipingere vivendo come artista di strada; l’uomo espone i suoi lavori a Montparnasse, riscuotendo però pochissimo successo. Un giorno viene abbordato da una ricca attempata americana, che finalmente compra un suo quadro.
Il vero amore però lo troverà con Lise Bouvier (Leslie Caron) una giovane e graziosa commessa che sfortunatamente sta per sposare Henri (Georges Guétary); quest’ultimo durante la guerra le ha infatti salvato la vita rischiando la propria. L’amore tra l’artista Jerry e la commessa alla fine trionfa. Il film ha vinto 6 Oscar su ben 8 candidature, tra cui miglior film e miglior colonna sonora.
Cantando sotto la pioggia (1952) – Film musical da vedere
Don Lockwood (Gene Kelly), acclamata star del cinema muto, fa coppia fissa sullo schermo con l’attrice Lina Lamont (Jean Hagen). Ma in molti, oltre che una coppia sul grande schermo, li credono anche una coppia nella vita privata. Don in realtà non la sopporta; con l’aiuto del suo migliore amico Cosmo Brown (Donald O’Connor), propone di sostituire la voce di Lina nel loro prossimo film sonoro “Il cavaliere della danza”. Al suo posto ci sarà la giovane artista Kathy Selden (Debbie Reynolds). Il tutto all’insaputa della diva. Tra Kathy e Don inizierà a nascere una storia d’amore e la perfida Lina, scoperta la relazione, si vendicherà; impedirà infatti a Kathy di presentarsi al pubblico e di apparire nei titoli di coda. La sua promettente carriera viene così sabotata.
Il film prende il titolo dal noto brano musicale “Singin’ in the rain”; il brano fu interpretato e danzato da Gene Kelly sulle strade newyorchesi, sotto un vero e proprio diluvio. Diretto da Stanley Donen, e dallo stesso Gene Kelly, il musical riflette con ironia sulle dinamiche cinematografiche nate a seguito dell’arrivo del sonoro nel 1928; presenta poi coreografie magnificamente girate e di grande caratura artistica. Un classico da rivedere tra i film musical anni 50.
Sette spose per sette fratelli (1954)
Oregon, 1850. I sette fratelli Pontipee Adamo, Beniamino, Caleb, Daniele, Efraim, Filidoro e Gedeone vivono da soli in una remota fattoria. Quando Adamo (Howard Keel), il maggiore, decide che è il momento di sposarsi, capisce che la futura sposa Milly (Jane Powell) è la donna giusta per badare alla casa e ai suoi 6 fratelli. Milly però è stanca di prendersi cura dei fratelli Pontipee, ancora immaturi e avversi alle buone maniere; così progetta segretamente di unire i fratelli alle sue sei amiche del paese. La commedia musicale corale del 1955 diretto da Stanley Donen è stato candidata a 5 Premi Oscar: miglior film, miglior montaggio, miglior fotografia, miglior sceneggiatura. Il film ha vinto il premio solo per la migliore colonna sonora composta da Gene De Paul.
Sette spose per sette fratelli è senza dubbio tra i migliori musical degli anni 50 per le sue coreografie acrobatiche eseguite da otto balletti indimenticabili. La danza centrale ambientata nella festa di paese mescola eleganti danze western con sfide acrobatiche adrenaline; tra queste si ricorda la danza eseguita in equilibrio su una strettissima asse di legno dai ballerini Russ Tamblyn e Tommy Rall.
West Side Story (1961)
E’ la trasposizione cinematografica più originale di sempre della tragedia shakespeariana Romeo e Giulietta. West Side Story è un’esplosione di colori e di energia latina che racconta una storia d’amore impossibile; la storia d’amore tra Maria (Natalie Wood), sorella del capobanda di portoricani Sharks e Tony (Richard Beymer), membro del gruppo opposto dei newyorchesi Jets. Sullo sfondo dell’ Upper West Side di New York l’amore fra Tony e Maria scatenerà la rivalità dei due gruppi, portando ad un finale tragico. Diretto da Jerome Robbins e Robert Wise, West Side Story vanta delle musiche composte e dirette da Leonard Bernstein; egli ha saputo magistralmente amalgamare i ritmi latini e popolari con la musica sinfonica e testi del drammaturgo e paroliere Stephen Sondheim.
Il film ha guadagnato ben 11 candidature agli Oscar nel 1962, vincendo quello per il miglior film, miglior regia e quelli per i miglior attori non protagonisti a Rita Moreno per il ruolo di Anita e a George Chakiris per il ruolo di Bernardo.
Mary Poppins (1964) – Film musical da vedere
Nella Londra del 1906, al numero 17 di Viale dei Ciliegi, il banchiere George Banks (David Tomlinson) decide – dopo l’improvviso abbandono della tata Katie – di mettere un annuncio sul Times alla disperata ricerca di una nuova governante. Il giorno dopo alla loro porta si presenta Mary Poppins (Julie Andrews), che sembra essere perfetta sotto ogni punto di vista. La nuova tata porterà i due giovani in un mondo meraviglioso e magico fatto anche di disciplina e buone maniere. I due conosceranno anche il compagno d’avventure della tata, lo spazzacamino e artista di strada Bert (Dick Van Dyke).
Il film, considerato ormai un classico della commedia musicale, fu uno dei primi ad essere girato con la tecnica mista che unisce il live-action e l’animazione. Ispirato all’omonimo romanzo per l’infanzia del 1934 scritto da Pamela Lyndon Travers, Mary Poppins ha vinto cinque premi Oscar tra cui miglior protagonista a Julie Andrews e miglior canzone a “Cam Caminì” composta da Richard M. Sherman e Robert B. Sherman.
Tutti insieme appassionatamente (1965)
La Madre Superiora del monastero di Salzburg non crede alla reale vocazione della giovane e bella postulante Maria (Julie Andrews); decide così di mandarla a lavorare come governante in casa della famiglia Von Trapp. I figli del severo comandante Georg von Trapp, rimasto vedovo da poco, vivono sotto un regime inflessibile fatto di regole e doveri. Il musical del 1965 – diretto da Vincent J. Donehue – si ispira alle memorie autobiografiche della cantante e scrittrice austriaca Maria Augusta Trapp, che nel 1949 pubblicò The Story of the Trapp Family Singers.
Il libro nacque a seguito di un’esperienza – come istitutrice di 7 bambini – del comandante di marina Von Trapp. Il musical oltre alla grande interpretazione di Julie Andrews ha avuto un enorme successo grazie a canzoni diventate note in tutto il mondo come “The sound of music”, “Do-Re-Mi” e “My favourite things”.
Funny Girl (1968) – Film musical da vedere
Diretto da William Wyler, il film del 1968 con protagonista Barbra Streisand è la biografia raccontata in flashback di Fanny Brice artista delle Ziegfeld Follies scomparsa nel 1951. Nata in un quartiere povero di New York, la giovane talentuosa si fece notare da Florenz Ziegfeld, l’impresario che la scoprì e che la lanciò al grande pubblico, diventando la star più celebre degli USA durante le due guerre. Il musical racconta anche delle sue storie d’amore e i suoi tre matrimoni, tra cui quello con il professionista di giochi da tavolo, che la coinvolse nei debiti Nick Arnstein.
Per il suo ruolo di Fanny, la Streisand vinse l’oscar e il Golden Globe come miglior attrice protagonista nel 1969. Nel cast anche Omar Sharif nel ruolo di Nick Arnstein. Con Funny Girl e il successivo Hello, Dolly! Barbra Streisand si conferma vera e propria star del musical hollywoodiano.
Hello, Dolly! (1969)
Dolly, giovane e affascinante vedova, ancora non si rassegna alla tragica morte del marito. Per non rimanere sola, l’astuta ragazza mette in piedi un’agenzia matrimoniale. Con la scusa di creare nuove coppie, Dolly si mette alla ricerca di un marito e, a seguito di numerose e divertenti disavventure romantiche, riuscirà finalmente a trovare l’amore. Basato sull’omonimo musical di Broadway, Hello! Dolly! ha come protagonisti Barbra Streisand, Walter Matthau (Horace) e Michael Crawford (Cornelius). Il film – diretto da Gene Kelly – ha vinto tre premi Oscar e vanta l’ultima apparizione sugli schermi di Louis Armstrong, che esegue con la Streisand il famoso brano “Hello, Dolly!”
Gli anni 70 e 80 − Film musical da vedere
Jesus Christ Superstar (1973)
Jesus Christ Superstar nasce come album, poi diventa musical teatrale e infine un film. Diretto da Norman Jewison, racconta degli ultimi sette giorni di vita di Gesù Cristo, dal suo arrivo a Gerusalemme fino alla crocifissione. Accanto a lui girano alcune figure chiave: Giuda, qui idealmente raffigurato come capro espiatorio costretto a portare il tradimento del maestro fino in fondo; Maria Maddalena, figura ammaliante ma ambigua, e ancora Ponzio Pilato e i 12 discepoli. Girato in terra santa, il musical inizia con l’arrivo in pullman degli attori in scena che man mano iniziano ad entrare nei rispettivi personaggi.
Considerata l’opera rock più conosciuta al mondo, il musical vanta le musiche e i testi del maestro compositore britannico Andrew Lloyd Webber. Nel cast Ted Neeley (Gesù), Carl Anderson (Giuda), Yvonne Elliman (Maria Maddalena), Berry Dennen (Ponzio Pilato). Tra i film musical da vedere, Jesus Christ Superstar è sicuramente tra le migliori proposte degli anni 70.
Grease − Brillantina (1973)
Considerato il musical più famoso al mondo, Grease è l’adattamento cinematografico dell’omonimo musical teatrale scritto da Jim Jacobs e Warren Casey. Il film racconta l’amore estivo nato fra Danny Zuko, leader dei T-Birds (John Travolta) e la ragazza di origine svedese-australiana Sandy Olsonn (Olivia Newton John). I due, finite le loro “sere d’estate”, s’incontreranno casualmente pochi mesi dopo nello stesso liceo, quel Rydell High School dove dovranno districarsi tra amicizie e problemi adolescenziali per riaccendere il loro amore.
Il musical alterna momenti romantici a confidenze tra amiche, ma anche ritmiche coreografie in pieno stile anni ’50 e brani musicali entrati nell’immaginario cinematografico. Da “Summer Nights” a “Greased Lightnin”, da “Grease” a “You’re the One That I Want”. Grease racconta con nostalgia il mondo degli anni Cinquanta, che fa immedesimare il pubblico in una storia d’amore tra le ampie gonne colorate e la brillantina dei capelli dei ragazzi con la giacca di pelle nera.
The Rocky Horror Picture Show (1975)
Nella classifica dei Migliori 50 film cult stilata da Entertainment Weekly, il musical horror diretto da Jim Sharman si piazza al secondo posto (seguito solo dal falso-documentario sul gruppo rock fittizio Spinal Tap del 1984 This Is Spinal Tap). The Rocky Horror Picture Show racconta l’inaspettato arrivo di una giovane coppia rimasta bloccata con l’auto sotto un diluvio; la coppia cade nelle grinfie di uno scienziato il Dr. Frank-N-Furter e del suo bizzarro e imprevedibile gruppo di ospiti. I protagonisti Janet e Brad, interpretati da due giovanissimi Susan Sarandon e Barry Bostwick, entrano in contatto con un mondo rock e horror, fatto di ambiguità sessuale, cannibalismo, e promiscuità.
Il film diventato cult è un’ironica re-visione in parodia dei B-movies dagli anni 30 ai 60, tutto raccontato in tono decadente e gotico diventando un vero e proprio fenomeno negli anni 70 e 80.
Hair (1979)
Diretto dal regista Milos Forman scomparso nel 2018, Hair è l’adattamento dell’omonimo musical di Broadway scritto dagli sceneggiatori e compositori Gerome Ragni e James Rado. La storia racconta di Claude, giovane campagnolo dell’Oklahoma, chiamato alle armi per combattere nella guerra del Vietnam. A New York il giovane poco prima di partire s’imbatte in un gruppo di Hippies dell’età dell’Acquario. Berger, Jeannie, Hud e Woof e Sheila, la ragazza di cui Claude s’innamorerà, avvicineranno il giovane a un mondo di uso di stupefacenti, amore libero e libertà personale.
Il finale del film, costruito su un fatale sostituzione di persona, racchiude la tragicità della guerra del Vietnam che, conclusasi nel 1975, costò la vita a oltre 58.000 soldati statunitensi. Hair è il manifesto della controcultura hippy e regala alcune delle colonne sonore più belle del musical degli anni 70. Tra le più conosciute “Acquarius”, “Let The Sunshine in” e “I Got Life”.
All that jazz – Lo spettacolo comincia (1979)
Joe Gideon (Roy Schenider) è un attore, ballerino e coreografo di musical e danza moderna molto noto nel settore che sta preparando il suo prossimo spettacolo. Sotto gli occhi vigili dei suoi produttori, del compositore e della ex-moglie per la quale Joe ha scritto il copione dello show, il ballerino durante le prove si ferma a parlare della sua vita sregolata fatta di tradimenti, alcool ed eccessi con Angelica (Jessica Lange), una dama vestita di bianco. Il logorio fisico del continuo allenamento affaticherà il suo cuore, portandolo all’infarto. Angelica dunque, a dispetto del nome, non si rivelerà come una figura celeste e visionaria, bensì una sorta di angelo della morte che lo accompagnerà verso il suo ultimo viaggio.
Il musical, considerato l’autobiografia del suo stesso regista Bob Fosse, è stato presentato in concorso al Festival di Cannes 1980, vincendo la Palma d’oro come miglior film ex aequo con Kagemusha – L’ombra del guerriero di Akira Kurosawa. Il film ha inoltre vinto 4 premi Oscar nel 1980 ed è un omaggio a 8½ di Fellini per la sua tematica ricorrente dell’incapacità di separare vita privata e artistica.
The Blues Brothers − I Fratelli Blues (1980)
Nella Chicago degli anni 80, per procurarsi i soldi necessari a pagare le tasse dall’orfanotrofio dove sono cresciuti ed evitarne la chiusura, i due fratelli Jake “Joliet” Blues (John Belushi) e Elwood Blues (Dan Aykroyd) decidono di riunire i vecchi componenti della loro band musicale. Diretto da John Landis che con l’aiuto di Dan Aykroyd ne cura anche il soggetto e la sceneggiatura, The Blues Brothers è un classico americano della commedia, nato dall’idea di riproporre al pubblico i personaggi di Jake e Elwood Blues creati dagli stessi Belushi e Aykroyd negli spettacoli dello show televisivo Saturday Night Live.
Abbigliamento e stile inconfondibile, il film vanta un cast stellare. Dai divi del Rhythm and Blues Ray Charles,Cab Calloway e Aretha Franklin ai registi Frank Oz, Steven Spielberg e l’ex fotomodella Twiggy. The Blues Brothers in Italia ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 11,6 mila euro e ben 9,3 mila euro nel primo weekend.
Cats (1981) – Film musical da vedere
Basato sulla raccolta di poesie di Thomas Stearns Eliot Old Possum’s Book of Practical Cats, del 1939 e tradotto in italiano nel 1963 con il titolo Il libro dei gatti tutto fare, Cats racconta di un gruppo di gatti randagi del quartiere di Jellicle. Durante l’annuale festa di ballo in onore del vecchio gatto Old Deuteronomy, i felini si presentano uno ad uno per accedere al paradiso dei Jellicle Cats, chiamto Heaviside Layer. Tra i protagonisti il vecchio gatto attore Asparagus, la sensuale Cassandra, l’emarginata e anziana Grizabella che canta il brano più famoso del musical: “Memory”, incisa da Elaine Paige e dalla sua versione più famosa di Barbara Streisand.
Cats, divisa in due atti e composta delle musiche di Andrew Lloyd Webber, ha vinto ben 8 Tony Awards tra cui miglior musical e miglior colonna sonora. La versione che vi proponiamo è quella teatrale del 1998 diretta da David Mallet sebbene la prima produzione originale risalga al 1981.
Anni 90 e 2000 − Film musical da vedere
Sister Act − Una svitata in abito da suora (1992)
Deloris Van Cartier, un’esuberante ed eccentrica cantante di un trio anni 60, per sfuggire dal compagno Vince LaRocca proprietario di un casinò e membro di un gruppo malavitoso, grazie all’aiuto della polizia viene mandata i un convento per essere protetta. La donna infatti è l’unica testimone dell’omicidio dell’autista per mano di Vince. In convento Deloris, sotto il falso nome di Suor Maria Claretta, diventerà la maestra di canto del coro di Santa Caterina, mettendo a soqquadro la quiete monastica. Il film del 1992, diretto dal regista di origini italiane Emilie Ardolino, è una divertentissima commedia degli equivoci con una strepitosa Whoopi Goldberg nei panni della suora stralunata Maria Claretta, che tenterà con qualche difficoltà di tenere a bada la sua anima indisciplinata. Da questo film è nato il sequel con Lauren Hill Sister Act 2 – Più svitata che mai e il musical teatrale a Broadway prodotto nel 2002.
Evita (1996) – Film musical da vedere
Evita è l’adattamento della versione originale del musical di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice che debuttò al Prince Edward Theatre di Londra nel 1978 (fu uno degli spettacoli più visti nel Regno Unito). Il film, diretto da Alan Parker, è la biografia di María Eva Duarte de Perón, attrice, politica, sindacalista, filantropa e First Lady argentina scomparsa nel luglio del 1952 a soli 33 anni. Il film racconta della vita della Peròn dai suoi 18 anni quando lascia la campagna argentina in cerca di fortuna fino allo scandalo della sua relazione con il generale e politico poi presidente dell’Argentina Juan Domingo Perón.
Indimenticabile interpretazione di Madonna in un personaggio che, nonostante lo scalpore nel popolo argentino, che non vedeva di buon occhio la cantante nel ruolo dell’eroina in patria, le fece però guadagnare un Golden Globe come migliore attrice nel 1997. Evita è quasi totalmente raccontato tramite canzoni. I dialoghi ridotti al minimo infatti hanno reso il musical ricco di canzoni indimenticabili come “Don’t cry for me Argentina”, cantata dalla protagonista di fronte al suo popolo, diventata vero e proprio simbolo del musical.
Moulin Rouge! (2000)
Tra i film musical da vedere del nuovo millennio Moulin Rouge è fra quelli più noti al grande pubblico. Il ruolo di Satine, l’etoile del Moulin Rouge, è rimasto impresso nell’immaginario cinematografico del XXI secolo. Pelle bianca, capelli mogano, rossetto rosso, Nicole Kidman interpreta un ruolo tragico piuttosto classico ma grazie alla iper modernizzazione e allo sguardo visionario del regista Baz Luhrmann la parte dell’eroina tragica s’illumina e brilla di luce nuova. Indimenticabili sono i brani di musical e i duetti con Ewan McGregor che ripropongono brani pop come “Lady Marmalade” e altri più rock come “Smells Like Teen Spirit”; fino al sensuale “El Tango de Roxanne” e al romantico brano di Elton John “Your Song”. Ispirato a La Traviata di Giuseppe Verdi, il film è stato presentato alla 54esimo Festival di Cannes e ha vinto due Oscar e tre Golden Globe nel 2001.
Chicago (2002)
Il film del 2002 diretto da Bob Marshall, assieme a Moulin Rouge, è considerato uno dei film musical da vedere assolutamente fra quelli contemporanei. In realtà il film s’ispira al musical messo in scena a Broadway nel 1975 Chicago, riscuotendo un successo minore rispetto alla riproposizione del 1996. Eclatante però fu il successo della pellicola di Marshall che addirittura vinse 6 Oscar nel 2003, tra cui quello per il miglior film. La vicenda ha luogo nella Chicago degli anni 20 dove la corista fallita Roxie Hart (Renèe Zellweger) tradisce il marito (John C. Reilly), considerato mediocre rispetto ai suoi standard, con un venditore di mobili che le promette di farla diventare una star grazie alle sue conoscenze nel settore.
Quando Roxie, capisce di essere stata ingannata, gli spara finendo nello stesso carcere della soubrette Velma Kelly (Catherine Zeta-Jones) che ha invece assassinato sia la sorella che l’ex marito dopo ever scoperto il tradimento. Le due donne vengono così difese dall’avvocato megalomane Billy Flynn (Richard Gere) che offrirà ai media un vero e proprio show sulla difesa e le vicende giuridiche delle due donne.
Pinocchio – Il grande musical (2003)
Il primo musical dedicato alla storia di Pinocchio è tutto italiano. Prodotto dalla rinomata compagnia della Rancia, diretta da Saverio Marconi, lo spettacolo teatrale ispirato a Le Avventure di Pinocchio di Collodi è un musical adatto a tutti che ripresenta la storia del burattino che vuole essere un bambino vero con le straordinarie musiche scritte e composte dai Pooh. Protagonista è l’indimenticabile Marco Frattini. Il ballerino e attore, recentemente scomparso, ci regala un’interpretazione divertente e di spessore artistico diventando il fulcro di una storia umana universalmente riconosciuta. Il musical che debutta nel 2003 ha incantato oltre 500.000 spettatori arrivando in tournée perfino in America e in Corea. Accanto al bambino-marionetta Pinocchio grandi personaggi, l’amore paterno di Geppetto, le gag de il Gatto e la Volpe e la magia della Fata Turchina.
Il fantasma dell’opera (2004)
Nel 2004, Joel Schumacher, il regista di Un giorno di ordinaria follia e Batman Forever, dirige l’adattamento cinematografico del celebre musical teatrale con le musiche di Andrew Lloyd Webber. La storia racconta della cantante Christine Daae (Emmy Rossum) che, nonostante le doti canore, è riuscita ad ottenere solo un posto da ballerina di fila al Teatro dell’Opera. Christine però ha accanto una misteriosa figura: Raoul (Gerald Butler) il fantasma di un compositore musicale sfigurato che vive nei sotterranei del teatro. I due, come nella famosa fiaba de La Bella e La Bestia s’innamoreranno, rendendo il loro sentimento segreto e piuttosto problematico a causa dell’incapacità dell’uomo di accettare il suo viso sfigurato. Il film di Schumacher è solo una delle molteplici trasposizioni del musical e ad oggi, la versione con protagonisti Gerald Butler (Attacco al Potere, 300) e Emmy Rossum (Shameless) è la più recente e la più pop.
Mamma Mia! (2008)
Donna Sheridan (Meryl Streep) è una madre che ha cresciuto da single la figlia Sophie (Amanda Seyfried) su un’isola della Grecia. La ragazza, prossima alle nozze, sogna di essere accompagnata all’altare dal padre. Non avendolo mai conosciuto però, la ragazza è costretta ad invitare tutti e tre gli uomini che sono stati con la madre: Sam Carmichael (Pierce Brosnan), Harry Bright (Colin Firth) e Bill Anderson (Stellan Skarsgård); cercando così di capire chi fra di loro è il suo vero padre. Adattamento cinematografico dell’omonimo musical teatrale basato sulle musiche degli Abba, il film diretto da Phyllida Lloyd è il musical che ha incassato di più nella storia del cinema, guadagnando oltre 144 milioni di dollari negli USA e oltre 600 mila nel resto del mondo. Dal successo di Mamma Mia, è stato realizzato il sequel Mamma Mia! Ci risiamo uscito nel 2018.
La La Land (2016) – Film musical da vedere
Mia (Emma Stone), è un’aspirante attrice che si trasferisce a Los Angeles per inseguire il suo sogno. Lì incontra Sebastian (Ryan Gosling), pianista jazz che sogna di aprire un locale tutto suo. Tra i due nascerà un’esaltante storia d’amore; il loro legame verrà però messo alla prova e i due dovranno scegliere se restare insieme oppure inseguire i loro sogni che li porteranno in due direzioni opposte. Dopo il successo del suo primo lungometraggio Whiplash, il regista Damien Chazelle dirige un musical diventato un successo planetario, vincendo 6 oscar e 7 Golden Globe. Per il suo ruolo di Mia, ad Emma Stone è stata assegnata la Coppa Volpi a Venezia e l’Oscar come miglior attrice.
La La Land s’ispira ai musical della grande Hollywood con un tocco di jazz e brani eseguiti dagli stessi Gosling e Stone e dal cantante John Legend. Una storia d’amore e di talento, dedicata a tutti gli aspiranti attori che si trasferiscono a Los Angeles per inseguire il proprio sogno artistico. La La Land è stato il film d’apertura della 73ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia e quella del Toronto Film Festival.
Hamilton (2020)
Alexander Hamilton (Lin-Manuel Miranda) è un orfano proveniente dai Caraibi che arriva a New York come immigrato. Nella Grande Mela fa la conoscenza di Aaron Burr iniziando una rivolta contro il dominio inglese. Nel frattempo Alexander conosce Eliza e i due nel giro di un mese si sposano. Hamilton, ormai è braccio destro di Washington; assieme al popolo americano contribuirà alla creazione di un nuovo stato che si affaccia verso una nuova era sotto un’unica bandiera. La bandiera degli Stati Uniti d’America. Distratto dalla politica, Hamilton trascura la moglie ed il figlio. L’uomo sarà costretto a prendere una decisione tra il lasciare un segno nella politica del Paese o stare con la famiglia. Caratterizzato da un’estrema cura estetica nelle scenografie e nei costumi d’epoca, Hamilton ha riscosso un successo straordinario candidandosi ad un numero record di 16 Tony Awards. Sceneggiatura, musiche e testi di Lin-Manuel Miranda.