Top: 5 flop diventati cult
3. La vita è meravigliosa (3,3 milioni di dollari )
Al terzo posto della classifica dei film flop che sono diventati cult vi troviamo La vita è meravigliosa di Frank Capra del 1946.
Riuscì a incassare solamente 3,3 milioni di dollari e diversi paiono essere i motivi. Molti affermano che la poca affluenza in sala sia motivata da un’ondata di gelo che colpì la East Coast americana.
In generale la critica non fu nemmeno così dura. Alcuni considerarono fin da subito il lavoro di Capra eccezionaledal punto di visa narrativo, infatti ricevette cinque nomination agli Oscar e in Europa arrivò un commento positivo da popodi meno da Eljezenstein.
Commenti negativi arrivano dal New York Time che definì la storia troppo melodrammatica e eccessivamente buonista. Altri ancora accusarono il film di essere promotore del comunismo.
Sembra quindi che per La Vita è meravigliosa, il flop al botteghino sia dipeso da pura sfortuna causata dalle intemperie o da una semplice poca attrazione dal pubblico del tempo.
A oggi La vita è meravigliosa rappresenta un classico natalizio dai temi Dickensiani, immortali per lo spettatore romantico soprattutto grazie alla televisione che negli anni ha continuato a proporre il film nel periodo Natalizio costruendo una fidelizzazione con il prodotto che si carica di una valenza prettamente sentimentale.
4. Willy Wonka (4 milioni di dollari)
Stiamo parlando del film diretto da Mel Stuart nel 1971 come con un Willy Wonka interpretato da Gene Wilders. Il ruolo sarà reinterpretato da Jhonny Depp nel film diretto da Tim Burton nel 2005. Il film non viene accolto molto bene nelle sale incassando solamente 4 milioni di dollari ma anche in questo caso, grazie alla distribuzione via televisione e VHS acquista moltissima popolarità negli anni ’90.
Da uno studio infatti si stima che il film dopo quattro anni dalla sua uscita non sia stato considerato gran che dalla cultura popolare. E’ l’NFR, National Film Registry, Biblioteca del Congresso statunitense che contiene film americani a misurare quanto “culturalmente, storicamente o esteticamente significativi” siano i film.
L’NFR misura l’importanza dei film in base alla quantità di citazioni che un film riceve. Willy Wonka riceverà citazioni proprio dopo quattro anni e 52 citazioni a lungo termine che si protrarranno negli anni a seguire. (Fonte: Cross-evaluation of metrics to estimate the significance of creative works. Max Wassermana, Xiao Han T. Zengb, and Luís A. Nunes Amara)
Sappiamo tutti di cosa parla Willy Wonka e la fabbrica di cioccolata. Un povero bambino, Charlie, un giorno vince una visita nella fabbrica di cioccolata guidata dal suo fondatore: Willy Wonka. Si entrerà in un micro-mondo composto da fiumi di cioccolata, Umpa Lumpa che lavorano e cantano, stanze piene di inquietanti misteri e assurdità.
Un film la cui essenza magica e a volte perturbante, che emerge anche grazie alla recitazione eccezionale di Gene Wilder, non abbandonerà mai la pellicola. Ecco perché anche Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato è entrato nella nostra classifica dei flop diventati cult.
5. Donnie Darko (7,5 milioni di dollari)
Ebbene sì, il film adolescenziale che ha segnato diverse generazione, alla sua uscita registra solamente 7 milioni e mezzo di dollari. Donnie Darko parte da un budjet limitato (4 milioni USD) in quanto film indipendente, diretto da Richard Kelly. A rendere film cult contribuiscono le musiche di Michael Andrews, al quale si deve soprattutto la famosa cover di Mad World dei Tears For Fears.
Donnie Darko ha due date di uscita nei cinema. La prima del 2001 ha raccolto una cifra modesta al box office che destinerà a salire nel director’s cut uscito nel 2005. Sarà questa versione a rendere famoso il titolo. Donnie Darko è un adoloscente che ha problemi schizofrenici. Egli stringe un rapporto di amicizia con un coniglio che esce fuori dallo specchio del suo bagno. Dopo un episodio di sonnambulismo si ritrova in mezzo ad un campo da golf con dei numeri scritti sul braccio: 28:06:42:12. Data della fine del mondo.
Il film duqnue rientra nei flop diventati cult. Un cult adolescenziale in quanto Donnie si confronterà con una società che lui ritiene corrotta e sbagliata. Egli è l’antieroe dotato da un pensiero anticonvenzionale. Si oppoprrà alla sua famiglia, medello tipico della middle-class americana, con i professori del suo liceo e con i suoi coetanei.
Donnie Darko quindi si rivela essere il manifesto dell’adolescenza sofferta e cupa che la maggior parte di noi ha avuto la sfortuna di vivere. E’ lo specchio dove tutti noi ci siamo visti a fianco di Donnie.
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