Sam Rockwell – Le migliori interpretazioni dell’attore premio Oscar
La cerimonia degli Oscar 2018 si è svolta senza troppe sorprese e tra i premi già “annunciati” spicca quello al Miglior Attore non protagonista. L’Academy ha premiato Sam Rockwell, già vincitore di qualsiasi premio nell’ultimo anno, proprio come la collega Frances McDormand, per l’incredibile performance in “Tre Manifesti ad Ebbing, Missouri” (qui la nostra recensione). Il film di Martin McDonagh e il successivo Oscar hanno consacrato la carriera di un incredibile attore, adattabile ad ogni tipo di ruolo, con una varietà di espressioni tale da fargli ricoprire ruoli assurdi. Passa dal dramma alla commedia, fino alla fantascienza, senza snobbare offerte da prodotti indipendenti e video musicali. Non sempre, anzi quasi mai, lo si vede interpretare protagonisti iconici e per questo spesso viene è poco noto al grande pubblico. Non lo ricordate in molti altri film? In questo articolo analizziamo alcune delle migliori interpretazioni della sua carriera:
Le migliori interpretazioni di Sam Rockwell!
Confessioni di una mente pericolosa
Cominciamo con un film che mette in risalto più di altri le qualità attoriali di Sam Rockwell. Nel delicato esordio alla regia di George Clooney, Rockwell interpreta Chuck Barris. Il suo personaggio, noto produttore e presentatore riesce a far risaltare le doti espressive e il talento di un attore che in questo film da sfoggio della sua bravura. La qualità maggiore è la già citata capacità di cambiare i toni e la tonalità delle scene, passando da un registro comico ad uno drammatico con scioltezza ma prendendo le distanze da entrambi. Così, Sam Rockwell, riesce a raccontarci i passaggi della vita del protagonista, che passa dal delirio all’equilibrio.
Il miglio verde
Continuiamo con quello che è probabilmente il suo ruolo più noto al pubblico, quello di “Wild Bill” Wharton ne “Il miglio verde“. L’antagonista, spietato criminale pluriomicida, che tutti odierebbero per la sua crudeltà e il suo carattere sadico e misogino. Ma Sam Rockwell da un valore aggiunto al personaggio, facendolo diventare quasi “amico” dello spettatore (che si ritrova quasi a tifare per lui). Riesce, con un’espressività unica ed una caratterizzazione al limite della pazzia, ad ammortizzare il tono drammatico delle sequenze del film.
7 Psicopatici
Prima di “Tre Manifesti a Ebbing, Missouri“, Sam Rockwell aveva già collaborato con Martin Mcdonagh. Il regista lo aveva scelto per interpretare uno dei protagonisti di “7 Psicopatici”. In questo film Rockwell impersona quel tipo di personalità complessa e non semplice da capire, o almeno non subito, come quella del film candidato agli Oscar 2018. Egli qui infatti è Billy: attore in declino, nullafacente ed esuberante che, nel tempo libero, rapisce cani. Un personaggio ricco di malinconia e di profondità interiore, nascosta all’apparenza, che viene fuori nel corso del film. E Sam Rokwell sembra adatto a questo tipo di ruolo: stravagante, forse, solo all’esterno.
All’inizio lo avevo notato nel film con gene Hackman” il colpo,” ma non mi ero accorta quanto fosse bravo,solo sexy, poi l’ho visto recitare in charlie’s angeles, ha qualcosa nello sguardo che cattura , e di cui non riuscivo a liberarmi, poi sono rimasta incantata da come ballasse ed infine l’ho visto “in confessioni di una mente pericolosa,” dove è di una bravura strabiliante. Forse il miglior attore americano mai esistito.
ieri l’ho visto nel miglio verde, è di una bravura straordinaria. niente a che fare con gli altri attori, sovrasta tutti