Le 10 migliori serie tv sul contagio da vedere secondo FilmPost
Una selezione di serie tv per esorcizzare la paura dal divano di casa
Dopo avervi proposto una selezione di 20 film apocalittici da vedere come amuleto cinematografico e per esorcizzare tutte le paure, ecco arrivato il turno delle serie tv. FilmPost continua a tenervi compagnia con consigli di ogni tipo; ecco allora le 10 migliori serie tv sul contagio da vedere per affrontare di petto lo stress e avere qualche pensiero in meno. Potrebbe sembrare un controsenso, ma sono in molti a cercare rifugio nei film e nelle serie tv che vedono i protagonisti confrontarsi con situazioni estreme e fuori controllo. Mettendo in campo ogni possibile strategia, i nostri beniamini si battono contro ogni genere di pericolo.
Il cinema è un’arma potente e il tema dei virus, delle epidemie e delle grandi emergenze è sempre stato battuto sia sul grande che sul piccolo schermo. C’è proprio un meccanismo psicologico, che in momenti particolarmente difficili, porta a rifugiarsi e interagire a distanza con film e serie tv che hanno al centro eventi traumatici. C’è chi preferisce distrarsi e trovare sollievo nelle commedie, nei film romantici o nelle pellicole dagli evidenti risvolti filosofici. Altri, invece, preferiscono guardare la paura in faccia e prendere coraggio guardando una serie tv – o un film – in cui i protagonisti fanno di tutto per affrontare le situazioni peggiori. E allora mettetevi comodi e prendete spunto dalla nostra selezione di titoli.
Indice
Serie tv sul contagio: Netflix
Z Nation (2014 – 2018)
Iniziamo la nostra selezione di serie tv sul contagio con Z Nation, folle serial a tema zombi targata Asylum, casa di produzione famosa per sfornare capolavori del trash. Cinque stagioni per una serie a basso costo che rompe diverse regole del genere e propone una versione sopra le righe degli zombi e delle strategie possibili per annientarli. Qui il contagio corre sotto forma di un virus che trasforma gli esseri umani in morti viventi di ogni genere e specie. Al centro della storia, le vicende di un gruppo di sopravvissuti che devono scortare Murphy – l’unico uomo a cui è stato inoculato un vaccino sperimentale – da New York alla California.
Con questa esagerata serie tv sul contagio, il divertimento è assicurato, insieme a trovate imprevedibili e molto, moltissimo splatter. Interessanti anche la costruzione della storia e i personaggi, che offrono una carrellata di tipi umani vari, inediti ed eterogenei. Al centro della storia, l’esigenza degli esseri umani di ricrearsi un mondo in un contesto apocalittico e sopravvivere fin quando sarà possibile dar vita a una nuova forma di civiltà. Z Nation è una serie che non risparmia sui toni ironici e di vera e propria comicità, così come non mancano momenti drammatici e davvero commoventi. Nel complesso, la serie scritta da Karl Schaefer e Craig Engler è un prodotto intelligente e coinvolgente, che fa il suo dovere senza prendersi troppo sul serio.
Between (2015 – 2016)
La cittadina americana di Pretty Lake è in quarantena da quando un misterioso virus ha sterminato le persone di età superiore ai 22 anni. I giovani sopravvissuti, bloccati nella zona di quarantena imposta dal Governo, cercano di ricostruirsi una vita in un mondo senza più regole in cui spetta a loro ricostruire le norme del vivere civile. Nel tentativo di rimettere in piedi la società come la conoscevano, i ragazzi mettono in atto e ripetono gli schemi che conoscevano prima del diffondersi del contagio. Ma ben presto i giovani si rendono conto che nemmeno loro possono sentirsi completamente al sicuro…
Between è una serie canadese del 2015 co – prodotta da Netflix, creata da Michael McGowan e composta di due stagioni. Seppure la serie non introduca particolari novità nel panorama narrativo seriale, si tratta di un prodotto che scorre piacevolmente e non ha particolari pretese. Interessante vedere come i ragazzi, con la popolazione più adulta decimata dal virus, ricostruiscano una sorta di struttura sociale gerarchica per non incappare nell’anarchia. Non mancano nemmeno le questioni amorose e i vari drammi tipici del teen drama che fanno assomigliare, almeno in parte, questa serie ad Under the Dome.
12 Monkeys (2015 – 2018)
La serie tv di Syfy 12 Monkeys si basa su L’esercito delle 12 scimmie, film diretto da Terry Gilliam del 1995. Al centro della storia il personaggio di James Cole, un uomo con la capacità di viaggiare nel tempo, che dal 2043 torna nel 2015 alla ricerca del focolaio da cui è partito un terribile virus letale. Il virus, contagio dopo contagio, ha scatenato una pandemia che ha portato alla morte di più del 90% degli esseri umani. Nel corso del suo viaggio, James incontra la dottoressa Raily che, dopo un iniziale scetticismo, decide di aiutarlo mettendosi completamente in gioco. L’uomo scoprirà che dietro il terribile virus si cela l’operato di un’organizzazione criminale nota come L’Esercito delle Dodici Scimmie…
La serie è sì tratta dal film di Terry Gilliam con Bruce Willis e Brad Pitt, ma in maniera piuttosto libera. I creatori Terry Matalas e Travis Fickett hanno reinterpretato il film, adattandone alcuni aspetti, come la collocazione temporale del futuro (nel film il 2035, qui il 2043). E ancora, nella serie tv c’è una ragazza, Emily, a interpretare il ruolo che nel film era stato di Brad Pitt. Differenze rispetto al materiale di partenza a parte, 12 Monkeys è una serie che, pur con un budget limitato, è ben costruita e si lascia seguire volentieri, riuscendo a convincere e coinvolgere.
The Rain (2018 – in corso)
The Rain, iniziata nel 2018 e arrivata alla seconda stagione, è la prima serie danese prodotta da Netflix. Questa serie tv sul contagio che vi vogliamo proporre, prende avvio in un mondo post – apocalittico in cui la popolazione è stata decimata da una pioggia che ha portato con sé un pericolosissimo virus letale. I fratelli Simone e Rasmus, insieme agli altri sopravvissuti, sono costretti ad abbandonare il loro rifugio in cerca di viveri tra foreste inospitali e città deserte. Il punto forte di The Rain sono le atmosfere declinate in un contesto nordico fra horror, survival ed elementi tipici del genere post – apocalittico.
Interessante l’idea che il contagio arrivi con un elemento naturale poco praticato in questo genere di prodotti: la pioggia. Ed è interessante anche vedere come il paesaggio e il ritratto di una società civile come quella danese vengano distrutti per lasciar spazio a un ambiente ostile dove si aggirano esseri umani che, ormai, di umano hanno ben poco. Molti dei protagonisti di The Rain sono giovanissimi, costretti a dover affrontare la crescita e l’evoluzione in un mondo in cui, dopo il contagio, non esistono più regole se non quelle dettate dall’istinto di sopravvivenza.
V – Wars (2019)
Durante una spedizione in Antartide, il dottor Luther Swann e il suo collega Michael Fayne entrano in contatto con un virus misterioso. Terminata la quarantena sembra andare tutto bene, fin quando Michael non mostra i primi strani sintomi e subisce un’orribile trasformazione. Il dottore diventa il paziente zero di un’epidemia senza precedenti che trasforma gli uomini in vampiri assetati di sangue. Starà al dottor Swann cercare una cura, fra mille ostacoli, nel panorama di uno scontro tra uomini e vampiri infetti, ma anche tra scienza e poteri forti. V – Wars è una serie tv sul contagio perfetta per chi è in cerca di adrenalina e distrazioni.
L’ipotesi di un’epidemia di vampirismo è sufficientemente remota da farci stare tranquilli e la serie ha il ritmo giusto e sottotrame quante bastano per lasciarsi trascinare nella storia. Le figure dei vampiri, poi, sono tratteggiate in modo vario e abbastanza innovativo; un elemento, questo, decisamente apprezzabile. Bonus in più, per tutti i nostalgici di The Vampire Diaries, è Ian Somerhalder nei panni del dottor Luther Swann. In The Vampire Diaries l’attore prestava il volto all’iconico vampiro Damon Salvatore; qui, passa dall’altro lato della barricata, indossa il camice bianco e cerca di combattere i mostri assetati di sangue.
Pandemia Globale (2020)
Quando parliamo di un’altra pandemia influenzale, non è questione di se, ma di quando
La frase del virolgo Dennis Carroll, ascoltata oggi, mette letteralmente i brividi. È la stessa docu – serie Netflix, vista nel momento particolare e difficilissimo che stiamo affrontando a livello mondiale, a lasciare senza fiato. Pandemia Globale – Pandemic: How to prevent an outbreak è il titolo originale – è arrivata nel catalogo Netflix a gennaio 2020, con un tempismo azzeccatissimo, ed è ancora disponibile sulla piattaforma. Pandemia Globale è una serie che informa sul pericolo delle epidemie influenzali a 360°, senza allarmismi e da un punto di vista strettamente scientifico. Nel corso delle sei puntate, il documentario mostra il lavoro dei medici, degli scienziati, dei ricercatori e della gente comune fra luci e ombre.
Si tratta di una serie tv sul contagio da guardare con consapevolezza e senza farsi trascinare dall’ansia. Affronta il tema della fede e il ruolo di famiglie e comunità come sostegno per chi combatte in prima linea tutti i giorni; tocca la tematica scottante e purtroppo attualissima di chi rifiuta e non crede nell’efficacia dei vaccini. È probabile che in questo periodo, per alcuni, Pandemia Globale possa suscitare più ansia che interesse, ma vi consigliamo di guardarla ugualmente perché l’informazione corretta ed efficace, ora in particolare, non è mai troppa.
Now Tv
The Strain (2014 – 2017)
The Strain è una serie tv andata in onda per la prima volta in America nel 2014; è composta di 4 stagioni ed è stata ideata da Guillermo Del Toro e Chuck Hogan. Prodotta da FX, questa interessante serie sul contagio segna il debutto di Del Toro sul piccolo schermo. Anche questa serie tv sul contagio ruota attorno al tema del vampirismo e anche, qui, come nella sopracitata V – Wars il fenomeno è di origine patogena. Un aereo proveniente da Berlino e atterrato a New York viene ritrovato immerso in un inquietante silenzio dall’epidemiologo Ephraim Goodweather e dalla dottoressa Nora Martinez. I due scoprono a bordo dell’aereo un gran numero di cadaveri – vittime di un misterioso contagio – e pochissimi sopravvissuti. La situazione precipita quando i cadaveri iniziano a prendere vita. Il dottor Goodweather dovrà andare a fondo dell’origine di un’epidemia misteriosa che minaccia di distruggere l’umanità.
La premessa alla base di The Strain è decisamente interessante: nella serie quella del vampiro non è la figura più classica alla quale siamo abituati. Il terrificante Maestro mette in pericolo le vite degli esseri umani sotto forma di un parassita; ecco così che The Strain fa leva su una delle paure più diffuse e giustificate dell’essere umano, quella del contagio. New York è il teatro ideale per ambientare scene di isteria collettiva e panico; qui il paesaggio newyorchese è ben sfruttato, anche se a causa del budget limitato, resta qua e là la sensazione di un’occasione sprecata. Sta di fatto che The Strain è una serie interessante e ansiogena, da recuperare senza dubbio.
Serie tv sul contagio: Amazon Prime Video
Swamp Thing (2019)
Serie tv horror della DC Comics e disponibile in Italia su Amazon Prime Video; porta la firma di uno degli sceneggiatori di punta della Warner, Gary Dauberman ed è prodotta, tra gli altri, da James Wan. Nonostante l’apprezzamento ottenuto dalla serie, Swamp Thing è stata cancellata; per la prima stagione erano stati ordinati 13 episodi, ma alla fine sono disponibili solo 10 puntate. I motivi della cancellazione non sono legati alla qualità della serie, bensì a ragioni strettamente economiche. A Marais, in Louisiana, la dottoressa del CDC Abby Arcane viene mandata ad indagare sulla diffusione di un misterioso virus. Insieme ad Alec Holland, Abby cerca di risalire all’origine dell’epidemia e scopre che una mostruosa entità antropomorfa difende la palude da ogni minaccia esterna.
Non fatevi condizionare dalla cancellazione: Swamp Thing è un prodotto di qualità, con un grande potenziale e ben realizzata. La fortissima componente horror è veicolata non dal gore o dall’uso di jumpscare ma da un’atmosfera carica di tensione e pericolo. Certo non mancano scene straordinariamente cruente e violente, realizzate con mestiere. La mostruosa creatura del titolo è interpretata da Derek Mears, l’attore noto per aver vestito i panni di Jason Voorhees e Predator. Ben realizzata dal punto di vista tecnico, Swamp Thing ha qualche difetto nello sviluppo della trama, nel ritmo e nell’approfondimento della psicologia dei personaggi.
Serie tv sul contagio: Infinity
The Last Ship (2014 – 2018)
Proseguiamo la nostra top sulle serie tv sul contagio con i prodotti disponibili sulla piattaforma Infinity. The Last Ship è un serial di genere post – apocalittico composto di 5 stagioni creata da Hank Steinberg e Steven Kane. A seguito di una pandemia che ha decimato la popolazione mondiale, l’equipaggio del cacciatorpediniere della Marina Americana Nathan James cerca di scoprire le origini del virus. Alla guida del gruppo il Comandante Tom Chandler (Eric Dane), coadiuvato dal secondo ufficiale in comando Mike Slattery e dalla biologa Rachel Scott. Riuscirà l’equipaggio a scoprire la causa della pandemia e impedire l’estinzione del genere umano?
Pur non presentando grosse novità sul piano delle tematiche e della storia, The Last Ship ha alcuni elementi piuttosto originali e interessanti. Prima di tutto la scelta di ambientare le vicende a bordo di una nave da guerra; la maggior parte delle scene prendono vita sulla Nathan James e vediamo la vita dell’equipaggio fra gerarchie, disciplina e regole. Secondo pregio è il ritmo – a tratti addirittura frenetico – della narrazione, che spinge lo spettatore a tenere sempre alti attenzione e coinvolgimento. The Last Ship va presa per quella che è: una serie che punta tutto sull’azione e l’adrenalina e poco importa, in quest’ottica, se la trama zoppica e patriottismo e buonismo sono elargiti a piene mani.
Containment (2016)
Ad Atlanta, in Georgia, scoppia un’epidemia e, dopo l’individuazione del paziente zero, la città viene messa in quarantena. La popolazione viene in breve tempo abbandonata a se stessa, mentre fuori dal cordone della quarantena la vita continua a scorrere normalmente. Subito si scatena il caos, con la popolazione tagliata fuori dalle comunicazioni e con cibo che scarseggia. Il dottor Victor Cannerts, ricercatore del CDC, è chiamato a cercare una cura, mentre l’agente Carnaham, al di fuori del cordone, cerca di contenere in tutti i modi l’epidemia.
Questa serie tv sul contagio, trasmessa per la prima volta in italia a settembre 2016, è composta – purtroppo – di una sola stagione di 13 episodi. Lo spunto narrativo, seppur non particolarmente innovativo, è interessante e nonostante il budget limitato, Containment fa il suo dovere. Creando la giusta atmosfera, con una storia corale ben raccontata, la serie tiene alta l’attenzione e intrattiene ed è un vero peccato che non sia stata rinnovata per altre stagioni. I primissimi episodi fanno un po’ fatica a ingranare, soprattutto per quanto riguarda la sceneggiatura, ma andando avanti tutto migliora e Containment si lascia guardare volentieri, senza troppe pretese.