Top: sono questi i migliori episodi di “Lost”?
Sono ancora numerosi gli spettatori che ricordano con affetto e passione “Lost“, la serie tv creata da J.J.Abrams e Damon Lindelof. Dal 2004 al 2010 le avventure dei naufraghi più famosi al mondo hanno segnato uno spartiacque nella produzione seriale americana e non solo. Molti fan hanno stilato elenchi di quelli che ritengono i migliori episodi lungo le 6 stagioni e anche noi di “FilmPost” vogliamo provarci.
Non è stato facile scandagliare 121 episodi per individuare quelli che ci sembrano i meglio riusciti ma eccovi le nostre (sudate) scelte!
Stagione 1, Episodio 1 – “Pilot”
Il 22 Settembre 2004 la ABC mandò in onda l’Episodio Pilota di “Lost” e il mondo delle serie tv non fu più lo stesso. Diretto da J.J.Abrams, anche sceneggiatore con Damon Lindelof, questo doppio episodio rappresenta uno degli esordi più folgoranti degli ultimi decenni. Raramente una storia è stata capace di afferrare per i capelli gli spettatori, inchiodarli alla sedia e proibire loro di staccare gli occhi dallo schermo come in questo caso. La vicenda dei superstiti del volo Oceanic 815 inizia con una sublime sequenza action tra i rottami dell’aereo per poi concentrarsi sui singoli personaggi. Se il focus sembra rivolgersi al medico Jack (Matthew Fox) e la misteriosa Kate (Evangeline Lilly), in realtà ogni singolo superstite vive un piccolo momento di gloria.
Gli autori, inoltre, sono riusciti a “suggerire” fin da questi 90 minuti iniziali tutti i misteri che avrebbero fatto da perno alla storia nelle successive stagioni. Questo episodio rappresenta un compendio delle tematiche che i personaggi dovranno affrontare e veicola fin da subito un messaggio ben preciso: anche l’isola è uno dei protagonisti. Imprescindibile.
Stagione 3, Episodio 23 – “Through the Looking Glass”
Basterebbe la scena che abbiamo rievocato con l’immagine soprastante per capire il motivo della nostra scelta. Charlie, il rocker tossico, sacrifica la sua vita per avvertire i compagni di una minaccia in arrivo. La scelta dell’attore Dominic Monaghan di lasciare la serie viene trasformata in un momento toccante che renderà indimenticabile il personaggio. La sua morte innescherà gli eventi della quarta stagione e dividerà radicalmente il gruppo di naufraghi.
Ma questo episodio verrà ricordato anche per una semplice parola: “Flashforward“. Damon Lindelof e il collega Carlton Cuse avviarono da qui la seconda e ultima fase di “Lost“, l’inizio della fine. I fan duri e puri sanno che la terza stagione fu molto problematica sul fronte produttivo. La ABC si rifiutava di concordare con gli autori il numero definitivo di stagioni pur di continuare a sfruttarne il successo. Lindelof si ritrovò costretto ad “allungare il brodo” perché la dirigenza gli impediva di fissare un orizzonte ben definito e questo compromise la solidità del prodotto.
Questo episodio finale, però, rimise il veicolo in carreggiata e lo fece con una sceneggiatura di rara efficacia. Il “Flasforward” al posto dei consueti “Flashback” rivelò agli increduli spettatori ciò che speravano: alcuni naufraghi torneranno a casa…ma quali? E come? Un bravo scrittore sa ingannare gli spettatori, fingendo di portarli in una direzione per poi ribaltarne le certezze con un’unica frase.
Nel caso di “Lost” quella frase, come vi ricordiamo qui sotto, fu: “We have to go back!!”
Stagione 3, Episodio 8 – “Flashes Before Your Eyes”
Chi vi scrive ha un trio di personaggi prediletti: John Locke, Benjamin Linus e Desmond Hume. Quest’ultimo, senza ombra di dubbio, ha regalato gli episodi più brillanti sul fronte dei paradossi e degli espedienti narrativi di “Lost“. Personaggio lacerato da una profonda incertezza, sempre in fuga dalle responsabilità, si ritrova a ricoprire un ruolo di enorme rilevanza proprio a partire da questo episodio.
Colpito dalla scarica di elettromagnetismo generata dall’esplosione del bunker Dharma mostrata nel finale della seconda stagione, Desmond viene catapultato in una “bolla temporale”. Rivive gli ultimi momenti felici con la sua fidanzata Penny, assiste alle prime crepe nel loro rapporto e riflette sulle sue colpe. Sarà solo il primo di una serie di “Viaggi nel Tempo” che Desmond compirà nel corso della serie e che lo porteranno a rappresentare il fulcro degli eventi futuri per molti personaggi.
La nostra scelta, però, non è dettata solo dall’amore verso il personaggio. “Flashes Before Your Eyes” contiene un esempio lampante della brillante scrittura alla base del successo di “Lost“. In una sequenza, Desmond incontra fra le strade di Londra il futuro “collega di naufragio” Charlie mentre questi suona la chitarra per racimolare quattrini. La canzone con cui si esibisce è “Wonderwall” degli Oasis e il verso che attira Desmond è “You’re gonna be the one that saves me” – “Tu sarai colui che mi salverà“. Proprio Charlie, nel corso della terza stagione, si ritroverà prigioniero di un loop che sembra destinarlo alla morte e Desmond sarà l’unico a vedere questo schema e a cercare di arrestarlo. La scelta non casuale di quel verso e la volontà di “suggerire” indizi allo spettatore attraverso meccanismi non banali è un trucco che poche altre serie (di recente “Mr. Robot”) hanno osato replicare.